Attacchi di panico / cefalea

Ho 19 anni:
tutto è iniziato 3 anni fa quando a causa di un malore fui portato in ospedale con disorientamento psicomotorio e amnesia passata i poche ore.Mi fecero ecg eeg tac e risonanza magnetica al cervello. Risultò tutto nella norma tanto che i medici non riuscirono a spiegarsi le cause di quell’ episodio e dopo altri accertamenti mi mandarono a casa.Nell’inverso successivo ebbi sporadicamente dei malori tipo sensazione di soffocamento di svenimento e stati d’ansia. Questi stati d’ansia con tutti i conseguenti malori di somatizzazione connessi divennero nell’estate più frequenti tanto da accompagnarmi quasi ogni giorno.
Ma veniamo al punto. Da un anno a questa parte la mia situazione è molto peggiorata ho continue sensazioni di stordimento di estrema stanchezza mentale e di sbandamento; vedo male; ho spesso le orecchie tappate mal di testa sensazione di svenimento di soffocamento e paura di morire.
Soprattutto però quando ho questi attacchi CHE DURANO ALCUNE ORE e non si esauriscono in poche decine di minuti provo un forte senso di stordimento e di derealizzazione e mi sembra che la testa mi scoppi mi sento confuso esaurito stordito come se stesi per impazzire e perdere i sensi; come se non mi arrivasse al cervello la giusta quantità di sangue ma poi questo non succede.
l‘unico modo per provare sollievo è stendermi e chiudere gli occhi e magari dormire:; e come se dovessi per forza spegnere il mio cervello Va da se che in quest’ultimo anno la mia qualità di vita è diventata drasticamente scadente; dei giorni non vorrei alzarmi dal letto; non riesco a studiare e le più comuni cose come andare all’università diventano per me un impresa faraonica; le mie emaciate forze non mi permettono di fare tutto quello che un ragazzo della mia età dovrebbe fare; mi sento male se sono in ambienti chiusi; con aria consumata o ambienti con molta gente come i supermercati e anche la più semplice cosa come preparami il pranzo mi provoca un forte stress mentale.
A causa di tutto ciò 2 mesi fa mi sono recato nuovamente dal mio neurologo (avevo già seguito una terapia con entact e alprazolam) il quale,assicurandomi che no fosse nulla di più grave come un tumore, mi ha detto che tutto ciò fin ora descritto sono sintomi di attacchi di panico e umore depresso e mi ha prescritto una pastiglia di DAPAROX dopo pranzo e una di XANAX la sera.
Ora son passati due mesi ma questi farmaci nuovamente non mi fanno nessun effetto e ora sono proprio disperato perché non so più cosa fare vivo continuamente con la paura di stare male di ritrovarmi improvvisamente in ospedale e senza le forze necessarie e indispensabili per affrontare la giornata; vomito spesso e ho spesso cefalea.
Ora volevo quindi chiedervi un consiglio su cosa fare per poter stare meglio; se i farmaci non fanno effetto perché le dosi sono poche o andrebbero cambiati; se sarebbe necessario recarmi da uno psicoterapeuta o intraprendere una terapia cognitivo comportamentale e se lo yoga potrebbe aiutare?
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Dr. Marco Bianchini Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 52 2
Gentile Utente,
non deve essere facile affrontare un malessere così invalidante e duraturo. I farmaci che sta assumendo attualmente sono da quello che scrive un antidepressivo (Paroxetina 1 cp =20mg) e una benzodiazepina (Alprazolam) che paiono aver avuto all'inizio effetto, ma via via in diminuzione. Vale quindi la pena ricontattare il curante per valutare eventualmente una variazione nel dosaggio dei farmaci tenendo conto che per la valutare l'efficacia di un antidepressivo aumentato di dosaggio ci vogliono sempre circa 3 settimane dal cambiamento della posologia.
Lo yoga non ha controindicazioni di sorta, inoltre esistono tecniche psicoterapeutiche che nascono dalla pratica meditativa molto utili nei disturbi ansioso depressivi, mi riferisco alla mindfulness. Per Mindfulness si intende lo sviluppare una modalità di prestare attenzione, momento per momento, al qui ed ora, intenzionalmente ed in modo non giudicante, al fine di risolvere il disagio psichico attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza quotidiana che comprende le sensazioni, le emozioni, i pensieri, e le relazioni.
Ovviamente ogni tipo di trattamento sia farmacologico che psicoterapeutico (psicodinamico o cognitivo comportamentale o di altro orientamento) deve essere valutato dopo adeguato inquadramento del caso clinico.

Dr. Marco Bianchini
www.psichiatramodena.it
www.psichiatrareggioemilia.com

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Utente
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L ringrazio per la risposta. di sicuro farò presente al mio neurologo che i farmaci purtroppo fanno poco effetto inoltre volevo chiederle se lei ritiene che sia necessario rivolgermi da uno psicoterapeuta; se si che terapia mi consiglierebbe? il Mindfulness?
inoltre lo yoga potrebbe avere gli stessi benefici? mi spiego meglio praticare yoga potrebbe diciamo "sostituire"o accompagnare il Mindfulness o qualsiasi altra terapia non farmacologica? Ovvio che farò presente tutto ciò al mio medico ma un opinione in più non credo faccia male anche perché purtroppo in quest'ultimi anni ho incontrato medici e persone che tendono a sottovalutare e a considerare superfluo questo problema ma le assicuro che è assolutamente debilitante, la qualità di vita e scadente i problemi fisici sono non indifferenti e credo nessuno che non provi tutto ciò possa capirmi. grazie ancora e mi scusi per lo "sfogo"
Attacchi di panico

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