Depressione molto forte a 19 anni
Salve mia chiamo andrea e ho 19 anni, sono molto sotto pressione visto che nel mio passato ho avuti problemi di droga,famigliari,bullismo fisico e mentale e molto altro che non sto a elencare...beh sono un tipo abbastanza riservato e non mi apro. fino a 2 mesi fa andava tutto "bene" poi mi sono lasciato con la ragazza con la quale avevo anche convissuto e so scoppiato...e partito con un attacco di panico molto molto forte nel quale sono svenuto e da allora è peggiorato tutto...le elenco i sintomi che ho ormai da 2 mesi, continuo calore alla parte sinistra della testa e un formicolio persistente,attacchi di panico almeno 4 al giorno di durata variabile da 30 minuti a svariate ore,paranoia,perdita della memoria,incapacita di studiare o imparare anche un testo di una canzone (perdita dell'attenzione) , calore agli occhi a volte vista quasi offuscata,apatia,cambiamento di umore e una sensazione strana come se la mia mente fosse staccata dal mio corpo come se fossi in un sogno e intorno ci fosse solo nebbia.
premetto che sono in cura da una psichiatra e che mi vorrebbe fare un percorso di psicofarmaci visto che cito le sue parole (sei un caso molto complicato quasi pari a tua zia ) anche mia zia e in cura dalla stessa psichiatra dopo un tentativo di suicidio.
vi elenco le domande a quale vorrei delle risposte:
visto la mia paranoia io mi sono convinto di avere qualche malattia alla testa tipo (tumore al cervello o alzaimer), sono tutti sintomi che possono essere dovuti alla depressione o potrebbe essere anche qualche male?
visto la mia giovane età è giusto usare psicofarmaci o è meglio contare solo su un aiuto psicologico
se esiste qualche metodo per alleviare i sintomi
e visto che facevo uso di cocaina e mi sono disintossicato da ormai 2 anni e possibile che è ancora frutto dell'astinenza nonostante il lungo lasso di tempo e in questi due anni non ho più toccato neanche droghe leggere. lo chiedo visto che è molto simile a quello che ho passato durante la disintossicazione
premetto che sono in cura da una psichiatra e che mi vorrebbe fare un percorso di psicofarmaci visto che cito le sue parole (sei un caso molto complicato quasi pari a tua zia ) anche mia zia e in cura dalla stessa psichiatra dopo un tentativo di suicidio.
vi elenco le domande a quale vorrei delle risposte:
visto la mia paranoia io mi sono convinto di avere qualche malattia alla testa tipo (tumore al cervello o alzaimer), sono tutti sintomi che possono essere dovuti alla depressione o potrebbe essere anche qualche male?
visto la mia giovane età è giusto usare psicofarmaci o è meglio contare solo su un aiuto psicologico
se esiste qualche metodo per alleviare i sintomi
e visto che facevo uso di cocaina e mi sono disintossicato da ormai 2 anni e possibile che è ancora frutto dell'astinenza nonostante il lungo lasso di tempo e in questi due anni non ho più toccato neanche droghe leggere. lo chiedo visto che è molto simile a quello che ho passato durante la disintossicazione
[#1]
Gentile Andrea,
Leggo tra le sue righe un dolore intenso e d esteso a vari contesti ed imputabile a diversi importanti e traumatici eventi di vita. I sintomi che lei porta sono collocabili nelle aree della depressione e dell'ansia e visto che un medico l ha già valutata stia tranquillo che avrà già escluso patologie cerebrali come i tumori o patologie degenerative non compatibili con l 'età . L'uso di sostanze in passato può aver contribuito alla sintomatologia attuale avendo aumentato la sua fragilità agli stress, ma non è correlabile la differenza attuale con l' astinenza non avendo lei assunto droghe negli ultimo due anni. Credo che se un professionista che l'ha visitata le consiglia un trattamento farmacologico e lei si fida del professionista valga la pena seguirlo: ciò non esclude che possa associare anche un supporto psicologico!
La saluto cordialmente
Leggo tra le sue righe un dolore intenso e d esteso a vari contesti ed imputabile a diversi importanti e traumatici eventi di vita. I sintomi che lei porta sono collocabili nelle aree della depressione e dell'ansia e visto che un medico l ha già valutata stia tranquillo che avrà già escluso patologie cerebrali come i tumori o patologie degenerative non compatibili con l 'età . L'uso di sostanze in passato può aver contribuito alla sintomatologia attuale avendo aumentato la sua fragilità agli stress, ma non è correlabile la differenza attuale con l' astinenza non avendo lei assunto droghe negli ultimo due anni. Credo che se un professionista che l'ha visitata le consiglia un trattamento farmacologico e lei si fida del professionista valga la pena seguirlo: ciò non esclude che possa associare anche un supporto psicologico!
La saluto cordialmente
Dr. Marco Bianchini
www.psichiatramodena.it
www.psichiatrareggioemilia.com
[#2]
Gentile utente,
cerco di rispondere alle sue domande, premettendo che le indicazioni sono generali e quindi non necessariamente applicabili alla sua situazione specifica (come sa le diagnosi a distanza non sono possibili)..
L'ipocondria (paura di essere malati) è una delle più comuni manifestazioni dell'ansia, che è una patologia decisamente più frequente di quelle neurologiche che lei ha citato.
L'uso di una terapia farmacologica non va stabilito in base all'età della persona, ma alla sintomatologia ed alla storia clinica.
Di metodi per alleviare i sintomi ansioso-depressivi, ne esistono diversi: dai farmaci alle tecniche di rilassamento fino alla psicoterapia. Ognuno di questi metodi ha caratteristiche proprie e può essere più o meno opportuno in base alle condizioni individuali.
L'uso di sostanze può aver effetti anche a distanza di tempo dalla sospensione, ma in genere non compare improvvisamente.
Provi a discutere con la sua psichiatra delle terapie che le propone in modo da poterle comprendere meglio e decidere per una eventuale assunzione.
Cordiali saluti,
cerco di rispondere alle sue domande, premettendo che le indicazioni sono generali e quindi non necessariamente applicabili alla sua situazione specifica (come sa le diagnosi a distanza non sono possibili)..
L'ipocondria (paura di essere malati) è una delle più comuni manifestazioni dell'ansia, che è una patologia decisamente più frequente di quelle neurologiche che lei ha citato.
L'uso di una terapia farmacologica non va stabilito in base all'età della persona, ma alla sintomatologia ed alla storia clinica.
Di metodi per alleviare i sintomi ansioso-depressivi, ne esistono diversi: dai farmaci alle tecniche di rilassamento fino alla psicoterapia. Ognuno di questi metodi ha caratteristiche proprie e può essere più o meno opportuno in base alle condizioni individuali.
L'uso di sostanze può aver effetti anche a distanza di tempo dalla sospensione, ma in genere non compare improvvisamente.
Provi a discutere con la sua psichiatra delle terapie che le propone in modo da poterle comprendere meglio e decidere per una eventuale assunzione.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 05/12/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Malattia di Alzheimer
L'Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce il cervello in modo progressivo e irreversibile. Scopri sintomi, cause, fattori di rischio e prevenzione.