Crisi di panico
Salve, da alcuni mesi soffro di cefalea e improvvisi attacchi ipertensivi. Dopo vari esami (cuore, polmoni, otorino, più esami del sangue e della tiroide) risultati tutti negativi, mi sono recato da un neurologo che dopo avermi fatto fare una rm cerebrale risultata anch'essa negativa mi ha diagnosticato:"sindrome vestibolare soggettiva persistente. Crisi di panico." Mi ha prescritto sereupin (all'inizio mezza compressa da 20mg per 10 giorni poi 1 compressa) più una benzodiazepina a dosaggi bassi (prazepam 5gtt al mattino, 5 il pomeriggio, 8 la sera).
Volevo chiederVi se le crisi di panico possono portare ad avere degli episodi di ipertensione improvvisi del tipo 180/120 (il peggiore capitatomi) poi mi torna sotto 130/80 nel giro di mezz'ora e se la terapia risulta appropriata se la diagnosi è quella giusta.
Grazie per l'attenzione.
Volevo chiederVi se le crisi di panico possono portare ad avere degli episodi di ipertensione improvvisi del tipo 180/120 (il peggiore capitatomi) poi mi torna sotto 130/80 nel giro di mezz'ora e se la terapia risulta appropriata se la diagnosi è quella giusta.
Grazie per l'attenzione.
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Gentile utente,
i sintomi di ansia e panico possono essere estremamente variabili e possono coinvolgere in molti casi diversi organi del nostro corpo (cuore, polmoni, muscoli, stomaco...).
In genere, prima di arrivare a diagnosticare un disturbo ansioso, è bene effettuare accertamenti che escludano cause organiche (come ha giustamente fatto anche lei).
Nel caso di una diagnosi di ansia, la terapia indicata prevede farmaci come quelli che le sono stati prescritti, tenendo presente che le benzodiazepine (prazepam nel suo caso) andrebbero assunte per periodi brevi (poche settimane) e successivamente riservate ad eventuali momenti di particolare bisogno.
Cordiali saluti,
i sintomi di ansia e panico possono essere estremamente variabili e possono coinvolgere in molti casi diversi organi del nostro corpo (cuore, polmoni, muscoli, stomaco...).
In genere, prima di arrivare a diagnosticare un disturbo ansioso, è bene effettuare accertamenti che escludano cause organiche (come ha giustamente fatto anche lei).
Nel caso di una diagnosi di ansia, la terapia indicata prevede farmaci come quelli che le sono stati prescritti, tenendo presente che le benzodiazepine (prazepam nel suo caso) andrebbero assunte per periodi brevi (poche settimane) e successivamente riservate ad eventuali momenti di particolare bisogno.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat
[#2]
Utente
Purtroppo all'inizio dei sintomi,primi di agosto, mi ero recato dal mio medico di base che mi aveva subito prescritto benzodiazepine (forse vedendomi un pò agitato).
Le assumo quindi da ormai 4 mesi,cosa che ho fatto presente ovviamente al neurologo il quale mi ha comunque detto di proseguirle almeno fino a quando non inizia a fare effetto l'antidepressivo (che ho iniziato da pochi giorni).
Ci dobbiamo rivedere fra un mese.
Che problemi può dare l'uso così prolungato di benzodiazepine?
Grazie ancora.
Le assumo quindi da ormai 4 mesi,cosa che ho fatto presente ovviamente al neurologo il quale mi ha comunque detto di proseguirle almeno fino a quando non inizia a fare effetto l'antidepressivo (che ho iniziato da pochi giorni).
Ci dobbiamo rivedere fra un mese.
Che problemi può dare l'uso così prolungato di benzodiazepine?
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
il rischio maggiore con le benzodiazepine è lo sviluppo di assuefazione al farmaco e successivamente dipendenza.
Per assuefazione si intende la necessità di incrementare i dosaggio per ottenere gli stessi risultati, mentre per dipendenza l'impossibilità per l'organismo di fare a meno del farmaco.
Tali evenienze richiedono però tempi lunghi, che non si possono quantificare in quanto dipendono da numerose variabili individuali.
Generalmente comunque si abbina la terapia con SSRI (la classe farmacologica a cui appartiene sereupin) a benzodiazepine per i primi tempi in modo da fornire un sollievo nell'attesa che i primi facciano effetto (occorrono fino a 6 settimane a pieno dosaggio).
Quindi, nell'attesa del prossimo colloquio con lo psichiatra, la terapia che le hanno prescritto ricalca quella usuale.
Cordiali saluti,
il rischio maggiore con le benzodiazepine è lo sviluppo di assuefazione al farmaco e successivamente dipendenza.
Per assuefazione si intende la necessità di incrementare i dosaggio per ottenere gli stessi risultati, mentre per dipendenza l'impossibilità per l'organismo di fare a meno del farmaco.
Tali evenienze richiedono però tempi lunghi, che non si possono quantificare in quanto dipendono da numerose variabili individuali.
Generalmente comunque si abbina la terapia con SSRI (la classe farmacologica a cui appartiene sereupin) a benzodiazepine per i primi tempi in modo da fornire un sollievo nell'attesa che i primi facciano effetto (occorrono fino a 6 settimane a pieno dosaggio).
Quindi, nell'attesa del prossimo colloquio con lo psichiatra, la terapia che le hanno prescritto ricalca quella usuale.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
grazie per l'esaustività della risposta. Un'ultima domanda, anche se si dovesse sviluppare dipendenza alle benzodiazepine è possibile uscirne più o meno facilmente come ad esempio
smettere di fumare? (cosa che sono riuscito a fare grazie a tutti questi sintomi debilitanti!!!!).
Grazie ancora.
grazie per l'esaustività della risposta. Un'ultima domanda, anche se si dovesse sviluppare dipendenza alle benzodiazepine è possibile uscirne più o meno facilmente come ad esempio
smettere di fumare? (cosa che sono riuscito a fare grazie a tutti questi sintomi debilitanti!!!!).
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 28/11/2013.
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