Disturbo ossessivo compusivo, farmaci?

Buongiorno, sono un ragazzo con disturbo ossessivo compulsivo, non ho avuto benefici da una terapia cognitivo-comportamentale, ora sto intraprendendo da circa un mese una terapia psicodinamica intensiva breve, che se pure mi ha dato buoni risultati, è durato per pochi giorni.
Quando, nelle prime settimane, stavo peggio di adesso, e ho detto al mio terapeuta se potevamo fare sedute un po' più frequenti, lui mi ha risposto che era meglio mantenere così; poi la seduta successiva, parlando sempre della mia sofferenza tra i due appuntamenti (a una settimana di distanza), mi ha detto che i farmaci potevano alleviarmi la sofferenza, e mi ha chiesto cosa ne pensavo. Mi ha detto che lui era costretto a farmelo presente, ma che per me andava bene la psicoterapia, che il farmaco una volta terminato, ti lascia come prima. Io ho risposto che preferivo non prenderne per il momento, anche perchè, con gli effetti collaterali ecc, preferivo alleviare la soffrenza in altri modi. Senonchè leggendo un libro vedo che secondo alcuni studiosi il farmaco, quando cessi di assumerlo, non ti lascia come prima, ma se nel periodo in cui si assume fa lavorare aree del cervello (il libro parlava del lobo cingolato nel doc) in un certo modo, successivamente, senza assumere più il farmaco, queste aree si sono abituate a lavorare diversamente e non portano agli stessi loop.
I farmaci potrebbero cambiare qualcosa nel mio disturbo, o allevvierebbero solo temporaneamente la sofferenza (per mia madre i farmaci ebbero un effetto solo temporaneo)?
Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Le terapie per il disturbo ossessivo-compulsivo non comprendono trattamenti psicodinamici. Oltretutto risultati durati per pochi giorni sono invalutabili.

"il farmaco una volta terminato, ti lascia come prima". No, la malattia, una volta terminato il farmaco, ti può lasciare come prima. Il farmaco, mentre lo si prende, e a volta anche dopo, risolve la malattia o la migliora.

Sinceramente questa visione delle farmacoterapie è assurda, oltretutto non si capisce in contrapposizione a cosa: forse esiste una psicoterapia che risolve il disturbo una volta per tutte ? Al momento non mi risulta, e comunque non tutte le psicoterapie sono indicate nel doc, come già detto.

Le farmacoterapie potrebbero avere un impatto significativo sul suo disturbo, anche decisivo.

"Senonchè leggendo un libro vedo che secondo alcuni studiosi il farmaco, quando cessi di assumerlo, non ti lascia come prima, ma se nel periodo in cui si assume fa lavorare aree del cervello (il libro parlava del lobo cingolato nel doc) in un certo modo, successivamente, senza assumere più il farmaco, queste aree si sono abituate a lavorare diversamente e non portano agli stessi loop. "

Sì, esattamente così. Anche alcune psicoterapie fanno la stessa cosa del resto, o meglio la cognitivo-comportamentale è l'unica per cui sia stato misurato questo tipo di effetto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie! valuterò la cosa. Arrivederci
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto