Depressione? attacchi di panico?

Salve dottore/i, sono un ragazzo di 21 anni, vi farò una breve storia dei disturbi che presento da un pò di tempo.
La cosa che mi ha portato all'attenzione dei medici è stata una sintomatologia, insorta di recente (2 mesi fa) che comprendeva una forte tachicardia improvvisa, accompagnata da un pò di dispnea, sudorazione, e molta paura. La prima volta mi è successo in biblioteca dove stavo studiando, mi son sentito davvero male, mi sono alzato di fretta e sono corso in bagno, dove mi è passata la "crisi" dopo una decina di minuti.
La cosa si è poi ripresentata, sempre nella stessa biblioteca, e in seguito anche in casa una sera. Stavolta peggiorata dalla paura che ho sviluppato dopo tutte quelle "crisi" (fondamentalmente temevo veramente di avere qualcosa di "organico"). Una sera l'attacco si è presentato anche con dolori al torace, tanto che mi sono recato in Pronto Soccorso, dove gli accertamenti di natura internistica di emergenza sono risultati negativi, e sono stato dimesso con l'incerta diagnosi di "crisi ipertensiva" visto che presentavo valori di pressione molto elevati (180/100).
In seguito ho iniziato a sviluppare una vera e propria paura, non so se il termine fobia è corretto, ma io la definirei così, temevo costantemente di avere qualcosa, e infatti mi sono recato in Pronto Soccorso altre 2 volte, entrambe le volte, tutto nella norma. Per i valori di pressione elevati riscontrati durante questi accessi il mio medico mi ha consigliato una visita cardiologica, il quale a sua volta, per "sicurezza", visto che dalla visita gli risultava tutto nella norma, mi ha prescritto un test cardiovascolare da sforzo, che ho eseguito, e che è risultato nella norma.
Ora, la paura rimane ancora, tanto che l'altra notte sono restato sveglio per la forte ansia e mi misuravo la pressione ogni 5 minuti! Insomma a pensarci adesso mi fa quasi ridere, ma ho passato tutta una notte sveglio a misurarmi la pressione, e in continuazione, dopo aver avuto un episodio ansioso mi prendo i battiti e sto attento ad ogni sintomo fisico, anche insignificante (dolorini, piccole fitte, ecc..) tanto che se sono in presenza di altre persone mi chiedono se va tutto bene.
Aggiungo che in questo periodo in generale sono ansioso, sia per motivi di studio che per questa sintomatologia, al Pronto Soccorso mi è stato prescritto dell'Alprazolam 10 gocce da prendere nei momenti di bisogno, solo che magari riesce a calmarmi sul momento, ma i sintomi si ripresentano.
L'altro problema, che peggiora il tutto, è una forte apatia, a volte momenti di tristezza e disperazione (piango), ci sono volte che passo intere giornate a mangiare e giornate che non tocco un boccone. Non ho più voglia di uscire con gli amici, di sentire nessuno, mi chiudo in casa anche se sono triste (ho avuto notevoli problemi familiari e li ho tutt'ora, mio padre non si è mai comportato come tale, per anni si è dato all'alcolismo, gioco d'azzardo, ecc..), questo problema non è di recente insorgenza ma dura già da 6 mesi.
Le mie domande ora, sono le seguenti: è possibile che quelle "crisi ansiose" fossero veri e propri attacchi di panico? E' normale che io abbia sviluppato questa terribile ipocondria in seguito a quegli attacchi?
Inoltre, la forte apatia e disperazione che ho è possibile che sia depressione? Avevo intenzione di prendere appuntamento con uno psichiatra perchè questa situazione è insopportabile. Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
la sua descrizione è suggestiva di una verosimile situazione ansiosa con attacchi di panico. Il consiglio è pertanto di perseguire l'ipotesi già fatta di effettuare un approfondimento in tal senso presso uno specialista psichiatra.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Caro amico
probabilmente nel frattempo ha già consultato uno specialista.
Se ho ben capito la deflessione dell'umore ha preceduto le crisi di ansia, ed è quella che va curata primariamente. Peraltro la maggior parte delle cure antidepressive sono efficaci anche per gli attacchi di panico,e così non sarà necessario trattare separatamente i suoi sintomi. Per quanto riguarda la pressione arteriosa, vista la negatività degli accertamenti medici, smetta di misurarla e si rassicuri. L'ipertensione in corso di attacco di panico è normale, così come è normale prima di una interrogazione o durante un sorpasso un po' azzardato. L'attacco di panico è provocato dalla rapida immissione nel circolo sanguigno di catecolamine (noradrenalina), che producono tachicardia, ipertensione ed altri sintomi fisici. Non è altro che la normale e giusta risposta del corpo ad un ordine sbagliato inviato dal cervello. Tutte le modificazioni fisiche prodotte dalle catecolamine servono a preparare l'organismo alla lotta o alla fuga da un grave pericolo. Il falso messaggio deriva dal fatto che il cervello non distingue tra pericolo esterno (reale) e pericolo interno (fantasmatico).
Un cordiale saluto

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#3]
Attivo dal 2008 al 2022
Ex utente
Gentili Dr. Carbonetti e Dr. Garbolino, vi ringrazio tantissimo per le vostre risposte. Scusate il ritardo, ma sono giorni che tento di connettermi e inviare un post su MediciItalia ma non so perchè internet ha qualche problema.
Nel frattempo ho consultato un Medico Psichiatra, che ha iniziato ad intraprendere un percorso psicanalitico/psicoterapico (lo definirei così, anche se esattamente non so di cosa si tratta scientificamente parlando) e ha provato ad instaurare una terapia farmacologica con Duloxetina, abbandonata però dopo pochi giorni per l'eccessivo rialzo di pressione che aveva come effetto collaterale. Nel complesso posso dire di stare leggermente meglio rispetto al 23 giugno (data del primo post qui sopra), probabilmente anche per merito del medico.
Ne volevo approfittare per chiedervi una cosa, è da circa una settimana che ho un notevole senso di confusione, giramenti di testa, per farvi capire ho anche ammaccato un angolo della macchina parcheggiando quando io posso vantare la guida più attenta sia in famiglia, che fra gli amici.. E' possibile che questo senso di stordimento/vertigine/confusione sia dovuto all'ansia? E che abbia semplicemente bisogno di riposo oppure di eliminare l'ansia? O dovrei chiedere qualche accertamento di diverso tipo al mio medico di base? (Gli esami del sangue, compresi ormoni tiroidei ed emocromo, sono completamente nella norma).
Grazie mille per la vostra attenzione!
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