Problemi nel sociale
Salve a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e volevo chiedere un consulto per ricevere possibilmente un aiuto riguardo al tipo di problemi che sto vivendo da un paio d'anni a questa parte e alla mia vita in generale, non so se alla fine andrà bene la categoria medica nel quale sto postando, penso che sia quella che si avvicini di piú alla mia situazione. Che io mi ricordi sono sempre stato un bambino non proprio diciamo simile agli altri riguardo il mio comportamento, non sono mai riuscito a socializzare alle elementari e a parte qualche invito per feste o a casa di un compagno pochissime volte non ho mai fatto altro, parlavo spesso da solo a voce udibile ma non alta sia a casa che a scuola che in altri posti tutt'ora mi capita di farlo non sono mai stato bravo a scuola non volevo fare mai i compiti ne studiare e quando mia madre provava a farmeli fare io mi distraevo in continuazione. In prima media la situazione era pressocchè stabile e avevo degli amici vicino a casa ahimè problematici anche loro ma fu in seconda media che le cose peggiorarono e io non mi sentivo bene in classe ero una mummia stavo sempre zitto e tutti mi trattavano un po' con scherno ma niente di difficile da superare mi promosseró per pietá e condotta probabilmente e cosí passai anche le medie poi alle superiori il primo anno cominciarono i veri problemi diventai subito vittima di bullismo e quello fu una delle tante cose che mi colpí abbastanza anche le ragazze mi prendevano in giro anche con frasi e parole scurrili fu molto brutto questo aspetto mi ricordo sempre molti avvenimenti come quello di una ragazza che si gira verso di me e dice parlando con il mio compagno di banco anch'esso antipatico testuali parole: "nome mio è un soggetto" e forse altro che non ricordo piú ovviamente questo è solo un esempio, ci furono anche episodi di schernimento fisico non direi pestaggio sempre davanti a tutti. Allora cambiai scuola e anche in questa non venni apertamente bullizzato ma sempre trattato come un "soggetto" piú volte e io stavo ancora sempre zitto venni bocciato e poi promosso l'anno dopo, dunque in seconda superiore stava ricominciando quello schernimento che ho sempre subito allora cambiai scuola di nuovo e neanche li cose andarono bene e mi ritirai poi mi trovarono un lavoro in un officina e per un anno lavorai in mezzo agente di 30 40 e 50 anni i quali non tutti si comportavano bene anzi alcune volte erano peggio degli scolaretti e appena finí il contratto di lavoro decisi di non tornare piú ora mi trovo a casa e capisco che io purtroppo ho un aspetto fisico sgradevole e beffardo e questo è almeno al 60% la causa dei miei problemi io stavo pensando di fare qualche intervento di chirurgia plastica ma purtroppo non ho i soldi che basterebbero per pagare questi interventi. Non so che fare della mia vita mi rivolgo a voi in un ultimo tentativo di aggrapparmi a qualcosa perchè il suicidio poco fa era costantemente nei miei pensieri ora sono a unostadio insolito.
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Gentile ragazzo,
se, come scrive, Lei averte di essere in uno stadio insolito, e addirittura Le capitava di pensare al suicidio, bisogna rvolgersi dal vivo allo specialista della salute mentale, e cioè dallo psichiatra. E questo per salvarLa, perché credo sinceramente che ne vale la pena e dal Suo stile di scrivere si vede che Lei ha delle potenzialità.
Lei scrive dell'intervento di chirurgia plastica,
allora in prima battuta Le consiglio di rivolgersi ad un centro pubblico (meglio se in ua grande città) di chirurgia plastica, dove di norma una richiesta del genere, la persona viene inviata dallo psicologo e dallo psichiatra che collaborano con tale centro, per valutare i benefici e gli svantaggi per la persona, ed intanto (a prescindere se l'intervento si farà o meno) per Lei sarebbe un'opportunità di iniziare un percorso con uno specialista della psiche: forse un ciclo di psicoterapia per rinforzare i Suoi punti forti, la stima di sé, e forse in associazione con una terapia farmacologica se il morale è troppo giù.
se, come scrive, Lei averte di essere in uno stadio insolito, e addirittura Le capitava di pensare al suicidio, bisogna rvolgersi dal vivo allo specialista della salute mentale, e cioè dallo psichiatra. E questo per salvarLa, perché credo sinceramente che ne vale la pena e dal Suo stile di scrivere si vede che Lei ha delle potenzialità.
Lei scrive dell'intervento di chirurgia plastica,
allora in prima battuta Le consiglio di rivolgersi ad un centro pubblico (meglio se in ua grande città) di chirurgia plastica, dove di norma una richiesta del genere, la persona viene inviata dallo psicologo e dallo psichiatra che collaborano con tale centro, per valutare i benefici e gli svantaggi per la persona, ed intanto (a prescindere se l'intervento si farà o meno) per Lei sarebbe un'opportunità di iniziare un percorso con uno specialista della psiche: forse un ciclo di psicoterapia per rinforzare i Suoi punti forti, la stima di sé, e forse in associazione con una terapia farmacologica se il morale è troppo giù.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Grazie della risposta dottore, purtroppo non ho potuto scriverlo prima perchè avevo finito lo spazio a disposizione, io sono stato da 5 psichiatri e\o psicologi diversi, 6 contando un terapeuta che ho visto quattro volte e da cui non vado da una settimana circa poi ne parleró meglio. Quando avevo 14 anni ed ero vittima di bullismo in prima superiore decisi ad un certo punto di scappare di casa perchè neanche li le cose andavano bene, una macchina della polizia stradale di pattuglia mi vide passando per la strada lungo il mare che stavo facendo io e mi portarono in caserma dove mi fecero domande tranquillamente allora alla fine dissi che ero scappato e chiamarono i miei genitori, per questo ci fu il cambio di scuola, in quell'occasione dunque i poliziotti avvisarono i miei genitori che c'era qualcosa che non andava a scuola e andai a fare una visita da un psicologo o psichiatra poi alla mutua da una psicologa a questi si sono seguiti altre 3 persone sempre laureati in questo campo della medicina tutto questo nell'arco di 5 anni. L'ultimo da cui mi ha portato mia madre è un terapeuta e io ci sono andato perchè mia madre aveva già pagato avvisandolo di questo, l'ultima volta dunque non riprenotai e gli dissi che non era questo l'aiuto che serviva a me. Io sto cosí e ho questi problemi a causa del mio aspetto fisico, questa è anche la causa di alcuni miei comportamenti passivi verso le persone, non si possono curare solo le cause quando il centro del problema rimane io sono convinto al 100% che cambiando il mio aspetto esteriore il resto venga da se, percarità non che diventi superman la vita è sempre dura ma perlomeno potrei andare dovunque senza dover temere niente potrei stare sereno e vivere una vita tranquilla per me questo è tutto per quello ho pensato spesso al suicidio per tempo molto prolungato oltretutto perchè se non posso vivere in pace voglio riposare in pace io ci penso anche adesso ma pochissimo rispetto a prima piuttosto so come attuarlo senza soffrire ma non lo faccio perchè non c'è niente che mi spinga a farlo ora, allo stesso tempo non c'è niente che mi spinga a NON farlo, questo intendo per stadio insolito. Quindi ricapitolando di andare da uno psicologo psicoterapeuta o altro non se ne parla sarebbe oltre che inutile a risolvere il mio problema principale uno spreco di soldi di cui io non dispongo e per fare interventi di chirurgia plastica non mi bastano i soldi conosco i costi e se lo potessi fare preferirei spendere un capitale con una persona di cui sono sicurissimo piuttosto che farmi devastare o addirittura morire sotto i ferri da una persona con cui si paga poco. Io non so che fare, l'unica cosa che mi viene in mente è che in questa vita c'è chi puó e chi non puó, chi vive una vita serena senza motivo e chi soffre tutta la vita senza motivo. Comunque volevo informarla del fatto che con un psicologo sono stato sotto cura di ansiolitici e antidepressivi per lungo tempo e sicuramente hanno inibito il mio umore depresso e la mia ansia ma non hanno ovviamente risolto il mio problema e comunque sia ho deciso di non prendere piú alcuna medicina per tutta la vita ed è già un anno che non ne prendo è gia capitato che sia stato molto male ma ho lasciato fare alla malattia il suo decorso senza medicine piú sano di prima poi tanto se muoio non è un problema.
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Grazie di avermi spiegato la storia delle cure da Lei subite. In effetti, non bisogna sempre presumere che la psicoterapia o/e gli psicofarmaci possono risolvere tutto. E' anche possibile che possa essere di svolta il cambiamento dell'aspetto esterno della persona. A dire sinceramente, considero che neanche questo può bastare, e che, come minimo bisogna poi abituarsi al proprio aspetto nuovo, e che il carattere già formato con i vissuti precedenti non cambia magicamente solo con il cambio di aspetto esterno. Ma sarei d'accordo che in alcuni casi il cambio dell'aspetto esterno può essere una spinta importante per tutto il resto che ho appena menzionato. Non sono d'accordo che tale possibilità sia data a chiunque lo potesse chiedere, perchè non tutti sono in grado di stimarne bene le conseguenze. Per questo motivo esiste di solito il servizio di psicologia o di psichiatria presso i centri pubblici di chirurgia plastica, ed in ideale in alcuni casi servono non solo per fare il filtro, ma anche per monitorare e per aiutare al percorso successivo all'intervento.
In ogni caso, se Lei ha deciso di cercare un modo di fare un intervento di chirurgia plastica, si rivolga ad un centro pubblico e, per iniziare, racccolga più informazioni: non escluderei che da qualche parte l'intervento può essere praticato in regime convenzionato, d'altra parte è sicuramente importante quale è la qualità di lavoro di ciascuno centro. Bisogna iniziare ad indagarlo piuttosto che stare a disperarsi che la soluzione non c'è !
Ma se Lei dice che l'assistenza psicologica in tutto questo percorso non Le serve, e se rifiuta a parlare con gli psicologi dei rispettivi centri, allora purtroppo non sarei dalla Sua parte, perché tale rifiuto significa pretendere una cosa pratica senza entrare in relazione con una persona, e come tipo di approccio ciò ha una prognosi non ottimale dopo l'intervento.
Penso che il problema delle psicoterapie che Lei ha seguito è stato il non parlare abbastanza della Sua idea dell'intervento e di non aiutarLe a indagare meglio questa strada, a preparasene meglio, e magari darLe un sostegno anche dopo l'intervento, perché questa strada (prima, durante e dopo l'intervento) non è così indolente, e non solo per una questione economica.
Se il problema fosse solo economico o solo di trovare un chirurgo plastico di cui può fidare, allora non credo che Lei avrebbe scritto nella sezione di Psicologia.
In ogni caso, se Lei ha deciso di cercare un modo di fare un intervento di chirurgia plastica, si rivolga ad un centro pubblico e, per iniziare, racccolga più informazioni: non escluderei che da qualche parte l'intervento può essere praticato in regime convenzionato, d'altra parte è sicuramente importante quale è la qualità di lavoro di ciascuno centro. Bisogna iniziare ad indagarlo piuttosto che stare a disperarsi che la soluzione non c'è !
Ma se Lei dice che l'assistenza psicologica in tutto questo percorso non Le serve, e se rifiuta a parlare con gli psicologi dei rispettivi centri, allora purtroppo non sarei dalla Sua parte, perché tale rifiuto significa pretendere una cosa pratica senza entrare in relazione con una persona, e come tipo di approccio ciò ha una prognosi non ottimale dopo l'intervento.
Penso che il problema delle psicoterapie che Lei ha seguito è stato il non parlare abbastanza della Sua idea dell'intervento e di non aiutarLe a indagare meglio questa strada, a preparasene meglio, e magari darLe un sostegno anche dopo l'intervento, perché questa strada (prima, durante e dopo l'intervento) non è così indolente, e non solo per una questione economica.
Se il problema fosse solo economico o solo di trovare un chirurgo plastico di cui può fidare, allora non credo che Lei avrebbe scritto nella sezione di Psicologia.
[#4]
Utente
Vi prego aiutatemi ho paura che la polizia o qualche altro ente statale possa prelevarmi da casa mia e portarmi nella stanza degli interrogatori e farmi del male magari per atti che non ho commesso. Oppure che qualche malvivente entri in casa per rubare e tenti di ammazzarmi, ho paura che qualche agenzia governativa e\o segreta possa farmi sparire Dio solo sa come. Ho paura, il cuore mi batte forte e tremo non mi sento al sicuro, ogni tanto penso persino che uno dei miei genitori mi possa uccidere perchè stanco della mia situazione ma a qusto pensiero non dó importanza lo sento che non è reale. Ma ho paura per gli altri pensieri. Sono sempre il ragazzo di sopra ma oggi non sto bene, ho bisogno di aiuto, con gli psicologi o psichiatri non sono mai andato oltre parlando di me, non ho mai detto tutto. Vorrei stare in un posto sicuro, l'ho detto anche all'ultimo terapeuta che volevo marcire in un manicomio ma lui ha detto che non sono pazzo io peró non mi trovo bene fuori mi sento allo scoperto, se solo sapeste le cose che mi passano per la testa mi ci vorreste e come a marcire in un manicomio penso. Io ripeto voglio solo stare calmo tranquillo e sereno altrimenti vi prego sopprimetemi ma vi prego non fatemi soffrire. Non sto scherzando so che il sito non accetta farneticazioni ma devo pur spiegare come sto e sopratutto ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e non c'è nessuno che conosca con cui farlo. E comunque non capisco perchè tutti gli psicologi o psichiatri che abbia visto non pensino che io sia pazzo solo perchè sono un po' intelligente neanche tanto poi forse perchè sono capace di intendere e di volere ma io sono convinto del fatto che un pazzo possa essere capace di intendere di volere poi probabilmente cambia da individuo a individuo quando e quanto.
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Gentile ragazzo,
La posso capire. Mi dispiace che sta soffrendo, ma è un bene che Lei ha trovato a chi poter confidarlo. Posso capire le Sue paure, perché mi è capitato di conoscere le situazioni come questa. Sentirsi al sicuro, protetto ... si può ... con una persona che ti capisce, che ti accetta e sa anche di rassicurarti e di proteggerti. Ma ... quando ci si sente "agli estremi", può essere anche il ricovero volontario e temporaneo la decisione giusta, capace a dare la protezione necessaria. Ed è quello che io Le consiglio: se si sente così, andare al Pronto Soccorso, chiedere di parlare con lo psichiatra di turno, dunque chiedere a lui il ricovero, cercando di essere sincero sulle Sue paure.
.... magari potrà essere una svolta.
La posso capire. Mi dispiace che sta soffrendo, ma è un bene che Lei ha trovato a chi poter confidarlo. Posso capire le Sue paure, perché mi è capitato di conoscere le situazioni come questa. Sentirsi al sicuro, protetto ... si può ... con una persona che ti capisce, che ti accetta e sa anche di rassicurarti e di proteggerti. Ma ... quando ci si sente "agli estremi", può essere anche il ricovero volontario e temporaneo la decisione giusta, capace a dare la protezione necessaria. Ed è quello che io Le consiglio: se si sente così, andare al Pronto Soccorso, chiedere di parlare con lo psichiatra di turno, dunque chiedere a lui il ricovero, cercando di essere sincero sulle Sue paure.
.... magari potrà essere una svolta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 13/01/2014.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).