Ansia sociale passegera...
Buonasera, da un anno ho scoperto di essere incapace di parlare in pubblico. ho 42 anni e il mio lavoro mi spinge da poco a dover effettuare presentazioni a colleghi numerosi (quando il gruppo è ristretto, non più di 5 persone ed in stanze piccole, va tutto bene). I sintomi sono tipici: confusione mentale, fauci secche, vertigini, sudorazioni, palpitazioni,.... E' l'unica situazione in cui mi trovo in queste condizioni fisiche e mentali. Una volta ho seguito il consiglio di un amica e, per 1 settimana prima della presentazione, ho assunto 10 gocce di lexotan due volte al giorno. E' andata molto bene. Ho pensato di poterne fare a meno e alla presentazione successiva, avvenuta a distanza di tre mesi, è stato il panico!. Volevo chiedervi: dato che non altre ansie o paure, posso continuare a assumere qualche giorno prima qualche gocce di lexotan per far fronte a questi eventi (4 l'anno circa) o mi dovrei rivolgere comunque ad uno specialista? Avevo contattato uno psicologo tempo fa ma mi aveva semplicemente detto che si sarebbe lavorato sui motivi dell'ansia. Io li conosco già, sono semplicemente timida :-) ... Grazie dell'aiuto.
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Gentile utente,
a distanza è impossibile darle un parere fondato sulla assunzione eventuale di farmaci.Penso che in prima battuta sarebbe utile consultare uno specialista Psichiatra ber giungere ad una precisa diagnosi del suo problema.Con questi potrà poi valutare se sarà necessario un aiuto farmacologico al bisogno.oppure un intervento più strutturato anche in campo psicologico.Tenga conto che esistono numerose tecniche ormai sufficientemente consolidate per affrontare in maniera costruttiva i blocchi di una eventuale eccessiva"timidezza".
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
a distanza è impossibile darle un parere fondato sulla assunzione eventuale di farmaci.Penso che in prima battuta sarebbe utile consultare uno specialista Psichiatra ber giungere ad una precisa diagnosi del suo problema.Con questi potrà poi valutare se sarà necessario un aiuto farmacologico al bisogno.oppure un intervento più strutturato anche in campo psicologico.Tenga conto che esistono numerose tecniche ormai sufficientemente consolidate per affrontare in maniera costruttiva i blocchi di una eventuale eccessiva"timidezza".
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.7k visite dal 02/01/2014.
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