Astinenza da alcol
Salve dottori. Mi rivolgo a voi esperti a causa delle condizioni di mio fratello. Purtroppo a 23 anni, credo che abbia già conosciuto la dipendenza da alcolici. Inizialmente non mi sono accorto della sua dipendenza sebbene sapessi che fosse un buon bevitore, ma avendo avuto sempre più sentori sulla sua dipendenza quali : bottiglie di vino e di whisky trovate nei luoghi più diversi, disturbi nel comportamento , veri e propri blackout (alle volte non distingueva il sogno dalla realtà), mi trovo nella situazione di chiedervi un consulto preventivo. Mesi fa iniziò a bere dalle 2 alle 3 bottiglie di vino al giorno e continuare il giorno successivo malgrado la nause e gli effetti del "giorno dopo"; alle volte gli ho visto scolarsi intere bottiglie di super alcolici durante tuttol'arco della giornata e da questo punto in poi per lui è stato impossibile nascondere a noi famigliari e amici il suo problema. Dopo mesi di resistenza, ha deciso di provare a smettere ma al terzo giorno di astinenza è diventato emotivamente ipersensibile , ha iniziato ad avere dei mal di testa e cosa che mi preoccupa maggiormente è che avverte dei trermolii involontari all'altezza del costato. Questi tremolii hanno una frequenza alta sebbene non gli causino dolore. Non è il classico etilista, poichè grazie alla sua intelligenza e al suo spirito non ha mai perso del tutto le sue volontà, perciò le mie domande sarebbero : E' veramente un caso di dipendenza ? A chi dovremmo rivolgerci per una visita/analisi preliminare ? Questi tremori al costato a cosa sono dovuti ??Cosa ci consigliate di fare? Non vorrei che fosse un caso di delirium tremens e faccio fatica a credere che un ragazzo della sua età possa avere questa patologia, dato che beve costantemente da 2 anni soli (potrei sbagliarmi). Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
[#1]
La disassuefazione dall'alcol deve essere gestita da uno specialista con particolare esperienza in questo campo. Una persona che beve quello che lei ha descritto é dipendente dall'alcol e come tale deve essere trattata con cautela e con i corretti interventi. Non é possibile gestire la situazione con il fai da te.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 02/02/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.