Ansia e angoscia
Gent,
le scrivo a causa di questa terribile ansia e angoscia che da poco e' entrata a fare parte della mia vita, rovinandomi le giornate. Sto avendo degli attacchi terribili, anche se non di panico, ma di ansia (tremori, senso di vomito, diarrea, etc) e che calmo con delle pastiglie alla valeriana, anche se il benzodiapene e' in realta' l'unica cosa che veramente mi fa star bene (non lo prendo per evitare dipendenza). La cosa che mi angoscia letteralmente e' la morte, ne sono ossessionata, mi sembra di essere impazzita letteralmente. E' come se ad un tratto avessi realizzato che la vita e' cosi' breve che tra 50 anni io non ci saro' piu', ma saro' sepolta da qualche parte. Questa cosa mi genera un'angoscia cosi' indescrivibile che se non prendessi queste pastiglie sarei completamente fuori di testa. Purtroppo durante questi attacchi mi e' capitato anche di fare gesti inconsulti, niente di grave per carita' (attraversare la strada senza guardare, o facendomi male in palestra essendo finita su un attrezzo in movimento) ma e' come se il mio cervello durante questi momenti non registrasse le normali informazioni.Inutile dire come la cosa mi preoccupi. Sono talmente ossessionata che anche se cerco di distrarmi il mio pensiero va inevitabilmente finire li. Le dico che io sono sempre stata un'appassionata di storia e film degli anni 30, ora non riesco piu' a fare nulla di tutto cio' perche' realizzo che le persone in questione sono tutte morte. E' come se fossi letteralmente impazzita. Ho guardato su internet le problematiche inerenti ad ansia e depressione, ma non mi ci riconosco nelle descrizione di depressa..anzi, sono sempre di ottimo umore( quando non ho l'ansia), ho interessi, organizzo uscite con amici, penso anche a frivolezze (che vestiti comprarmi, dove uscire a cena, ecc), cioe' sono una persona comunque felice e quindi doppiamente non capisco. Non ho particolari problemi, sono fidanzata (parliamo anche di matrimonio), ho una famiglia che stravede per me, faccio anche una vita molto agiata.Anzi, rispetto agli ultimi 2 o 3 anni e' come se avessi risolto molti problemi (niente di grave) e mi fossi "sistemata". E allora perche' questa maledetta angoscia?Poi vedo i miei genitori vicino ai 60 anni o ancora peggio, i miei nonni intorno ai 90 e l'angoscia mi prende..perche' so che sono vicini alla fine della loro vita..e da qui mi ritorna l'ossessione..e che a me manca poco tempo. E dopo?Il pensiero finisce li ancora ed ancora.Mi sono chiesta se e' la mia e' una svolta religiosa e ho anche pensato di frequentare una parrocchia o simili, perche' a volte mi chiedo il senso del mio vivere se tanto poi li finiamo..allo stesso tempo mi dico che non e' normale farsi queste domande a 30 anni, dove si presuppone uno certe questione le abbia gia' superate da tempo. Il punto e' che ogni giorno che passa penso che e' un giorno in meno di vita e che li mi sto avvicinando..
le scrivo a causa di questa terribile ansia e angoscia che da poco e' entrata a fare parte della mia vita, rovinandomi le giornate. Sto avendo degli attacchi terribili, anche se non di panico, ma di ansia (tremori, senso di vomito, diarrea, etc) e che calmo con delle pastiglie alla valeriana, anche se il benzodiapene e' in realta' l'unica cosa che veramente mi fa star bene (non lo prendo per evitare dipendenza). La cosa che mi angoscia letteralmente e' la morte, ne sono ossessionata, mi sembra di essere impazzita letteralmente. E' come se ad un tratto avessi realizzato che la vita e' cosi' breve che tra 50 anni io non ci saro' piu', ma saro' sepolta da qualche parte. Questa cosa mi genera un'angoscia cosi' indescrivibile che se non prendessi queste pastiglie sarei completamente fuori di testa. Purtroppo durante questi attacchi mi e' capitato anche di fare gesti inconsulti, niente di grave per carita' (attraversare la strada senza guardare, o facendomi male in palestra essendo finita su un attrezzo in movimento) ma e' come se il mio cervello durante questi momenti non registrasse le normali informazioni.Inutile dire come la cosa mi preoccupi. Sono talmente ossessionata che anche se cerco di distrarmi il mio pensiero va inevitabilmente finire li. Le dico che io sono sempre stata un'appassionata di storia e film degli anni 30, ora non riesco piu' a fare nulla di tutto cio' perche' realizzo che le persone in questione sono tutte morte. E' come se fossi letteralmente impazzita. Ho guardato su internet le problematiche inerenti ad ansia e depressione, ma non mi ci riconosco nelle descrizione di depressa..anzi, sono sempre di ottimo umore( quando non ho l'ansia), ho interessi, organizzo uscite con amici, penso anche a frivolezze (che vestiti comprarmi, dove uscire a cena, ecc), cioe' sono una persona comunque felice e quindi doppiamente non capisco. Non ho particolari problemi, sono fidanzata (parliamo anche di matrimonio), ho una famiglia che stravede per me, faccio anche una vita molto agiata.Anzi, rispetto agli ultimi 2 o 3 anni e' come se avessi risolto molti problemi (niente di grave) e mi fossi "sistemata". E allora perche' questa maledetta angoscia?Poi vedo i miei genitori vicino ai 60 anni o ancora peggio, i miei nonni intorno ai 90 e l'angoscia mi prende..perche' so che sono vicini alla fine della loro vita..e da qui mi ritorna l'ossessione..e che a me manca poco tempo. E dopo?Il pensiero finisce li ancora ed ancora.Mi sono chiesta se e' la mia e' una svolta religiosa e ho anche pensato di frequentare una parrocchia o simili, perche' a volte mi chiedo il senso del mio vivere se tanto poi li finiamo..allo stesso tempo mi dico che non e' normale farsi queste domande a 30 anni, dove si presuppone uno certe questione le abbia gia' superate da tempo. Il punto e' che ogni giorno che passa penso che e' un giorno in meno di vita e che li mi sto avvicinando..
[#1]
Gentile utente,
la sintomatologia ed i pensieri che riferisce nel suo messaggio sembrerebbero indicare un problema di natura ansiosa, vista anche l'efficacia delle benzodiazepine nel controllarli.
Ovviamente per esserne sicuri sarebbe necessaria una valutazione diretta da parte di uno specialista.
Ha mai provato a parlarne con qualcuno (anche il suo medico di base in prima battuta)?
la sintomatologia ed i pensieri che riferisce nel suo messaggio sembrerebbero indicare un problema di natura ansiosa, vista anche l'efficacia delle benzodiazepine nel controllarli.
Ovviamente per esserne sicuri sarebbe necessaria una valutazione diretta da parte di uno specialista.
Ha mai provato a parlarne con qualcuno (anche il suo medico di base in prima battuta)?
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#2]
Ex utente
No..anche perche' se dicessi questi tipo di pensieri a qualcuno penserebbero che sono totalmente matta ( e di certo non darei torto).
Il punto e' che ogni scelta definitiva mi mette un'ansia pazzesca, tipo comprare una casa per me e' inconcepile (perche' poi il pensiero va a finire che che ci dovrei vivere fino alla fine dei miei giorni..scusi il gioco di parole), quindi per esorcizzare l'ansia cambierei casa ogni tot mesi, un lavoro a tempo indeterminato mi fa paura perche' certo uno se vuole lasciare, puo' sempre dimettersi, ma la parola per sempre mi fa salire l'ansia..ho passato gli ultimi anni a collezionare esperienze, trasferimenti..inizio una cosa e mi stufo..sono alla ricerca di continui stimoli..ora sto pensando di mollare tutto e trasferirmi dall'altra parte del mondo per esorcizzare la paura. Un tempo collezionavo anche avventure, ora sono che sono in una relazione stabile l'ansia mi divora..perche' penso che, ancora, sara' fino alla fine dei miei giorni..non so se starei meglio da sola di nuovo alla ricerca di brevi flirt e stimoli nuovi..allo stesso tempo scatta la voglia di fare un figlio (mai avuta prima) ma condita di un'ansia pazzesca (ho 32 anni, ci mettero' anni prima di..e non vedro' i miei nipoti perche' non vivro' abbastanza a lungo), dall'altra il mio piu' grande desiderio sarebbe avere 20 anni per sempre e che il tempo si fermasse..e non invecchiare mai ma il tempo scorre e l'ansia sale..
Il punto e' che ogni scelta definitiva mi mette un'ansia pazzesca, tipo comprare una casa per me e' inconcepile (perche' poi il pensiero va a finire che che ci dovrei vivere fino alla fine dei miei giorni..scusi il gioco di parole), quindi per esorcizzare l'ansia cambierei casa ogni tot mesi, un lavoro a tempo indeterminato mi fa paura perche' certo uno se vuole lasciare, puo' sempre dimettersi, ma la parola per sempre mi fa salire l'ansia..ho passato gli ultimi anni a collezionare esperienze, trasferimenti..inizio una cosa e mi stufo..sono alla ricerca di continui stimoli..ora sto pensando di mollare tutto e trasferirmi dall'altra parte del mondo per esorcizzare la paura. Un tempo collezionavo anche avventure, ora sono che sono in una relazione stabile l'ansia mi divora..perche' penso che, ancora, sara' fino alla fine dei miei giorni..non so se starei meglio da sola di nuovo alla ricerca di brevi flirt e stimoli nuovi..allo stesso tempo scatta la voglia di fare un figlio (mai avuta prima) ma condita di un'ansia pazzesca (ho 32 anni, ci mettero' anni prima di..e non vedro' i miei nipoti perche' non vivro' abbastanza a lungo), dall'altra il mio piu' grande desiderio sarebbe avere 20 anni per sempre e che il tempo si fermasse..e non invecchiare mai ma il tempo scorre e l'ansia sale..
[#3]
Gentile Utente,
prendere contatto con il "fatto" che moriamo e non solo con il concetto può essere un'occasione per rivedere in senso più realistico certi parametri della nostra vita. Tutto questo però sta avvenendo in lei in modo dirompente, tale da suggerire, come le indicava il collega, che lei stia vivendo prima di tutto un disturbo d'ansia, che ha la forma fobica dell'idea della morte. Sarebbe in effetti utile che si facesse vedere per avere una diagnosi, anche perchè, nell'eventualità che avesse un disturbo ansioso fobico, le benzodiazepine non sarebbero che una parte minore del reale trattamento necessario. Sembra inoltre che anche per lei siano attivi gli stereotipi della dipendenza fisica da farmaci, che si realizza con discreti dosaggi di benzodiazepine per periodi lunghi di tempo, ma è inesistente con le altre categorie di farmaci.
cordialità,
prendere contatto con il "fatto" che moriamo e non solo con il concetto può essere un'occasione per rivedere in senso più realistico certi parametri della nostra vita. Tutto questo però sta avvenendo in lei in modo dirompente, tale da suggerire, come le indicava il collega, che lei stia vivendo prima di tutto un disturbo d'ansia, che ha la forma fobica dell'idea della morte. Sarebbe in effetti utile che si facesse vedere per avere una diagnosi, anche perchè, nell'eventualità che avesse un disturbo ansioso fobico, le benzodiazepine non sarebbero che una parte minore del reale trattamento necessario. Sembra inoltre che anche per lei siano attivi gli stereotipi della dipendenza fisica da farmaci, che si realizza con discreti dosaggi di benzodiazepine per periodi lunghi di tempo, ma è inesistente con le altre categorie di farmaci.
cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#4]
Ex utente
Grazie anche a lei. Mi sembra di essere lettaralmente impazzita. Ho dovuto prendere le benzodiazepine perche' un giorno ho avuto un attacco talmente forte che pensavo di avere un infarto. Effettivamente quando le ho prese mi sono sentita subito molto meglio, anche se la fobia e' rimasta. Tuttavia non le ho mai riprese perche' so che creano dipendenza e quindi ho optato per delle pastiglie alla valeriana che comunque mi aiutano un sacco.
[#6]
Gentile Utente,
vedere la propria vita usando Il parametro dell'immortalità o quello della mortalità cambia completamente la prospettiva di tante cose. Ma questo discorso, al momento, può essere assurdo, comprensibilmente, per chi ha un livello di ansia fobica elevato come il suo. Da parte di uno psichiatra, ascoltare la sua sofferenza non risulta affatto strano, nè da folli. Se la valeriana al momento l'aiuta, continui con quella.
Cordialità,
vedere la propria vita usando Il parametro dell'immortalità o quello della mortalità cambia completamente la prospettiva di tante cose. Ma questo discorso, al momento, può essere assurdo, comprensibilmente, per chi ha un livello di ansia fobica elevato come il suo. Da parte di uno psichiatra, ascoltare la sua sofferenza non risulta affatto strano, nè da folli. Se la valeriana al momento l'aiuta, continui con quella.
Cordialità,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.8k visite dal 05/02/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.