Interrompere o no l'antidepressivo ?

Sono in cura con la sertralina da 7 settimane per una depressione con forti attacchi d'ansia che non mi permettono di vivere più una vita normale. Lo psichiatra aveva iniziato con la somministrazione dell'Elopram, ma solo dopo pochi giorni ed ad un dosaggio minimo ho avuto reazioni paradossali che mi hanno portato al pronto soccorso. Siamo passati al Cipralex.....stesso risultato. Con la sertralina ad un dosaggio di 50 mg e lo xanax (2 mg al giorno) sono stata bene per 3 settimane, poi è ricomparso di nuovo un attacco d'ansia e lo psichiatra mi ha fatto aumentare la dose della sertralina a 75 mg. Dopo 2 settimane in cui mi sentivo meglio...sono stata malissimo. Attacchi d'ansia e di panico continui, tremori, sudorazione, diarrea, tachicardia, conati di vomito. Sono dimagrita in questi 6 mesi di 9 kili. Ho chiamato lo psichiatra dicendo che volevo buttare l'antidepressivo in quanto credo di non sopportare questo tipo di farmaco. Lo psichiatra, in attesa di vedermi la prossima settimana, mi ha invece sconsigliato sia di smetterlo che di diminuirlo, ma di continuare con il dosaggio di 75 mg., aiutandomi con lo xanax.
Non so che fare? Può succedere che dopo 6-7 settimane con un farmaco che inizialmente funzionava, ora non faccia più effetto?
Siete concordi anche voi che devo persistere nell'assunzione?
Potrei soffrire di sindrome serotinonergica? (non so se si scriva cosi).....o dovrei affidarmi a cure non farmacologiche?
Sto malissimo
Grazie


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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la sospensione di un farmaco deve essere decisa con il proprio curante ed in funzione dei miglioramenti ottenuti.

Il trattamento con Sertralina e' indicato per il suo tipo di disturbi.

Mi pare pero', anche in considerazione dei suoi precedenti consulti, che Lei non abbia troppa fiducia dei trattamenti che le vengono prescritti.
Potrebbero anche esserci dei fenomeni che non sono corrispondenti completamente alla sfera ansiosa e che, probabilmente, necessitano di un inquadramento piu' complesso.

Se per cure non farmacologiche intende un trattamento psicoterapeutico, quest ultimo deve essere valutato e concordato con il suo curante per comprendere la diagnosi ed i limiti ad esso correlati.

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[#2]
Utente
Utente
Caro Dottore
grazie per la sua sollecita risposta. In realtà credo che la psichiatra sia brava (per lo meno è considerara tale)...forse sono io che ho paura dei medici in generale.
Cosa intende più precisamente con fenomeni che non sono corrispondenti completamente alla sfera ansiosa ?
Potrebbe darmi cortesemente la sua opinione relativamente ai quesiti che ho posto ?
1. Può succedere che dopo 6-7 settimane con un farmaco che inizialmente funzionava, ora non faccia più effetto?
2.E' concorde anche Lei che devo persistere nell'assunzione?

Scusi l'insistenza....la ringrazio di tutto cuore
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

cio' che Lei chiama ansia, potrebbe non essere solo ansia ma potrebbero essere presenti altri fenomeni patologici che sono responsabili del quadro descritto, per questi motivi la sensazione di funzionamento del farmaco altri non e' che l'uso degli effetti collaterali come benefici e per questo motivo il suo trattamento potrebbe essere attualmente sottodosato.

Ritengo che debba persistere nell'assunzione ma soprattutto che debba far rivalutare la situazione alla luce della presenza di questi sintomi.

Credo che le verra' proposto un ulteriore aumento ma Lei rifiutera'
[#4]
Utente
Utente
Caro Dottore
per presenza di altri fenomeni patologici intende che quella che io definisco ansia in realtà sia un'altra malattia psichica?

Nonostante le mie paure ho ripreso il dosaggio a 75mg della sertralina e domattina ho appuntamento dallo psichiatra per rivalutare la situazione.

Mi permetto di chiederle un cosa : nella sua casistica succede spesso di dover provare diversi dosaggi o terapie prima di avere una risoluzione del problema....e sopratutto si può guarire da questo male oscuro?

Grazie ancora e cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

Male oscuro e' sempre qualcosa che non si conosce, e per fortuna che la medicina ne ha fatti di progressi.

I trattamenti farmacologici sono sempre personalizzati sia per tipologia che per dosaggio, per questi motivi e' possibile che il suo trattamento richieda un dosaggio differente rispetto ad altri pazienti.
Spesso e' anche possibile cambiare farmaco per utilizzare meccanismi d'azione differenti.

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Utente
Utente
Eg. Dott. Ruggiero
Le chiedo un ultimo consiglio. Sono stata dalla mia psichiatra che mi ha invitato a non interrompere la sertralina (75 mg) al giorno, nonostante dopo 6 settimane i risultati siano a dir poco INSODDISFACENTI. Anzi l'ansia è aumentata e nonostante l'assunzione di 3 mg di Xanax sono afflitta da continui formicolii alle braccia, mani, piedi e testa, scariche di diarrea e malessere generale.
La psichiatra sostiene che è una forte somatizzazione data da una sorta di autoanalisi che sto facendo su me stessa.
Sinceremente sono molto scettica, e continuo a rimanere del parere che il farmaco sia sbagliato. Ho preso un appuntamento con uno psichiatra presso l'Ospedale San Raffaele (noto per la cura di ansia e depressione) per il 17 luglio per avere anche un suo parere.

Ho anche pensato, in un momento di grande sconforto, di buttare l'antidepressivo. Mi ha frenato solo la paura di avere effetti collaterali. Si è già dipendenti da tali sostanze dopo 7 settimane?

A volte credo che forse potrei cercare una soluzione alla mia ansia facendo una buona psicoterapia supportata almeno all'inizio dagli ansiolitici.

Lei che consiglio sente di darmi?

Se fossi una sua paziente che cosa mi consiglierebbe?

Grazie ancora e cordiali saluti
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