Da quando quel giorno di un anno e mezzo fa mi alzai dal letto,svenni da li iniziò di nuovo questo
Salve,sono una ragazza di 20 anni e sono qui per avere un aiuto...Da circa un anno e mezzo soffro da attacchi di panico(ho gia sofferto in passato,ma dopo alcuni anni sono ricomparsi) che peggiorano giorno dopo giorno,sono arrivata ad avere paura di qualsiasi cosa...ma uscire mi spaventa più di tutto,perchè ho sempre il pensiero fisso degli attacchi...e ho paura che mi vengano e me li faccio puntualmente venire,questo però ultimamente accade spesso quando sono in compagnia del mio ragazzo con cui sto da 5 anni...lui lavora lontano e torna il week and,appena viene il venerdi l'ansia cresce e gli attacchi di panico aumentano,non posso neanche piu andare a casa sua perchè appena ci vado mi sento morire e sto inventando tante scuse per evitare di andare,ma non posso sempre trovare scuse non so fino a quando potrei fare questo...inoltre qualche giorno fa ho deciso di prendere una pausa da lui per capire se lo amo ancora dato che non ci sto piu bene insieme,e gli attacchi continuano però anche se non sono uscita proprio da casa,da piccola non ho avuto una situazione familiare facile,e sono stata sempre sensibilissima...infatti gia mi vennero però non so kome passarono...da quando quel giorno di un anno e mezzo fa mi alzai dal letto,svenni da li iniziò di nuovo questo malessere,all'inizio era solo ansia che poi si è trasformata in veri e propri attacchi di panico,non so piu cosa fare non posso chiedere aiuto a un medico per situazioni economiche,vorrei tornare alla mia vita di prima,vorrei vivermi la mia età pienamente...sto facendo una vita che neanche gli anziani di 80 anni fanno,sono disperata...spero potete aiutarmi in qualche modo...grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
Lei scrive:
"non posso chiedere aiuto a un medico per situazioni economiche"
- Non è detto che debba andare necessariamente da uno specialista privato a pagamento. Può rivolgersi ad un centro pubblico (Centro di Salute Mentale), dove non dovrebbe pagare.
Che cosa ne pensa ?
Lei scrive:
"non posso chiedere aiuto a un medico per situazioni economiche"
- Non è detto che debba andare necessariamente da uno specialista privato a pagamento. Può rivolgersi ad un centro pubblico (Centro di Salute Mentale), dove non dovrebbe pagare.
Che cosa ne pensa ?
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
grazie per avermi risp...si avevo pensato di andare al consultorio però non so come fare dato che c'è un consultorio abbastanza lontano dalla mia casa non saprei come arrivarci...io non guido..e ai miei genitori non vorrei dirglielo xke non capiscono...oltre ad andare sicuramente da uno specialista privato...puo darmi qualke aiuto lei?cosa potrei fare per almeno controllarli? sn veramente disperata...
[#3]
Gentile utente,
per prima cosa bisogna chiarirsi con il Suo fidanzato. Bisogna essere sinceri con lui su tutto, sia sull'entità della malattia, sia sui Suoi dubbi riguardo la vostra relazione. Può essere una cosa difficile, ma la non sincerità è peggio per la relazione, ed essere nella situazione "appesa" non va bene per la Sua malattia. Non escludo che già con questo passo qualcosa può migliorare, ma se lo fa, deve farlo di Sua propria decisione. Intanto che Lei si ha preso la pausa, rifletta su questa decisione: semplicemente spiegargli tutto, essere sincera.
Ma non è detto che la malattia dipenda solo dalla conflittualità della vostra relazione. Questa conflittualità (e soprattutto l'essere una conflittualià celata, non espressa) può essere un fattore che ha contribuito alla malattia, ma per il resto la malattia è andata oltre, per conto proprio. Dunque, vedrei comunque necessario un aiuto specialistico, e non escludo che possa essere necessario assumere per un periodo anche un farmaco.
Per cui, dovrà trovare qualcuno (il Suo ragazzo, un'amica, un amico) che La accompagni al consultorio o trovare il coraggio di andarci da sola. In ogni modo, cominci ad informarsi sulla strada (anche tramite il google,map). Solo tramite la consulenza in internet non si può risolvere il Suo problema. C'è bisogno di contatto dal vivo, anche per evitare che Lei si isoli a casa e in internet e che la malattia si aggarvi ulteriormente.
Rimane ancora un'altra possibilità: mettersi in contatto con il medico di famiglia o con la guardia medica (se proprio non riesce ad uscire e non vuole che la guardia medica venga a casa, può chiedere di incontrarLa vicino a casa in un luogo neutro).
per prima cosa bisogna chiarirsi con il Suo fidanzato. Bisogna essere sinceri con lui su tutto, sia sull'entità della malattia, sia sui Suoi dubbi riguardo la vostra relazione. Può essere una cosa difficile, ma la non sincerità è peggio per la relazione, ed essere nella situazione "appesa" non va bene per la Sua malattia. Non escludo che già con questo passo qualcosa può migliorare, ma se lo fa, deve farlo di Sua propria decisione. Intanto che Lei si ha preso la pausa, rifletta su questa decisione: semplicemente spiegargli tutto, essere sincera.
Ma non è detto che la malattia dipenda solo dalla conflittualità della vostra relazione. Questa conflittualità (e soprattutto l'essere una conflittualià celata, non espressa) può essere un fattore che ha contribuito alla malattia, ma per il resto la malattia è andata oltre, per conto proprio. Dunque, vedrei comunque necessario un aiuto specialistico, e non escludo che possa essere necessario assumere per un periodo anche un farmaco.
Per cui, dovrà trovare qualcuno (il Suo ragazzo, un'amica, un amico) che La accompagni al consultorio o trovare il coraggio di andarci da sola. In ogni modo, cominci ad informarsi sulla strada (anche tramite il google,map). Solo tramite la consulenza in internet non si può risolvere il Suo problema. C'è bisogno di contatto dal vivo, anche per evitare che Lei si isoli a casa e in internet e che la malattia si aggarvi ulteriormente.
Rimane ancora un'altra possibilità: mettersi in contatto con il medico di famiglia o con la guardia medica (se proprio non riesce ad uscire e non vuole che la guardia medica venga a casa, può chiedere di incontrarLa vicino a casa in un luogo neutro).
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 23/01/2014.
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