Cosa aspettarsi dalla psicoterapia
Gentili dottori,
ho spesso scritto in questo forum, e penso che se avete libero accesso alle domande fatte sappiate già quale è il mio problema. Comunque lo riassumo brevemente. Sono in cura da settembre da un neuropsichiatra che mi da molta fiducia, e devo dire che con la sua cura un po mi sono sentita meglio. La cura è:
Di mattina :
1/4 solian
0.50xanax
100 zoloft
Dopo pranzo
60 cymbalta
100 zoloft
0.25 xanax
La sera
0.50 xanax
25 mg adepril.
Come accennavo poc'anzi dopo il primo mese ho iniziato a sentire i benefici della cura, mi sentivo più ottimista per il futuro, più propositiva, avevo iniziato a fare nuoto in piscina, insomma mi sembrava di intravedere la luce in fondo al tunnel. Da un mese a questa parte, mi sento come peggiorata, l'umore sempre triste, mi sento sola (pur non essendolo oggettivamente) non ho speranza per il futuro mi sembra di non uscirne più da questo periodo. Allora visto che la terapia farmacologica mi ha dato si benefici ma non totali, ho pensato di associare a tale cura una psicoterapia. Oggi è stato il primo giorno, mi sono rivolta ad una psichiatra/psicoterapeuta. Devo dire che l'incontro non mi ha entusiasmato, ho parlato a macchinetta solo io, lei faceva qlke domandina qui e la, ma sinceramente mi aspettavo di uscire più felice di quando sono entrata, come quando è successo quando sono andata dal primo psichiatra che mi ha prescritto la cura suddetta. Insomma quello che vorrei chiedervi io è questo, io da una psicoterapia, mi aspetto non una persona che mi sta solo ad ascoltare, ma una persona che avendo fatto più di 10 anni di medicina tra specializzazione e tutto possa darmi risposte o comunque spiegazioni ai miei comportamenti che le persone comuni non sanno darmi, o che io stessa non so darmi. Non vorrei andare da una persona che mi fa parlare e basta senza dirmi nulla, vorrei che desse una spiegazione ai miei comportamenti che mi aiutasse a trovare gli strumenti utili per cercare di trovare una soluzione ai miei problemi. Sono io che pretendo troppo?? è normale che il medico specializzato in psichiatria e abilitato in psicoterapia, stia zitto facendo solo qualche domanda per arrivare da sola con il proprio ragionamento alla soluzione. Davvero mi sento molto confusa...
Ringrazio chiunque possa darmi una risposta a queste mie domande.
Cordiali saluti
ho spesso scritto in questo forum, e penso che se avete libero accesso alle domande fatte sappiate già quale è il mio problema. Comunque lo riassumo brevemente. Sono in cura da settembre da un neuropsichiatra che mi da molta fiducia, e devo dire che con la sua cura un po mi sono sentita meglio. La cura è:
Di mattina :
1/4 solian
0.50xanax
100 zoloft
Dopo pranzo
60 cymbalta
100 zoloft
0.25 xanax
La sera
0.50 xanax
25 mg adepril.
Come accennavo poc'anzi dopo il primo mese ho iniziato a sentire i benefici della cura, mi sentivo più ottimista per il futuro, più propositiva, avevo iniziato a fare nuoto in piscina, insomma mi sembrava di intravedere la luce in fondo al tunnel. Da un mese a questa parte, mi sento come peggiorata, l'umore sempre triste, mi sento sola (pur non essendolo oggettivamente) non ho speranza per il futuro mi sembra di non uscirne più da questo periodo. Allora visto che la terapia farmacologica mi ha dato si benefici ma non totali, ho pensato di associare a tale cura una psicoterapia. Oggi è stato il primo giorno, mi sono rivolta ad una psichiatra/psicoterapeuta. Devo dire che l'incontro non mi ha entusiasmato, ho parlato a macchinetta solo io, lei faceva qlke domandina qui e la, ma sinceramente mi aspettavo di uscire più felice di quando sono entrata, come quando è successo quando sono andata dal primo psichiatra che mi ha prescritto la cura suddetta. Insomma quello che vorrei chiedervi io è questo, io da una psicoterapia, mi aspetto non una persona che mi sta solo ad ascoltare, ma una persona che avendo fatto più di 10 anni di medicina tra specializzazione e tutto possa darmi risposte o comunque spiegazioni ai miei comportamenti che le persone comuni non sanno darmi, o che io stessa non so darmi. Non vorrei andare da una persona che mi fa parlare e basta senza dirmi nulla, vorrei che desse una spiegazione ai miei comportamenti che mi aiutasse a trovare gli strumenti utili per cercare di trovare una soluzione ai miei problemi. Sono io che pretendo troppo?? è normale che il medico specializzato in psichiatria e abilitato in psicoterapia, stia zitto facendo solo qualche domanda per arrivare da sola con il proprio ragionamento alla soluzione. Davvero mi sento molto confusa...
Ringrazio chiunque possa darmi una risposta a queste mie domande.
Cordiali saluti
[#1]
Che tipo di psicoterapia pratica il collega a cui si é rivolto?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore
Penso che la psichiatra/ psicoterapeuta, ponga in essere una psicoterapia di tipo bionomica. Ho cercato qualcosa su internet in merito. Mi ricordo che lei m ha parlato di traning autogeno. Non lo so, sono un po titubante su questo tipo di terapia. Nel senso, penso di essere una persona pragmatica che ha bisogno di capire razionalmente cosa può fare per stare meglio. Provai in passato una psicoterapia freudiana non vorrei sbagliare ma credo fosse una psicoanalisi, anche li nn mi trovai bene.Non so se il problema è mio che essendo scettica pongo un muro nei confronti di questo tipo di terapia, oppure nn sono adatta a fare psicoterapia. So solo che quando sono uscita dallo studio della dottoressa non mi sono sentita minimamente sollevata. È possibile che non abbia avuto una prima impressione positiva per questo tipo di terapia perché magari simile alla psicoterapia freudiana che pur avendo contenuti diversi partono da una base comune?
Io so solo che quando sono uscita dallo studio d qsta dott.ssa nn mi sn sentita sollevata, proprio, come mi successe con lo psicologo freudiano. Tuttavia questa diffidenza non l'ho provata quando sono uscita dalla prima seduta con il neuropsichiatra che mi ha dato la cura farmacologica.
Mi scuso se il messaggio possa sembrare ridondante e prolisso
Cordiali saluti
Penso che la psichiatra/ psicoterapeuta, ponga in essere una psicoterapia di tipo bionomica. Ho cercato qualcosa su internet in merito. Mi ricordo che lei m ha parlato di traning autogeno. Non lo so, sono un po titubante su questo tipo di terapia. Nel senso, penso di essere una persona pragmatica che ha bisogno di capire razionalmente cosa può fare per stare meglio. Provai in passato una psicoterapia freudiana non vorrei sbagliare ma credo fosse una psicoanalisi, anche li nn mi trovai bene.Non so se il problema è mio che essendo scettica pongo un muro nei confronti di questo tipo di terapia, oppure nn sono adatta a fare psicoterapia. So solo che quando sono uscita dallo studio della dottoressa non mi sono sentita minimamente sollevata. È possibile che non abbia avuto una prima impressione positiva per questo tipo di terapia perché magari simile alla psicoterapia freudiana che pur avendo contenuti diversi partono da una base comune?
Io so solo che quando sono uscita dallo studio d qsta dott.ssa nn mi sn sentita sollevata, proprio, come mi successe con lo psicologo freudiano. Tuttavia questa diffidenza non l'ho provata quando sono uscita dalla prima seduta con il neuropsichiatra che mi ha dato la cura farmacologica.
Mi scuso se il messaggio possa sembrare ridondante e prolisso
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 08/02/2014.
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