Paroxetina
buongiorno, vorrei sottoporre all'attenzione degli specialisti la mia questione: circa 8 anni fa, in occasione di un evento certamente poco felice (funerale di una persona a me molto vicina) ho avuto un attacco di panico; da allora, a parte il primo anno in cui ho avuto qualche strascico, gli episodi di panico si sono ripetuti poche volte (in maniera non esagerata) durante gli anni, in situazioni che avevavno come minimo comune denominatore la carenza di via di fuga (nuotare da solo in mezzo al mare, in periodi di stress viaggiando da solo); mi caratterizza (dopo l'episodio del panico un pò di più, ma in realtà è sempre stata una mia caratteristica, sin da bambino) invece una componente ansiosa, che si manifesta in maniera abbastanza costante in occasioni di situazioni importanti (lavorative, sociali, personali).Ora, in vista di un evento che si dovrà tenere a luglio (di per sè molto bello, ma che, avendo alcune similitudini per luogo, quantità di persone con quello che mi ha scatenato il primo attacco), avendo capito che la cosa mi aveva riscatenato la "paura della paura", ho iniziato una terapia psicologica (con tecniche di visualizzazione dell'evento etc.), la quale ha avuto sin ora anche discreti risultati (sono sicuramente più tranquillo e positivista verso l'evento). Ciò nonostante, essendo per me giunto il momento di fare veramente i conti con lo scheletro nell'armadio che mi porto da otto anni, e anche in vista del periodo stressante che precederà l'evento di luglio, su consiglio dello psicologo mi sono recentemente recato da uno psichiatra, il quale, dopo una attenta visita, seppur definendo la mia una forma comunque tutto sommato lieve di ansia - fobie - panico, mi ha consigliato una cura di paroxetina per una durata 8-9 mesi, che, secondo lui, potrebbe essere finalmenre risolutiva delle mie problematiche. Sennocnhè, quella che mi poteva sembrare finalmente una occasione imperdibile, mi ha portato ora una serie di dubbi dopo aver letto impressioni e recensioni di chi l'ha già seguita e soprattutto dopo aver visto le numerose controindicazioni del farmaco. Vorrei quindi sapere qualcosa di più e se, a vostro avviso, nel mio caso è consigliabile questo tipo di terapia.. insomma, non vorrei ritrovarmi con dipendenze che non ho mai avuto, nè ingrassato o destabilizzato. Ho sempre visto un pò con timore questi medicinali e vorrei quindi capire se il gioco vale veramente la candela.. ringrazio anticipatamente chi vorrà fornirmi qualche delucidazione.
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Gentile utente,
La cura è una cura standard per il suo tipo di disturbo, l'indicazione della durata presumo sia una durata minima, non è che si può fare una previsione assoluta. Il timore di questi medicinali può esser legato al disturbo stesso, che le istilla la paura di poter perdere il controllo del corpo a seguito dell'assunzione di qualcosa.
Per il resto, ha già il parere di uno specialista, c'è un motivo particolare per cui non è stata rassicurata su questo o non ha esposto al medico questi suoi dubbi ?
La cura è una cura standard per il suo tipo di disturbo, l'indicazione della durata presumo sia una durata minima, non è che si può fare una previsione assoluta. Il timore di questi medicinali può esser legato al disturbo stesso, che le istilla la paura di poter perdere il controllo del corpo a seguito dell'assunzione di qualcosa.
Per il resto, ha già il parere di uno specialista, c'è un motivo particolare per cui non è stata rassicurata su questo o non ha esposto al medico questi suoi dubbi ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
sinceramente non ho esposto questi dubbi in quanto mi sono venuti poi, nel momento in cui, prima di assumere il farmoco, ho fatto la classica ricerca su internet... sinceramente immaginavo anche che i miei dubbi in merito alla terapia possano essere in qualche modo legati alla mia stessa componete ansiosa.. quindi secondo lei vala la pena seguire la terapia farmacologica? i famosi effetti collaterali sono frequenti (aumento peso, possibile dipendenza, etc..). grazie per la pronta risposta e per quella ulteriore che seguira la presente
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Gentile utente,
la paroxetina risulta essere un farmaco di uso comune per il trattamento dei disturbi che lamenta, ai dosaggi terapeutici e per tempi adeguati.
L'evidenza di effetti collaterali è una evenienza possibile come per qualsiasi altra categoria di farmaci e che può presentarsi o meno, lo potrà sapere dopo l'assunzione del farmaco.
Per ciò che attiene alla dipendenza, solitamente è un farmaco facilmente riducibile che non sortisce dipendenza fisica o psicologica.
la paroxetina risulta essere un farmaco di uso comune per il trattamento dei disturbi che lamenta, ai dosaggi terapeutici e per tempi adeguati.
L'evidenza di effetti collaterali è una evenienza possibile come per qualsiasi altra categoria di farmaci e che può presentarsi o meno, lo potrà sapere dopo l'assunzione del farmaco.
Per ciò che attiene alla dipendenza, solitamente è un farmaco facilmente riducibile che non sortisce dipendenza fisica o psicologica.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Gentile utente,
Ha un medico di riferimento e una prescrizione, non può (e non le consiglio) di utilizzare canali virtuali per chiedere conferme, può diventare un modo per interferire con un semplice rapporto medico-paziente e quindi con l'esecuzione delle cure indicate.
Ha un medico di riferimento e una prescrizione, non può (e non le consiglio) di utilizzare canali virtuali per chiedere conferme, può diventare un modo per interferire con un semplice rapporto medico-paziente e quindi con l'esecuzione delle cure indicate.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 16/01/2014.
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