Ssri, amisulpride e dipendenza
Salve,
lo psichiatra mi ha prescritto Citalopram 10 gocce a cui aggiungere Amisulpride (mezza pastiglia da 50 mg) per i primi 20-25 giorni.
E' vero che gli SSRI non creano dipendenza?
Cosa ne pensate della post-SSRI sexual dysfunction?
Posso continuare a prendere l'estratto di valeriana?
Sono in uno stato di forte stress che sembra portarmi all'esaurimento. A volte sto meglio, ma siccome il motivo stressogeno non cessa di esistere ho delle ricadute. Inoltre sono in psicoterapia, la mia vita è molto incasinata e sono in un momento psicologicamente e emotivamente molto difficile.
Grazie
lo psichiatra mi ha prescritto Citalopram 10 gocce a cui aggiungere Amisulpride (mezza pastiglia da 50 mg) per i primi 20-25 giorni.
E' vero che gli SSRI non creano dipendenza?
Cosa ne pensate della post-SSRI sexual dysfunction?
Posso continuare a prendere l'estratto di valeriana?
Sono in uno stato di forte stress che sembra portarmi all'esaurimento. A volte sto meglio, ma siccome il motivo stressogeno non cessa di esistere ho delle ricadute. Inoltre sono in psicoterapia, la mia vita è molto incasinata e sono in un momento psicologicamente e emotivamente molto difficile.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
a) l'espressione "creare dipendenza" è un modo di dire dal significato oscuro. L'idea è che se ci si inizia a cura, non se ne esce più. Di solito quest'idea per le altre malattie è rovesciata. Se NON ci si inizia a curare, può darsi che si resti sempre legati ad una malattia. Rimanere legati ad una cura non ha senso come primo ragionamento, innanzitutto bisogna aver chiaro cosa aspettarsi dal proprio disturbo: se è qualcosa che di solito passa, passa ma ritorna, rimane più o meno sempre tra alti e bassi, e così via. Per il resto, che le medicine creino un bisogno di cura che prima non c'era è un discorso che non risulta.
b) Molte persone tendono ad attribuire le proprie disfunzioni sessuali ai farmaci, più che ad esempio ai disturbi di cui soffrono. La causa più frequente di disturbi sessuali DOPO la cessazione degli SSRI, nella mia esperienza, è il ritorno del disturbo che prima era curato. Ancora il fenomeno è in discussione, per capire in cosa consista, visto che gli SSRI creano disfunzioni a volte durante l'assunzione.
c) sulle assunzioni di qualsiasi cosa non deve chiedere qui ma al suo medico.
a) l'espressione "creare dipendenza" è un modo di dire dal significato oscuro. L'idea è che se ci si inizia a cura, non se ne esce più. Di solito quest'idea per le altre malattie è rovesciata. Se NON ci si inizia a curare, può darsi che si resti sempre legati ad una malattia. Rimanere legati ad una cura non ha senso come primo ragionamento, innanzitutto bisogna aver chiaro cosa aspettarsi dal proprio disturbo: se è qualcosa che di solito passa, passa ma ritorna, rimane più o meno sempre tra alti e bassi, e così via. Per il resto, che le medicine creino un bisogno di cura che prima non c'era è un discorso che non risulta.
b) Molte persone tendono ad attribuire le proprie disfunzioni sessuali ai farmaci, più che ad esempio ai disturbi di cui soffrono. La causa più frequente di disturbi sessuali DOPO la cessazione degli SSRI, nella mia esperienza, è il ritorno del disturbo che prima era curato. Ancora il fenomeno è in discussione, per capire in cosa consista, visto che gli SSRI creano disfunzioni a volte durante l'assunzione.
c) sulle assunzioni di qualsiasi cosa non deve chiedere qui ma al suo medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Caro Dr. Pacini,
a) Mi corregga se sbaglio, ma credo che alcuni psicofarmaci con funzione ansiolitica, le benzodiazepine, se usati con costanza per lunghi periodi possono creare dipendenza inteso come difficoltà di farne a meno. In questo gli SSRI dovrebbero essere differenti, questo intendevo.
Per il resto concordo col principio che curarsi sia meglio che rimanere "dipendenti" dalla malattia.
b) so che questi farmaci hanno effetto positivo sull' eiaculazione precoce, di cui ho sofferto, ma possono ridurre la libido, in me già ai minimi termini. E' possibile che il mio ipodesiderio sia dovuto a depressione e il farmaco migliori il mio appetito sessuale?.
c) nel frattempo ho chiesto al farmacista, che dovrebbe saperne
a) Mi corregga se sbaglio, ma credo che alcuni psicofarmaci con funzione ansiolitica, le benzodiazepine, se usati con costanza per lunghi periodi possono creare dipendenza inteso come difficoltà di farne a meno. In questo gli SSRI dovrebbero essere differenti, questo intendevo.
Per il resto concordo col principio che curarsi sia meglio che rimanere "dipendenti" dalla malattia.
b) so che questi farmaci hanno effetto positivo sull' eiaculazione precoce, di cui ho sofferto, ma possono ridurre la libido, in me già ai minimi termini. E' possibile che il mio ipodesiderio sia dovuto a depressione e il farmaco migliori il mio appetito sessuale?.
c) nel frattempo ho chiesto al farmacista, che dovrebbe saperne
[#3]
Gentile utente,
Sì, per le benzodiazepine è vero, ma non è quel che si intende con l'espressione "dare dipendenza". Le benzodiazepine la inducono utilizzate in maniera non terapeutica. Ma anche in quel caso la dipendenza la "creano" sulla base di un disturbo d'ansia o depressivo non trattato. E' un'accoppiata che si fa fatica a sciogliere.
L'effetto è di ridurre l'eccitabilità, quindi ne risulta un'eiaculazione prolungata, ma appunto spesso un desiderio ridotto o meno vivace, il che si può notare anche in fase orgasmica.
Sì, per le benzodiazepine è vero, ma non è quel che si intende con l'espressione "dare dipendenza". Le benzodiazepine la inducono utilizzate in maniera non terapeutica. Ma anche in quel caso la dipendenza la "creano" sulla base di un disturbo d'ansia o depressivo non trattato. E' un'accoppiata che si fa fatica a sciogliere.
L'effetto è di ridurre l'eccitabilità, quindi ne risulta un'eiaculazione prolungata, ma appunto spesso un desiderio ridotto o meno vivace, il che si può notare anche in fase orgasmica.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.9k visite dal 07/12/2013.
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