Scoprirsi bulimica
salve a tutti.Vi scrivo perché non ce la faccio più.Un tempo usavo questo profilo per parlare di mio padre e della sua malattia. Adesso parlo di me,anche se non riesco a modificare la mia scheda personale cancellando i suoi dati. Sono una giovane donna ho quasi 26 anni e credo di esser bulimica.Vivo da circa sei mesi fuori casa per motivi di lavoro,lontano dalla mia famiglia,dai miei affetti,dai miei cani ed in questo periodo il mio problema con il cibo è aumentato.I primi vomiti autoindotti risalgono al periodo in cui mia sorella gemella si è trasferita fuori casa.Poi sono aumentati durante il periodo di malattia oncologica di mio padre. Adesso sono all'ordine del giorno.Tutto quello che preparo con le mie mani ai fornelli devo vomitarlo. Se mangio alla mensa o fuori mi sento un pò in colpa ma non sento la necessità di vomitare. I momenti di autolesionismo se così posso chiamarli( vomito che segue delle abbuffate o dei semplici pasti ) sono per me quasi d'obbligo quando mi trovo sola a casa. Lì non riesco a controllarmi.Inoltre non riesco a spendere del denaro per me: sto molto attenta che i cibi che compro siano ipocalorici sani ed economici (credo si chiami ortoressia....).Mentre vomito è come se non penso più a niente,non penso alle cose brutte che nella giornata mi hanno procurato del dolore,è come se mi libero delle mie cattive emozioni.Per contro sono molto generosa nel regalare del cibo agli altri o nell'offrirlo.Questo si spinge anche ad altri lati della mia vita: se devo comprare qualcosa per gli altri ,come un regalo,non mi faccio problemi ma per me stessa non compro niente.Mi sembra di non meritarmi nulla.Come si spiega tutto questo?Sono bulimica come penso?Che cosa posso fare?Io non voglio andare da uno psichiatra. So che questo mi rovinerebbe ma mi rendo conto che questo problema mi rende inefficiente nel lavoro distratta e non produttiva. E' un circolo vizioso dal quale non trovo uscita: se non vomito mi sento in colpa ma se vomito so di farmi del male. Ho una vita affettia molto piatta non ho nè amici nè un ragazzo(mai avuto)Come posso autocurarmi?Grazie per lo sfogo. I.F
L'autocura non può essere contemplata tra le valide vie di cura.
Oltre a ciò che pensa lei del suo stato la visita psichiatrica serve anche ad inquadrare altri aspetti patologici che vanno oltre il sintomo principale.
È opportuno che si rivolga ad uno specialista in psichiatria.
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Cordialità.
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