Agorafobia

Salve, sono un ragazzo di 25 anni, di professione studente. Da sempre soffro di uno spettro di sintomi di origine ansiosa, ossessiva, depressiva. Ebbi il primo attacco di panico a 18 anni mentre ero a scuola, dopo il primo episodio seguì un periodo intenso di ansia, pian piano con i farmaci e la psicoterapia superai il grosso della faccenda, mantenendo però sempre un gran numero di comportamenti fobici. Circa due anni fa dopo un breve periodo di tregua, ebbi una precipitazione, un periodo ossessivo molto intenso, mi rivolsi di nuovo ad uno specialista con cui ho intrapreso di nuovo un percorso terapico con la sertralina e sedute di psicoterapia. Sembrava andare tutto per il verso migliore, riuscivo a studiare avevo meno ansia, e le ossessioni e le fobie erano decisamente ridotte al margine, e a luglio di quest'anno ho smesso con la terapia farmacologica dopo circa un anno. Ho imparato molto su me stesso e sul mio disturbo ed ho iniziato a razionalizzare molti fenomeni psicosomatici, capendo meglio me stesso.
Il mese scorso, poco più di 30 giorni fa però ho avuto una ricaduta, non del tutto inaspettata avevo già avvertito alcuni segnali prodromici, come eiaculazione precoce, piccole somatizzazioni gastrointestinali, insonnia etc... sono rientrato nel circolo del panico ho avuto un attacco di ansia\panico mentre guidavo e da quel giorno non riesco ad uscire più di casa in modo totale, non riesco nemmeno più a stare solo. Mi sono sforzato di uscire ma il cuore mi arriva a 200 bpm, ho palpitazioni, extrasistole, e se mi sforzo ancora oltre i battiti del cuore diventano addirittura dolorosi come se il cuore picchiasse contro la gabbia toracica. Sto prendendo sempre per prescrizione 10 gocce EN la mattina e 10 la sera, insieme a zoloft mg 50 da circa 27 giorni, ho notato dei miglioramenti nel mio quotidiano, l'ansia si è attenuata, sopratutto negli ultimi giorni, però ancora non riesco ad uscire, ci ho riprovato ma sempre la solita storia. Vorrei sapere, ma tutto questo è normale in un quadro di disturbo di panico, quanto è grave questa forma di agorafobia, come ne posso uscire, mi inizio seriamente a preoccupare e un pò a deprimere della situazione. Grazie in anticipo per tutto.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Starà meglio, come è avvenuto più volte in passato. Il concetto di fondo, in certi disturbi di ansia, è che le terapie farmacologiche vanno sospese dopo un congruo periodo di ASSENZA TOTALE DEI SINTOMI. L'ho scritto in maiuscolo per far capire quanto è importante questa condizione. Se persistono , in corso di trattamento , sintomi anche modesti (come possono essere certi fenomeni prepanici) è segno che l'assetto biochimico che sottosta al disturbo è tuttora alterato, e che la cura non si può togliere, va anzi magari aggiustata meglio. Quando parlo di cura mi riferisco sia ai farmaci che alle psicoterapie. Sospendere le cure troppo presto prolunga il periodo di malattia.
Tanti auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie dottore della risposta.
Purtroppo in questo stato capita a volte di sentirmi molto sconfortato e mi sembra a volte quasi impossibile riuscirne ad uscire. Perché non avevo mai sviluppato in passato l'agorafobia, ed è una condizione che ha dell'assurdo, mi vergogno ma non riesco nemmeno a rimanere da solo dentro casa.
La ragazza e gli amici che all'inizio mi supportavano ora non mi capiscono più, non mi capisco più nemmeno io. E poi penso che questo periodo di confinamento rimandi la laurea e molti alti progetti di almeno un anno oltre.
Inoltre non so quanto sia grave questa forma di disturbo rispetto a quelle vissute in passato, se sia una manifestazione simile, se se ne può uscire in tempi rapidi o più o meno lunghi. Ma sopratutto dopo un mese in casa mi vien da pensare che più il tempo passi più tale condizione si possa cronicizzare, e la cosa mi spaventa.
Spero che il farmaco ormai passate le 3 settimane inizi ad avere gli effetti terapeutici e che quest'assurda situazione inizi a sparire repentinamente.
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
I disturbi che ha adesso non sono più gravi, sono soltanto diversi.
Auguri
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