Terapia farmacologia fallita ansia e attacchi di panico

Gentili dottori,
sono una ragazza di 25 anni. Da dic. 2013 ho iniziato ad avvertire sintomi fisici quali vertigini, episodi di derealizzazione, sensazione di non essere pienamente me stessa, senso di confusione, ipercontrollo dei sintomi attraverso un'attenzione costante rivolta al mio corpo per l'intera giornata, talvolta difficoltà di deglutizione che mi coglieva anche durante il sonno, agitazione costante, fastidi muscolari. Tali sintomi a volte hanno carattere episodico ma comunque quotidiano, talvolta riempiono interamente la mia giornata tranne durante la fase del sonno durante la quale non ho risvegli precoci. Talvolta tali sintomi si presentavano in luoghi aperti e affollati, con vertigini e voglia di fuggire, per poi arrivare a riempire integralmente le mie giornate mpedendomi di svolgere le normali attività. Sottopostami a svariaticontrolli (esami del sangue, controllo del livello degli ormoni tiroidei,controllo cardiologico, controllo neurologico) risultati nella norma, il mio neurologo è approdato ad una diagnosi di disturbo da attacchi di panico ed ansia generalizzata.
Dal giorno 31 gennaio 2014 fino al giorno 20 febbraio 2014 sono stata in cura con xanax 0.50 e daparox 0.50 mg da assumere in serata. Devo dire che il miglioramento di tale sintomatologia così persistente si attenuava ma non del tutto, motivo per il quale il medico ha deciso, in data 20 febbr. per l'aumento del daparox a 10 mg lasciando lo xanax a 0.50 mg.Vengo al punto dicendo che nella quinta settimana di cura ad oggi 5 marzo 2014 ho avuto un acuirsi della sintomatologia ansiosa con il ripresentarsi di episodi di derealizzazione, sensazione di confusione e stordimento mentale, paura di impazzire, sensazione di angoscia all'altezza dello stomaco, molto simile ad una emozione forte che tende ad attenuarsi non appena sfocio in crisi di pianto, sintomi che nelle quattro settimane di cura precedenti si erano attenuati. Sembrerebbe assistersi ad una regressione, un ritorno alla mia situazione ante cura. Scrivo per usufruire di questo servizio utilissimo e fruire delle Vostre competenze chiedendoVi a cosa possa essere dovuto questo peggioramento della mia sintomatologia posto che, la sensazione di paura che mi coglieva prima della cura ora sembra attenuata, riesco ad uscire fuori di casa ancorchè con sensazioni di derealizzazione fastidiose, ancorchè come detto precedentemente lo stato di ansia manifestato con sintomi di cui sopra, in particolare, fastidi muscolari, difficoltà di concentrazione, senso di confusione, di non sentirmi pienamente me stessa, angoscia allo stomaco, persiste in ogni circostanza e sembra essere più forte rispetto alla prima fase di cura. Premetto di seguire anche un percorso di psicoterapia dal giorno 2 genn. 2014. Può ciò essere dovuto ad un fallimento della terapia prescritta o della diagnosi? Conscia che detto consulto sia un consulto online, confido in una Vostra risposta. Con i migliori saluti e i miei complimenti per il servizio offerto.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile utente,
il ripresentarsi dei sintomi dopo un periodo di benessere, anche se non completo, non deve farle pensare niente di drammatico. Non capisco cosa sia il dosaggio di Daparox 0.50, penso sia 5 mg. Tenga presente che il dosaggio pieno di Daparox raccomandato per il Disturbo da attacchi di panico è 40 mg. Credo che i sintomi che manifesta siano legati ad un dosaggio troppo basso del farmaco (evidentemente però il suoi curante avrà avuto buoni motivi per prescriverle i dosaggi attuali). La psicoterapia è moltp utile, anche se gli effetti si manifestano in tempi più lunghi.
cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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Utente
Utente
Gentilissimo dott. Di Rubbo,
anzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta. Dunque, preciso dicendo che dal 31 gennaio al 20 febbraio ho assunto xanax 0.50 e un quarto di daparox. ll mio timore maggiore è che detti sintomi siano collegati a qualche malattia psichiatrica di altro tipo e natura, nella misura in cui mi appare realmente strano e difficile da accettare che l'ansia o il panico si manifestino attraverso sintomi di tipo fisico così forti e condizionanti (mi riferisco anche alla derealizzazione e a momenti di confusione e depersonalizzazione che, talvolta, mi accompagnano per l'intera giornata). Lei mi consiglia ulteriori accertamenti da fare per escludere ulteriori patologie di tipo psichiatrico? Conscia della valenza meramente virtuale del Suo consulto, confido in una Sua risposta.
Con i migliori saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente,
posto che chi conduce la terapia è il suo psichiatra, e posto che l'ansia acuta può dare un'enorme quantità di sintomi fisici, le consiglierei di fare la terapia con Daparox fino al raggiungimento del benessere, e solo dopo valutare col suo terapeuta se permanga la necessità di fare accertamenti ed eventualmente quali.
Cordialità,
[#4]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
deve perdonarmi se torno a riscriverLe.

Il medico che mi ha in cura ha deciso per un aumento della dose dell'ansiolitico. In particolare, ho avuto il passaggio da xanax 5 mg ad anseren da 15 mg lasciando inalterata la dose del daparox a metà compressa. Tale aumento decorre dal 5 marzo 2014. I sintomi sembravano attenuarsi ma da alcuni giorni ho un forte senso di sbandamento mentre cammino, in specie in luoghi aperti o chiusi, tristezza, debolezza a tratti nel corso dell'intera giornata, disagio generalizzato.

Possono tali sintomi essere ricondotti ad una avvenuta assuefazione da anseren? Sono particolarmente preoccupata.Ho come l'impressione di fare dei progressi per poi ritornare alla situazione d'origine. Non riesco assolutamente a spiegarmi questo ritorno dei sintomi e soprattutto la scelta del medico che mi ha in cura di decidere per l'aumento della dose dell'ansiolitico in luogo del daparox.

La ringrazio anticipatamente per la Sua gentilezza, pazienza e cortesia.

Con i migliori saluti
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente,

i sintomi a cui fa riferimento non crdo possano essere ricondotti ad una assuefazione all'Anseren, che del resto assume a dosaggio basso e da poco tempo, ma alla persistenza della sintomatologia che sembra tuttora non essere controllata dal dosaggio di paroxetina, che sembra essere troppo basso. Potrebbe essere utile parlarne con il suo curante.

Cordialità
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