Terapia con mutabon antidepressivo
Buongiorno, sono un uomo di 41 anni, ho iniziato ormai da tre mesi una cura con 1 cp di “mutabon antidepressivo” alla sera in seguito ad una forma ansioso-depressiva manifestatasi questa estate. Vi scrivo per sentire una parere nuovo oltre a quello del medico psichiatra che mi ha in cura, in quanto da circa tre settimane, dopo due mesi abbastanza tranquilli, sento riacutizzarsi una certa svogliatezza nell’affrontare le cose, soprattutto lavorative, in pratica al mattino non mi alzerei mai dal letto, sensazione che scompare nella seconda metà della giornata. Il mio medico non vuole diminuire la dose del farmaco e nemmeno aumentarla, in quanto ha portato notevoli benefici fin dalla prima somministrazione (ho ripreso il sonno, riacquistato peso e sono sparite le manifestazioni ansiogene) e sostiene che tutto è riconducibile alla mia sfera emotiva e dovrei risolvere questo aspetto con lo psicologo che mi ha in cura, cosa che ho provato a fare ma che non porta a significativi cambiamenti. So che un parere Vostro, senza conoscermi, potrebbe essere limitato, ma mi basterebbe sapere se il farmaco che mi è stato dato possa essere causa di tutto ciò, per lo psicotico presente in esso o per altra ragione. Posso solo aggiungere che durante tutta la mia vita non ho mai affrontato difficoltà del genere. grazie.
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Gentile Utente,
la ricomparsa in un certo grado della sintomatologia che elenca, essendo in terapia con 1 cpr di Mutabon Antidepressivo (2mg di Perfenazina+25mg di Amitriptilina) potrebbe essere legata ad un dosaggio ancora troppo basso basso del Mutabon, soprattutto della componente antidepressiva. Ovviamente il suo curante ha dati molto più accurati di cui non disponiamo per valutare la situazione.
Cordialità,
la ricomparsa in un certo grado della sintomatologia che elenca, essendo in terapia con 1 cpr di Mutabon Antidepressivo (2mg di Perfenazina+25mg di Amitriptilina) potrebbe essere legata ad un dosaggio ancora troppo basso basso del Mutabon, soprattutto della componente antidepressiva. Ovviamente il suo curante ha dati molto più accurati di cui non disponiamo per valutare la situazione.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.1k visite dal 10/12/2013.
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