Mal di vivere...che fare?

Salve,sono arrivato su questo sito dopo una ricerca in rete per trovare una risposta o una indicazione su come comportarmi per risolvere questo problema che mi affligge da un pò di anni ormai.I tempi cambiano ed io ero rimasto a problemi come depressione, ansia, attacchi di panico ecc ecc.ora tutto questo si chiama anche MAL DI VIVERE e in effetti racchiude proprio il mio stato della NON vita che affronto ogni giorno.Mi descrivo cercando di essere breve e conciso.Sono un 40enne che nella vita ha sempre avuto problemi emotivi ma che la giovane età sbarazzina ha sempre aiutato a sorvolare pensando che le cose poi si sarebbero aggiustate ma probabilmente inconsciamente non facevo altro che mettere i problemi (metaforicamente parlando) in uno zaino,accumulandoli fino ad oggi per trovarmi in una situazione dove nello zaino non ci stanno più...i problemi non li avevo risolti ed ora mi si ripropongono tutti in una volta...è un bel casino.Dicevo che ho una 40ina d' anni mi trovo disoccupato da quasi 2 anni e la cosa assurda è che mi manca la forza per rimboccarmi le maniche per andare avanti nella vita, è paradossale mi sento nella situazione che aspetta solo il momento in cui la vita finisca dandomi finalmente solievo.In un artimo di lucidità penso che torvare un occupazione potrebbe risolvere il problame della NON VITA ma poi in automatico mi ricordo che la vita farà schifo ugualmente perchè non sarà quello che sistemerà il marcio che c'è.La frustrazione è lo stato d'animo che mi fa più compagnia durante la giornata,la disistima è la seconda, sono chiuso da anni in casa perchè mi danno fastidio le persone,le cose che prima mi piacevano (es:cinema,teatro,girare per la città guardando vetrine dei negozi) ora lo trovo tempo perso,non mi stimola più nulla mi da fstidio tutto in più questa situazione mi ha creato un malessere fisico chiamato colon irritabile e giusto per non farci mancare nulla mi è stato diagnosticato un glaucoma nel '97 e ad oggi ho notato che ho avuto peggioramenti in un occhio per cui già la vita fa schifo e chissà forse fra un tot di anni diventerò pure cieco...volevo precisare che il colon irritabile non si manifesta con un semplice mal di pancia ma io vado di diarrea da almeno 10 anni e non c'è nulla che mo lo faccia passare (ho fatto tutte le analisi del caso per cui colonscopia, gastroscopie, ecografie esami del sangue, tutto!) ma tutti mi dicono, devi solo stare calmo!che altro aggiungere,la natura si è accanita anche dal punto vista sessuale e mi ha fatto innamorare di persone del mio stesso sesso oltretutto molto più grandi di me,lascio immaginare come si è costretti a vivere nell'ombra visto che l'omofobia è all'ordine del giorno.ho un pessimo rapporto con mio padre e mi scuso per il cinismo ma se morisse in questo istante non dico che farei una festa ma mi sarebbe indifferente.che dire posso essere aiutato o sono da cella imbottita?

PS=È paradossale che nonostante tutto ho ancora il mio lato ironico di sempre.

Grazie
[#1]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
ha descritto molto approfonditamente il suo stato d'animo, ma per poterle fornire qualche indicazione sarebbero necessarie maggiori informazioni: ha mai fatto visite specialistiche? Con che diagnosi? Terapie farmacologiche o psicoterapie?
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve, non ho mai fatto visite specialistiche altrimenti l'avrei scritto nel mio primo messaggio...di conseguenza non ho alcuna diagnosi e nessuna terapia...prendo sporadicamente prima di andare a dormire 10 goccie di EN ma non trovo alcun beneficio di rilassamento....anche se avrei più bisogno di qualcosa che mi "carichi l'animo" e non che me lo assopisca ulteriormente...praticamente cosa mi consiglia di fare? seguire quale tipo di specialista? Grazie.

Saluti.
[#3]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
io penso che una visita psichiatrica sia opportuna, in modo da togliersi alcuni dubbi, ma soprattutto per individuare il trattamento migliore per la sua condizione (farmacologico e/o psicoterapeutico).
Cordiali saluti,
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