Come scalare assunzione valium

Salve gentili dottori, potrò essere credo abbastanza sintetico:

Da una settimana ho degli stati d'ansia dovuti ad una serie di problemi gravi sovrapposti tra cui la salute di mio padre. (in tutta la vita solo 2-3 attacchi mai curati con farmaci)
I primi giorni ho assunto piccolissime dosi di di Bromazepam prescrittemi dal medico di famiglia (in totale solo due volte 6+5 gocce e poi una notte particolarmente difficile ho fatto 5+5+5 ogni tre ore e 15 a mezzogiorno).
Vedendo che non aveva effetto sono andato in pronto soccorso durante una crisi che non riuscivo più a gestire e dopo elettrocardiogramma (tutto ok) mi hanno fatto visitare dalla psichiatra.

Lei mi ha rassicurato dicendo che non è patologica la mia situazione e mi ha prescritto del Valium. Visto che mercoledì ho fissato un incontro con la psicologa mi ha detto che è inutile farmi distruggere dai sintomi che non mi servono a nulla.

La dose da lei data è 20gocce + 20gocce + 30gocce che mi ha detto di scalare se mi sento più tranquillo.

Vi riassumo come le ho assunte:

- giovedì: pomeriggio= 20, prima di dormire =25 (subito iniziato con meno)
- venerd': mattina= 18, pomeriggio= 18, sera = 30 (ero andato in crisi di panico)
- sabato: mattina =20, pomeriggio = 20, sera = 25 (prima di cena ho ritrovato la pace mentale dall'attacco del giorno prima finalmente).

Io francamente ho la sensazione che sebbene la prima dose di giovedì mi abbia aiutato a calmarmi le successive annebbino troppo la mia mente e mi tolgano quella razionalità che mi consentirebbe di affrontare alcune stupidate con la testa piuttosto di lasciarmi trasportare in loop che portano al panico.
Stanotte ad esempio mi sono alzato dopo un ora e mezza (2 ore dall'assunzione) con panico per delle cavolate assurde.
Ho avuto la freddezza di alzarmi, sciacquarmi la faccia e riprendermi ma credo che in parte sia stato merito del valium l'attacchino.

Come mi consigliate di scalare?
Ad esempio 18+18+20 oggi, 16+16+18 domani, 14+14+16 martedì o è una diminuzione troppo drastica anche se il periodo da cui assumo è brevissimo?

Vorrei usare più la testa che il farmaco francamente, ed eventualmente usarlo al bisogno per gli attacchi di ansia piuttosto che all'interno di un lungo percorso.

Grazie!
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
Le benzodiazepine, il diazepam nel suo caso, sono farmaci sintomatici per il trattamento dell'ansia a brevissimo termine. La gestione di questi farmaci, sia per l'inizio terapia che per il prosieguo e la successiva dismissione, dovrebbe essere affidata allo specialista psichiatra. In genere questi farà ci si usano nelle prime fasi di un trattamento per favorire un rapido sollievo dai sintomi, tuttavia, il loro uso non elimina gli stessi sintomi che, una volta scoperti dal farmaco, ritornano a falla. Per questo é necessario associare una terapia con farmaci che abbiano effetto nel medio-lungo termine e, eventualmente, anche una psicoterapia. A distanza non é possibile fornire indicazioni terapeutiche, per cui sarebbe opportuno chiedere a chi ha prescritto il farmaco oppure rivolgersi ad uno specialista.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la gentilissima e celere risposta (soprattutto la domenica).
Mi permetto di specificare un secondo:

Fino a mercoledì avevo gestito tutto senza farmaci, fino a stare bene da solo. Come nuovo.
Sono riuscito ad affrontare le cose che mi creavano disagio, però purtroppo è bastato un attimo di pensieri deleteri a farmi ritornare nell'ansia.

Dopo l'assunzione del Valium sono stato bene, poi però una paura sulla mia salute mi ha fatto tornare il panico (che il Valium non ha assolutamente sopito.. avevo panico come quando ero senza farmaci.. semplicemente ero un po' più sedato ed invece di tremare molto forte avevo lievi tremori e umore a terra).

Sicuramente perciò mercoledì andrò dalla Psicologa, anche io al momento non so bene di cosa si tratti ma mi sembra di esser molto "debole" mentalmente e suscettibile a grandi variazioni di umore.
Difficile che riveda la psichiatra che mi ha prescritto il farmaco in quanto lei stessa ha detto che non è un caso di sua competenza ma più di uno psicologo (e appunto di scalare il farmaco se mi sentivo più tranquillo) ma posso appunto farmi seguire da psicologa in congiunzione con il medico di base?
Perché la psichiatra non mi ha detto come scalare, tutto qui.

Possono bastare o sarà necessario comunque uno psichiatra per la gestione dei farmaci?

La curiosità che ho in questo momento e a cui gradirei risposta è: il valium (se adeguatamente seguito da specialista) può anche essere usato al bisogno per questi casi?
Vorrei che la mia mente camminasse da sola fin quando possibile.

Grazie ancora
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

sarebbe preferibile far gestire una eventuale terapia farmacologica da uno specialista in psichiatria.

L'utilizzo di benzodiazepine non dovrebbe essere indicato con una sorta di auto gestione del paziente in quanto quest ultimo non può avere la lucidità di discernere come e quando utilizzare il farmaco.

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