Ennesima richiesta
Gentili dottori poco fa ho avuto il cuore che ha battuto forte , poi come una sensazione di spinta dietro la testa sento fitte e dolore all'avanbraccio sinistro e un pò anche a destra e formicolio alle dita mignolo pollice e indice sempre a sinistra poi sono stordito , ho fatto qualche mese fa ecocardiogramma elettrocardiogramma e elettrcardiogramma sotto sforzo , nulla è emerso , mi edicono solo è ansia , o al max è un pò di reflusso secondo voi?? il dolore ora arriva anche un pò alla spalla sinistra
[#1]
" mi edicono solo è ansia"
Perché "solo" ? Se è un disturbo d'ansia, come si suol dire, significa che riguarda il cervello. Intraprenda quindi una cura per questo disturbo d'ansia così come le è stato diagnosticato, non vedo il senso di continuare a chiedersi il perché dei sintomi se non come espressione dell'ansia stessa.
Perché "solo" ? Se è un disturbo d'ansia, come si suol dire, significa che riguarda il cervello. Intraprenda quindi una cura per questo disturbo d'ansia così come le è stato diagnosticato, non vedo il senso di continuare a chiedersi il perché dei sintomi se non come espressione dell'ansia stessa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile utente,
la Sua richiesta è stata spostata nella sezione di Psichiatria, verosimilmente perché, i nostri cardiologi, conoscendo già il Suo caso, hanno ritenuto che, piuttosto che un problema cardiaco, è evidente un problema emotivo.
Anche secondo me è così, dato che le Sue preoccupazioni sono state "migranti" da una malattia ad altra (sclerosi multipla, SLA, cardiopatia), e quello che le accomuna è la preoccupazione in sé di avere una malattia a progonsi infausta.
Può trattarsi di ipocondria: quella condizione nella quale la persona ha un'attenzione focalizzata sui vari sintomi fisici che sperimenta e tende ad associargli di volta in volta ad una determinata malattia (e questo: a prescindere di avere o meno tale malattia). Normalmente dopo gli accertamenti negativi si è rassicurati di non avere la malattia sospettata, o quanto meno la persona non si formula da solo la diagnosi, ma nel caso di ipocondria la persona rimane sconcertata, perché senza l'idea della sua malattia perde le spiegazioni che si ha fatto del proprio malessere, perde un punto di riferimento che nella malattia si ha trovato.
Potrebbe essere il Suo caso ?
In ogni modo via internet non è possibile fare la diagnosi della Sua malattia. Le posso comunque consigliare a scrivere questa o la prossima volta nella nostra sezione (di Psichiatria): magari si riuscirà a capire qualcosa di più.
la Sua richiesta è stata spostata nella sezione di Psichiatria, verosimilmente perché, i nostri cardiologi, conoscendo già il Suo caso, hanno ritenuto che, piuttosto che un problema cardiaco, è evidente un problema emotivo.
Anche secondo me è così, dato che le Sue preoccupazioni sono state "migranti" da una malattia ad altra (sclerosi multipla, SLA, cardiopatia), e quello che le accomuna è la preoccupazione in sé di avere una malattia a progonsi infausta.
Può trattarsi di ipocondria: quella condizione nella quale la persona ha un'attenzione focalizzata sui vari sintomi fisici che sperimenta e tende ad associargli di volta in volta ad una determinata malattia (e questo: a prescindere di avere o meno tale malattia). Normalmente dopo gli accertamenti negativi si è rassicurati di non avere la malattia sospettata, o quanto meno la persona non si formula da solo la diagnosi, ma nel caso di ipocondria la persona rimane sconcertata, perché senza l'idea della sua malattia perde le spiegazioni che si ha fatto del proprio malessere, perde un punto di riferimento che nella malattia si ha trovato.
Potrebbe essere il Suo caso ?
In ogni modo via internet non è possibile fare la diagnosi della Sua malattia. Le posso comunque consigliare a scrivere questa o la prossima volta nella nostra sezione (di Psichiatria): magari si riuscirà a capire qualcosa di più.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#5]
Utente
Non sò però se i miei medici mi dicono stai bene non ti preoccupare e poi alla domanda "posso stare tranquillo?" rispondono con un "stiamo sotto al cielo" io come faccio a stare tranquillo io ho anche stasera doloretti al braccio sinistro una brutta fitta in petto , che devo fare? come posso stare tranquillo se il mex che mi passa dai medici è questo?
Sto andando anche in palestra!
Sto andando anche in palestra!
[#6]
Fa molto bene di andare in palestra !
(posso consigliarLe esercizi aerobici di Resistenza e sconsiglio quelli prevalentemente anaerobici di Forza e di Potenza, perché considero questi ultimi meno sani per l'organismo; talvolta alcuni esercizi di forza e di potenza possono provocare anche sforzi ed i dolori muscolari altrimenti evitabili).
Non bisogna aspettare le rassicurazioni da parte degli altri. Bisogna sviluppare il proprio intuito e la propria capacità di distinguere che cosa può essere pericoloso e che cosa no lo è e agire di conseguenza (ad esempio, andare in pronto soccorso se pensa che sia il caso, oppure non farlo), e quando le cose non sono chiare, tollerare anche un certo margine di dubbio. Queste non sono i concetti medici, ma è l'atteggiamento verso la vita.
Può succedere purtroppo che una persona ha il timore... della morte .. o di certe esperienze od i vissuti della vita... e dunque non può tollerare i dubbi sulla propria salute. Allora il problema non è una malattia concreta, ma il sentirsi non sicuro in generale in mezzo a questa vita....
(Propongo a Lei e alla Sua psicologa di lavorare in queste direzioni).
(posso consigliarLe esercizi aerobici di Resistenza e sconsiglio quelli prevalentemente anaerobici di Forza e di Potenza, perché considero questi ultimi meno sani per l'organismo; talvolta alcuni esercizi di forza e di potenza possono provocare anche sforzi ed i dolori muscolari altrimenti evitabili).
Non bisogna aspettare le rassicurazioni da parte degli altri. Bisogna sviluppare il proprio intuito e la propria capacità di distinguere che cosa può essere pericoloso e che cosa no lo è e agire di conseguenza (ad esempio, andare in pronto soccorso se pensa che sia il caso, oppure non farlo), e quando le cose non sono chiare, tollerare anche un certo margine di dubbio. Queste non sono i concetti medici, ma è l'atteggiamento verso la vita.
Può succedere purtroppo che una persona ha il timore... della morte .. o di certe esperienze od i vissuti della vita... e dunque non può tollerare i dubbi sulla propria salute. Allora il problema non è una malattia concreta, ma il sentirsi non sicuro in generale in mezzo a questa vita....
(Propongo a Lei e alla Sua psicologa di lavorare in queste direzioni).
[#7]
Gentile utente,
Mi scusi ma c'è qualche motivo preciso per cui non si cura, se le hanno indicato che c'è un problema di ansia ? Non le hanno proposto nessuna cura ? Non vedo francamente che senso abbia arrovellarsi su dei sintomi già inquadrati (genericamente in qualcosa di tipo ansioso, poi deve definirsi di preciso cosa) senza semplicemente seguire una cura che in poco tempo può farla stare meglio.
Mi scusi ma c'è qualche motivo preciso per cui non si cura, se le hanno indicato che c'è un problema di ansia ? Non le hanno proposto nessuna cura ? Non vedo francamente che senso abbia arrovellarsi su dei sintomi già inquadrati (genericamente in qualcosa di tipo ansioso, poi deve definirsi di preciso cosa) senza semplicemente seguire una cura che in poco tempo può farla stare meglio.
[#8]
Utente
La cura che mi è stata data è a abse di cipralex e xanax e non mi ha fatto stare molto meglio , anche perchè mi rendevano intontito e a 24 anni mi rifiuto di non essere lucido e in secondo luogo si sposava male con il mio lavoro , infatti mi trovo spesso a guidare e a stare su ponteggi quindi è richiesta la mia attenzione completa
[#9]
Gentile Utente,
è possibile avere una cura che la faccia stare meglio e non la intontisca, permettendole di lavorare. Per fare ciò deve parlare con il suo psichiatra, che aggiusterà la terapia (farmaci e dosaggio) finchè le cose miglioreranno.
Cordialità,
è possibile avere una cura che la faccia stare meglio e non la intontisca, permettendole di lavorare. Per fare ciò deve parlare con il suo psichiatra, che aggiusterà la terapia (farmaci e dosaggio) finchè le cose miglioreranno.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#10]
Gentile utente,
Ha provato una cura che non tollerava bene, però non è chiaro se dopo i primi giorni o altrimenti quanto a lungo l'abbia provata. Queste cure funzionano non prima di un mese. In ogni caso, se questa non l'ha tollerata, semplicemente si faccia indicare un'alternativa, non vedo il motivo di fermarsi qui. Le cure non sono tutte uguali.
Ha provato una cura che non tollerava bene, però non è chiaro se dopo i primi giorni o altrimenti quanto a lungo l'abbia provata. Queste cure funzionano non prima di un mese. In ogni caso, se questa non l'ha tollerata, semplicemente si faccia indicare un'alternativa, non vedo il motivo di fermarsi qui. Le cure non sono tutte uguali.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.2k visite dal 11/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.