Voglia di morire

Salve,
sono un uomo di 30 anni e vorrei ascoltare la vostra opinione.
Da tanti anni mi ritrovo in uno stato di profonda depressione ed angoscia.
Di mia natura sono un ragazzo molto pessimista e triste.
La mia depressione è diventata sempre più significativa e consistente, da quando ho incominciato ad arrancare all'università. Mi manca davvero ancora moltissimo per raggiungere questa ormai odiata laurea.
Sono quello che tutti definiscono l'eterna promessa. Quello che aveva le carte in regola per fare strada, ma che è crollato miseramente e non sa più rialzarsi.
Col passare del tempo sono rimasto sempre più solo, amici che spariscono, lutti... ma sono un tipo molto solitario, la solitudine fa male, ma ci convivo da sempre.
In famiglia si vive di alti e bassi, i miei problemi, le mie difficoltà, sono vissute come dei vizi e non come dei veri e propri problemi. Come se io non volessi andare avanti, quando in realtà non ho proprio la forza per farlo.
La risposta classica è "tutti abbiamo problemi", e a quel punto mi sento sminuire, mi sento impotente.
Non dormo la notte, soffro di insonnia da moltissimi anni. Sto chiuso in casa per mesi, inventando mille scuse per gli esami non sostenuti.
Provo a rimettermi in gioco, ma subito, immediatamente, tornano questi pensieri che mi paralizzano.
In questo ultimo anno la situazione è peggiorata, sono sempre stato uno sportivo, ma ho mollato anche questo. Il mio declino è visibile anche sul mio corpo, magro, "svuotato".
La mia depressione sta diventando sempre più fisica, non solo psicologica. E stento a fare anche le cose più banali. Questo non è visto come una "patologia", ma come voglia di oziare e la cosa mi ferisce profondamente..
Mi definisco un'ombra, un fallimento.
Se puo' interessarvi, non sono credente, anzi sento un profondo senso di disgusto per la religione.
Non faccio alcuna cura farmacologica, non vedo alcun specialista. Mi prenderebbero per folle se decidessi di vedere qualcuno del settore.
Non ho alcuna possibilità economica che possa rendermi un minimo autonomo, infatti ho minimizzato tutte le mie spese al limite.
Ho questa voglia incontrollabile di farla finita, una parte di me lo grida a gran voce e comincio a fidarmi molto di questa voce. Non ho paura della morte, mai avuta.
Magari sono stato un po' sconclusionato in queste mie righe, ma ho provato a dare più informazioni possibili.
Grazie.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile utente,
da ciò che racconta di se stesso, traspare un senso di impotenza, di fallimento, di depressione dell'umore e anche una certa ambivalenza, dal momento che scrive per comunicare il suo malessere ma sembra, per ragioni più o meno comprensibili, non essersi rivolto a figure che avrebbero potuto fornirle un aiuto.
Sembra piuttosto evidente che sarebbe necessario essere visto da un professionista, e conseguentemente avere una terapia farmacologica (che le fornirebbe un sollievo in tempi brevi), ed una psicoterapia che la aiuterebbe a gestire le sue problematiche in maniera autonoma.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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