Anni e da oltre venti anni soffro di problematiche allo stomaco dovute quasi certamente ad ansia

Buongiorno,
mi chiamo Luca ho 36 anni e da oltre venti anni soffro di problematiche allo stomaco dovute quasi certamente ad ansia. Ai tempi ho fatto tutte le analisi compresa gastroscopia che mi hanno solamente diagnosticato una scarsa motilità nel tratto del piloro se non erro.
Ho fatto svariate cure e per anni sono stato in terapia psichiatrica con anafranil e compendium. Poi piano piano ho iniziato a calare le dosi per cercare di togliere i farmaci. Psicologicamente mi sento bene rispetto ad anni fa, ma da quando ho iniziato a togliere nel tempo molto lentamente i farmaci ho iniziato ad avere dei problemi.
Il principale era una specie di liquido gelatinoso in gola....con problemi nella deglutizione...pian piano è diminuito ma quando sono nervoso per qualcosa, come andare dal dentista, ecco che la gola si chiude e la saliva resta lì e va di traverso, quasi dovessi vomitare.
A cicli altalenanti poi ho iniziato ad avere numerosi problemi....stomaco in modo maggiore...con bolle di aria e cattiva digestione ( questo è il problema che mi assilla da tutta la vita ), stanchezza, vertigini, malessere, tachicardia, costrizione al petto, sensazione di paura. Da quando ho avuto questo problema alla gola ho problemi a stare con la gente...sento mi si chiude lo stomaco e la gola...e solo dopo un po' che sono fuori mi sento meglio...non ho mai avuto problemi ad uscire con gli amici...non so se è un problema che avevo e con i farmaci non era evidente.
Ora è un mese che per poter lavorare ho dovuto assumere tramite il mio dottore prazene gocce....circa 30 gocce al dì....lo volevo utilizzare come soluzione tampone assieme al mio dottore finchè le cose non miglioravano. Le cose sono migliorate ma sono molto fluttuanti...
Quello che mi chiedo...è possibile che la sospensione di compendium e anafranil possano aver portato questi sintomi? Purtroppo rispetto a prima vedo che quando mi agito inizio davvero ad avere tanti problemi con tanti sintomi diversi, mentre prima ero solo lo stomaco il mio punto debole.
Chiaramente più questi sintomi appaiono più ho paura ad affrontare tutto...perchè una cosa che mi pesa molto è far vedere alle persone che conosco che non sto bene...fa parte del mio carattere.
Grazie per le risposte che potrete darmi.
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Dr. Marco Bianchini Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 52 2
Gentile Luca,
da quello che scrive nella sua lettera pare lei possa soffra di un disturbo funzionale del tratto gastrointestinale ed altre somatizzazioni che solitamente sono associati a disagi emotivi e quindi possono rispondono a terapie farmacologiche quali i farmaci antidepressivi e le benzodiazepine. Tuttavia mentre quest'ultima classe ha più un significato sintomatico che risolutivo (oltre ad avere il rischio di indurre dipendenza) gli antidepressivi specie i serotoninergici vengono ben tollerati e spesso permettono un controllo maggiore della patologia. Mi sento inoltre di consigliarle visto i dati anamnestici che sottolineano un problema di lunga durata, di prendere in considerazione un approccio psicoterapico previa valutazione approfondita del caso specifico effettuata da uno psicoterapeuta dal vivo , per ottimizzare il suo percorso terapeutico.
La saluto cordialmente

Dr. Marco Bianchini
www.psichiatramodena.it
www.psichiatrareggioemilia.com

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dr Bianchini, grazie della risposta.
Avevo pensato anche io a un trattamento psicoterapeutico magari con la strategia breve integrata che ho letto può dare buoni risultati.
Secondo lei potrebbe essere utile riprendere l'anafranil per almeno un breve periodo e ritornare a una vita normale? Da quando ho iniziato ad avere questi problemi ho un blocco nell'avere a che fare con le persone..ogni volta devo effettuare una visita dentistica oculistica o una riunione, tutti questi sintomi mi fanno agitare perchè ho paura di star male durante quell'evento; anche affrontare una visita da un psicoterapeuta è abbastanza problematico per me in questo momento....questo senso di blocco alla gola e allo stomaco e senso quasi di dover vomitare mi terrorizzano.
Non vorrei abusare con le benzodiazepine anche se mi aiutano....credo che aumentando la dose avrei probabilmente più risposta....quando ne prendevo dieci l'ansia non scendeva...con 15 diminuisce ma non abbastanza purtroppo.
Vorrei chiaramente evitare i farmaci perchè mi hanno dato degli effetti collaterali abbastanza problematici negli anni ma avere qualcosa che mi aiuti almeno fino a quando la psicoterapia funziona sarebbe davvero utile.
Ho letto che la psicoterapia breve strategica ha una durata minima con risultati abbastanza immediati e duraturi, me lo conferma?
La ringrazio nuovamente.

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Dr. Marco Bianchini Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 52 2
rispetto al quesito di ritornare all'anafranil penso che lei debba confrontarsi con il medico che ha effettuato il cambio di terapia e verificare con lui come mai non ha riproposto la terapia con il farmaco usato in precedenza (es. risposta parziale? effetti collaterali?). Per quanto riguarda le Benzodiazepine concordo con lei sul fatto che soggettivamente lei provi un certo beneficio ma le sottolineo che sta anche sperimentando il primo inghippo della terapia con questi farmaci: ovvero la necessità di aumentare progressivamente la dose per mantenere l'effetto terapeutico. Quindi si confronti sempre con il medico che gliele ha prescritte circa l'efficacia, il dosaggio assunto ed il periodo di trattamento con benzodiazepine.
Sulla tematica relativa alla terapia breve strategica non so dirle molto: ci sono tante psicoterapia e siccome io sono terapeuta cognitivo comportamentale sarebbe facile screditarle per la mia scelta personale. Le sottolineo quindi l'importanza oltre che del tipo di trattamento, dello spessore e della relazione che lei instaurerà con lo psicoterapeuta con cui eventualmente valuterà l'inizio della psicoterapia: chiedere quindi consiglio a un professionista di fiducia (es. il medico di base che conosce bene le risorse del territorio dove lei abita) che possa indirizzarla da uno psicoterapeuta adeguatamente formato e serio potrebbe essere un buon inizio.
Cordialmente.
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