Prima settimana con cipalopram
Buongiorno. Mi chiamo Marco, 40 anni, HIV+ in terapia da tre anni in buone condizioni di salute. Sono seguito x attacchi di panico presso psicologia clinica una volta al mese dove mi era stata diagnosticata una doc lieve. Due mesi fa un attacco di panico sul lavoro mi ha bloccato completamente. Non vedo più nessuno e ho difficoltà ad entrare in un bar o incontrare amici e colleghi di lavoro. A natale le cose sono peggiorate notevolmente a causa di un nuovo attacco di panico in macchina. Ho difficoltà anche ad incontrare i medici. In accordo con la psicologa, il mio infettivo logo mi ha prescritto cipalopram 10 mg x i primi 7 giorni e poi 20mg. La psicologa mi suggerisce di abbinare un ansiolitico. Sono 7 gg e mi sembra di stare sull'altalena alti e bassi ansie e paure. Questa notte è stata terribile. Ho preso 9 e poi altre 9 di lexotan me è stato un continuo intasamento della testa con pensieri vuoti, assurdi o addirittura terribili ( tipo fare male ai miei cari). Mi sono spaventato molto. La psicologa mi aveva avvertito di questa cosa ma non credevo fossero così debilitanti. Volevo correre all'ospedale... Ma queste cose passano nei giorni futuri?
1000 grazie
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Gentile utente,
il tempo di latenza prima di poter beneficiare dell'effetto di citalopram in genere è di 3-6 settimane, quindi non è strano il fatto che ancora non possa avvertire dei benefici.
In alcuni casi nel primo periodo si associa un ansiolitico sintomatico (come lexotan) proprio per facilitare il periodo di attesa.
In ogni caso, però, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specilista psichiatra per avere un monitoraggio della sintomatologia e per poter intervenire tempestivamente sulla terapia, qualora fosse necessario.
Cordiali saluti,
il tempo di latenza prima di poter beneficiare dell'effetto di citalopram in genere è di 3-6 settimane, quindi non è strano il fatto che ancora non possa avvertire dei benefici.
In alcuni casi nel primo periodo si associa un ansiolitico sintomatico (come lexotan) proprio per facilitare il periodo di attesa.
In ogni caso, però, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specilista psichiatra per avere un monitoraggio della sintomatologia e per poter intervenire tempestivamente sulla terapia, qualora fosse necessario.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 09/01/2014.
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