D bipolare e anzianità
Buongiorno dottori, ho letto molto sul disturbo bipolare ma mai ho trovato nulla riguardante l’evolversi di questo disturbo con l’avanzare dell’età.C’è qualcuno che ovviamente in base alle proprie esperienze personali, alle statistiche o quant’altro possa illustrare brevemente questo aspetto?
A prescindere dal fatto che si sa che la % di suicidi è alta da chi affetto da tale patologia, mi piacerebbe conoscere in che modo tale malattia influisce sulla durata della vita di un individuo perché immagino non sia sovrapponibile a quella di un individuo sano.
Grazie
A prescindere dal fatto che si sa che la % di suicidi è alta da chi affetto da tale patologia, mi piacerebbe conoscere in che modo tale malattia influisce sulla durata della vita di un individuo perché immagino non sia sovrapponibile a quella di un individuo sano.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
il Disturbo Bipolare I ha insorgenza dall'infanzia fino verso i 50 anni. La maggior parte dei pazienti presenta episodi sia depressivi che maniacali, anche se il 20%circa ha solo episodi maniacali. Le ricadute sono frequenti, per quanto la profilassi con litio abbia migliorato la prognosi. Il 7% di tutti i pazienti non ha recidive dopo l'esordio, il 45 % ha recidive e nel 40% dei casi il disturbo si cronicizza. Nell'osservazione a lungo termine il 15% dei pazienti sta bene, il 45% sta bene ma ha recidive multiple, il30% è in remissione parziale ed il 10 % ha disturbi cronici. Un terzo dei pazienti complessivamente ha sintomi cronici che permangono in età avanzata ed evidenzia un significativo declino sociale.
Cordialità,
il Disturbo Bipolare I ha insorgenza dall'infanzia fino verso i 50 anni. La maggior parte dei pazienti presenta episodi sia depressivi che maniacali, anche se il 20%circa ha solo episodi maniacali. Le ricadute sono frequenti, per quanto la profilassi con litio abbia migliorato la prognosi. Il 7% di tutti i pazienti non ha recidive dopo l'esordio, il 45 % ha recidive e nel 40% dei casi il disturbo si cronicizza. Nell'osservazione a lungo termine il 15% dei pazienti sta bene, il 45% sta bene ma ha recidive multiple, il30% è in remissione parziale ed il 10 % ha disturbi cronici. Un terzo dei pazienti complessivamente ha sintomi cronici che permangono in età avanzata ed evidenzia un significativo declino sociale.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#2]
Utente
la disturbo nuovamente dottore, dopo le sue parole chiare ed esaururienti riguardo alla mia domanda precedente e per le quali la ringrazio, per chiederle una cosa.
Mio padre affetto da tale disturbo da molti anni e sempre in cura, attualmente è in pensione da circa 7 mesi.
Non ci sono state grosse variazioni nella malattia ma ho notato( e non so se cio' si verifichi solo ora e forse prima magari non me ne accorgevo) che quando è nella fase depressiva sembra non soffrirne più come un tempo.
Mentre prima sembrava soffrire se qualcuno tentava di scuoterlo perchè in qualche modo non vedesse tutto nero ma tentasse di essere piu' sereno, ora sembra che la che ciò non lo tocchi minimamente.Quando un familiare tenta di farlo parlare di qualcosa che dovrebbe fare,magari anche quando sarà nella fase su, sembra rispondere solo per dare ragione all'altra persona, tanto per farla star zitta in modo tale di non rompergli le scatole.
Prima invece sembrava rendersi forse più conto della sua situazione di apatia, mentre ora sembra fregarsene e anzi approfittarne.
Che questo sia un elemente che segnala una peggiorazione della malattia? anche se lui sembra non soffrire come prima?
non riesco a capire e da lui non ho risposte....
Mio padre affetto da tale disturbo da molti anni e sempre in cura, attualmente è in pensione da circa 7 mesi.
Non ci sono state grosse variazioni nella malattia ma ho notato( e non so se cio' si verifichi solo ora e forse prima magari non me ne accorgevo) che quando è nella fase depressiva sembra non soffrirne più come un tempo.
Mentre prima sembrava soffrire se qualcuno tentava di scuoterlo perchè in qualche modo non vedesse tutto nero ma tentasse di essere piu' sereno, ora sembra che la che ciò non lo tocchi minimamente.Quando un familiare tenta di farlo parlare di qualcosa che dovrebbe fare,magari anche quando sarà nella fase su, sembra rispondere solo per dare ragione all'altra persona, tanto per farla star zitta in modo tale di non rompergli le scatole.
Prima invece sembrava rendersi forse più conto della sua situazione di apatia, mentre ora sembra fregarsene e anzi approfittarne.
Che questo sia un elemente che segnala una peggiorazione della malattia? anche se lui sembra non soffrire come prima?
non riesco a capire e da lui non ho risposte....
[#3]
Gentile Utente,
non tutte le fasi del Disturbo Bipolare sia depressive, che eventualmente eccitatorie si manifestano con la stessa intensità delle precedenti. quella che lei descrive sembra essere una fase depressiva con aspetti moderatamente più acuti rispetto alla precedente. Il contatto di suo padre con il mondo esterno nei momenti che Lei descrive sembra essere minore e perciò maggiore la sofferenza.
Cordialità
non tutte le fasi del Disturbo Bipolare sia depressive, che eventualmente eccitatorie si manifestano con la stessa intensità delle precedenti. quella che lei descrive sembra essere una fase depressiva con aspetti moderatamente più acuti rispetto alla precedente. Il contatto di suo padre con il mondo esterno nei momenti che Lei descrive sembra essere minore e perciò maggiore la sofferenza.
Cordialità
[#4]
Utente
Quindi se ho capito bene lei pensa si possa trattare di un peggioramento della patologia? ....a me sinceramente sembrava una specie di rassegnazione positiva alla malattia....anzi intendo dire un accettazione della malattia da parte di mio padre,soprattutto perché mi sembra proprio che soffra meno,cioè di faccia meno "problemi" sul fatto di essere giù....spero fi essermi spiegata bene. In ogni caso la ringrazio molto dottore per la sua cortese risposta.Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 04/03/2014.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.