Ansia e depressione

Buongiorno. Scrivo anche a voi perché ho bisogno di sfogarmi e di altri consulti. Ho avuto un attacco di panico 3 anni fa ad un concerto e, pur con ansia anticipatoria, successivamente la mia vita è stata serena e non ho avuto bisogno di terapie. A settembre ho ricominciato il mio lavoro dopo le vacanze estive ( lavoro come insegnante) ma con orari completamente nuovi ( lavoro anche 8 ore al giorno) e con diverse mansioni. Fin da subito mi sono sentita smarrita, dopo 2 anni felici durante i quali mi sono sempre vantata di svolgere un lavoro che amavo e avere colleghe stupende,dopo 2 anni in cui, lavorando solo al mattino, avevo tempo per coltivare hobbies e matrimonio che è sempre stato per me la cosa più importante mi sono trovata spiazzata. Non ho più occasioni per stare con le mie "vecchie" colleghe, mi sento inutile e svalutata.
Prima di andare a scuola ho cominciato ad avere ansia, disturbi intestinali, tremori e offuscamento della vista. Una volta là sensazione di voler scappare via e di non farcela a rimanere. Con tanti sforzi sono però riuscita a non rimanere mai a casa e a riuscire un po' ad adattarmi pur consapevole che questo lavoro non mi piace. Ho avuto alti e bassi ma a casa ho sempre trovato il mio porto sicuro e pensavo che arrivata a giugno tutto sarebbe tornato come prima. Invece ora non la penso più così. Dopo le vacanze di Natale durante le quali mi sono sentita di nuovo me stessa ho ricominciato ad avvertire i soliti sintomi che ho citato sopra, in più non riesco più a dormire, le giornate mi sembrano infinite e non sono più sicura che riuscirò ad amare questo lavoro, ho paura che non mi torni più l'entusiasmo di prima nemmeno con un orario nuovo e ho la sensazione di aver sbagliato lavoro e di aver fatto scelte sbagliate. Non vedo via di uscita anche perché ora anche quando arrivo a casa mi sento vuota, non ho più entusiasmo nel fare qualsiasi cosa e soprattutto al mattino ho pensieri bruttissimi....mi chiedo come mai io non stia più bene neanche in casa con mio marito che è sempre stata la mia priorità, non sono mai stata una ragazza in carriera, pur sentendomi spesso inadeguata e inferiore agli altri per non essermi laureata. Mi sembra che tutti intorno a me siano felici e provo invidia, proprio io che pensavo si avere una vita perfetta fino a settembre...ma la cosa che più mi spaventa è che ora ho cominciato ad avere pensieri e fantasie ossessive sul mio matrimonio e su mio marito. Mi chiedo perché non riesca a sentire gioia e felicità quando sono con lui, non provo più emozioni e mi prende un'ansia fortissima, comincio a farmi tante domande e la situazione peggiora.
Ho avuto altri momenti come questi da settembre ma duravano qualche giorno poi tornavo io..ora sono quasi due settimane che sto così e sono molto scoraggiata. Non ho pensieri autolesionisti per fortuna perché riesco ancora a pensare ai bei momenti passati e ho voglia di riviverli ma navigando su internet leggo di patologie psichiatriche croniche e mi spavento
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
i disturbi d'ansia possono manifestarsi in qualunque momento della vita, ma hanno ovviamente maggior probabilità di farlo nei periodi di particolare stress psico-fisico.
Un nuovo lavoro può alterare l'equilibrio di una persona e in certi casi determinare difficoltà notevoli.
Da ciò che descrive si può supporre che l'ansia sia una sua modalità di risposta alle difficoltà.
A questo punto però le suggerirei di valutare quanto valga la pena di sopportare la situazione invece di chiedere aiuto.
Nella sua situazione specifica potrebbe valutare sia la possibilità di una terapia farmacologica (che potrebbe diminuire l'intensità dei sintomi) sia psicoterapeutica (per analizzare e modificare la sua modalità di risposta ansiosa).
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta tempestiva. Non posso licenziarmi per ovvi motivi ma considerato che a settembre tornerò alle mie vecchie mansioni devo resistere per forza. La mia grande paura è però che questa situazione si possa cronicizzare anche una volta che la fonte dello stress sarà rimossa. Ho paura di non riacquistare la mia serenità e non capisco perché ora questo sconforto si sia trasferito ad altri aspetti della mia vita. Quindi lei pensa che si tratti di un disturbo di ansia? Io sono spaventata dallo spettro della depressione. Ho paura degli psicofarmaci, della dipendenza e dell'effetto rebound....ma se pensa che mi possano aiutare seguirò il suo consiglio...
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
attraverso internet non è possibile formulare una diagnosi, quindi non posso affermare che lei soffra di ansia o di depressione. Per questo occorre una visita diretta da parte di uno specialista.
La paura dei farmaci, condivisa da un gran numero di persone, nasce spesso da una scarsa conoscenza (per esempio la dipendenza si verifica solo con alcune molecole).
Tutte le sue legittime domande potrebbero trovare una risposta con una visita, come le suggerivo prima.
Cordiali saluti,
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