Interazione benzodiazepine e ranitidina 300
Gentile Dottore, assumo da diversi anni, sotto controllo medico, ogni giorno: En 2 mg una compressa, Minias 20 gocce e Zoloft 50 mg una compressa. Per problemi gastrointestinali finora ho assunto anche Pantorc 40 mg ogni giorno. Recentemente il gastroenterologo mi ha detto di sostituire il Pantorc con Ranitidina 300. Tuttavia il medico di base mi ha parlato di un'interazione tra Ranitidina e Diazepam che comporterebbe una riduzione degli effetti calmanti della benzodiazepina.
Domando: questa interazione avviene anche con l'En e il Minias cioè con il Delorazepam e Lormetazepam?
Infine vorrei, per favore, sapere anche se questo quesito è di pertinenza dello psichiatra o del gastroenterologo.
La ringrazio fin d'ora per la risposta.
Domando: questa interazione avviene anche con l'En e il Minias cioè con il Delorazepam e Lormetazepam?
Infine vorrei, per favore, sapere anche se questo quesito è di pertinenza dello psichiatra o del gastroenterologo.
La ringrazio fin d'ora per la risposta.
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Gentile utente,
Più che altro il controllo medico andrebbe applicato alla sospensione delle benzodiazepine, perché l'assunzione continuativa di due tipi diversi di benzodiazepine non ha tecnicamente senso. Gli effetti calmanti della benzodiazepina al momento non ci sono, perché è assuefatto (bastano poche settimane perché l'effetto si perda).
La variazione dell'assorbimento (riduzione) può produrre sintomi astinenziali, come se riducesse le dosi, ma il tutto è relativo.
Più che altro il controllo medico andrebbe applicato alla sospensione delle benzodiazepine, perché l'assunzione continuativa di due tipi diversi di benzodiazepine non ha tecnicamente senso. Gli effetti calmanti della benzodiazepina al momento non ci sono, perché è assuefatto (bastano poche settimane perché l'effetto si perda).
La variazione dell'assorbimento (riduzione) può produrre sintomi astinenziali, come se riducesse le dosi, ma il tutto è relativo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dottore,la ringrazio per la sua pronta risposta;probabilmente avra' letto anche la richiesta di consulto a cui Lei rispose circa 2 anni fa...In realta' questi farmaci mi furono prescritti 3 anni fa da un suo collega.Non sto a raccontarle la mia storia,ma ho subito dal 2005 diversi interventi chirurgici e non e' ancora finita...tra qualche mese il prossimo!Una terapia a base di cortisone nel 2006 mi rendeva particolarmente nervoso e di conseguenza ho iniziato ad assumere ansiolitici e antidepressivi seppur con nomi diversi ( Mialin,Tienor,Tranquirit etc. )mai presi senza indicazione dello specialista.
Arrivo al dunque:Padre Pio sosteneva:"Meglio un gatto fra 2 topi che un uomo fra 2 medici!"
Vede,chiaramente io sono un estraneo e mi rendo perfettamente conto che potrei dirLe qualsiasi sciocchezza ( gia' La ringrazio per avermi risposto ),soprattutto in una branca della medicina cosi' particolare;ma Le assicuro che il mio lungo percorso chirurgico accompagnato da tubi che entrano ed escono da tutte le parti e' iniziato con un errore di malasanita' (ovviamente ho tutte le carte qui con me).
Per quanto riguarda l'aspetto psichiatrico,e' facile dire: " Affidati ad uno psichiatra e segui solo lui per evitare ulteriori elementi di confusione." Cosi' come viene naturale consigliare di cambiare psichiatra quando vedi che stai sempre peggio con una terapia e non riesci a fargli cambiare idea.
Bene,io ho cambiato tre psichiatri,con la terapia che seguivo in precedenza finii al Pronto soccorso: credevano che fossi un tossicodipendente...La diagnosi fu "intossicazione da psicofarmaci," regolarmente prescritti,aggiungo io.
Le chiedo scusa per lo sfogo,non era mia intenzione,ma Lei forse potra' capire che se da piu' parti mi consigliano di modificare o svezzarmi lentamente da questi farmaci,contemporaneamente non nascondo di essere terrorizzato dal dovermi affidare l'ennesima volta ad uno sconosciuto il quale dovrebbe essere in grado di muoversi su piu' fronti (ad esempio il prossimo intervento al quale dovro' sottopormi,ho un prolasso emorroidario di quarto grado-una banalita' rispetto agli altri-prevede l'utilizzo postoperatorio di Toradol per una quindicina di giorni) e quindi la paura che colui che sara' il mio nuovo psichiatra non sara' in grado di gestire la situazione.Purtroppo chirurghi,psichiatri e gastroenterologi lavorano a distanza,ma quando si tratta di prescrivere medicine sono molto bravi e puntualmente poi si verificano i cosiddetti "incroci pericolosi" fra farmaci!
E' gia' successo,non e' stato bello e soprattutto non sono nelle condizioni fisiche di subire ulteriori danni!
La verita' ,dottore, e' che l'ultimo arrivato e' sempre il piu' bravo,e non vorrei,fra un mese,sentirmi dire per l'ennesima volta e con l'ennesima terapia." Noooo,per te questa terapia e' sbagliata ".
Sono dell'idea che se a sbagliare e' un avvocato puoi certamente finire nei guai;ma se a sbagliare e' un medico puoi finire anche da un'altra parte...Ci sono andati vicini.
Le chiedo nuovamente scusa e La ringrazio per avermi " letto" fin qui.
Concludo dicendo che vorrei anche io pian piano ridurre questi farmaci sotto stretto controllo medico,ma non so sinceramente a chi mai potrei chiedere aiuto visti i precedenti...Grazie,mi perdoni.
Arrivo al dunque:Padre Pio sosteneva:"Meglio un gatto fra 2 topi che un uomo fra 2 medici!"
Vede,chiaramente io sono un estraneo e mi rendo perfettamente conto che potrei dirLe qualsiasi sciocchezza ( gia' La ringrazio per avermi risposto ),soprattutto in una branca della medicina cosi' particolare;ma Le assicuro che il mio lungo percorso chirurgico accompagnato da tubi che entrano ed escono da tutte le parti e' iniziato con un errore di malasanita' (ovviamente ho tutte le carte qui con me).
Per quanto riguarda l'aspetto psichiatrico,e' facile dire: " Affidati ad uno psichiatra e segui solo lui per evitare ulteriori elementi di confusione." Cosi' come viene naturale consigliare di cambiare psichiatra quando vedi che stai sempre peggio con una terapia e non riesci a fargli cambiare idea.
Bene,io ho cambiato tre psichiatri,con la terapia che seguivo in precedenza finii al Pronto soccorso: credevano che fossi un tossicodipendente...La diagnosi fu "intossicazione da psicofarmaci," regolarmente prescritti,aggiungo io.
Le chiedo scusa per lo sfogo,non era mia intenzione,ma Lei forse potra' capire che se da piu' parti mi consigliano di modificare o svezzarmi lentamente da questi farmaci,contemporaneamente non nascondo di essere terrorizzato dal dovermi affidare l'ennesima volta ad uno sconosciuto il quale dovrebbe essere in grado di muoversi su piu' fronti (ad esempio il prossimo intervento al quale dovro' sottopormi,ho un prolasso emorroidario di quarto grado-una banalita' rispetto agli altri-prevede l'utilizzo postoperatorio di Toradol per una quindicina di giorni) e quindi la paura che colui che sara' il mio nuovo psichiatra non sara' in grado di gestire la situazione.Purtroppo chirurghi,psichiatri e gastroenterologi lavorano a distanza,ma quando si tratta di prescrivere medicine sono molto bravi e puntualmente poi si verificano i cosiddetti "incroci pericolosi" fra farmaci!
E' gia' successo,non e' stato bello e soprattutto non sono nelle condizioni fisiche di subire ulteriori danni!
La verita' ,dottore, e' che l'ultimo arrivato e' sempre il piu' bravo,e non vorrei,fra un mese,sentirmi dire per l'ennesima volta e con l'ennesima terapia." Noooo,per te questa terapia e' sbagliata ".
Sono dell'idea che se a sbagliare e' un avvocato puoi certamente finire nei guai;ma se a sbagliare e' un medico puoi finire anche da un'altra parte...Ci sono andati vicini.
Le chiedo nuovamente scusa e La ringrazio per avermi " letto" fin qui.
Concludo dicendo che vorrei anche io pian piano ridurre questi farmaci sotto stretto controllo medico,ma non so sinceramente a chi mai potrei chiedere aiuto visti i precedenti...Grazie,mi perdoni.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 19/12/2013.
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