La mia vita immaginaria
Buonasera,
vi scrivo per chiedervi un parere. Sono una persona che passa molto tempo da sola senza relazioni interpersonali se non con i genitori e di rado con qualche amico "reale". Per questo motivo ho degli amici immaginari con cui molto spesso parlo tranquillamente del più e del meno, prima di iniziare le cure andavo anche a trovarli in certi luoghi in cui sapevo che erano presenti. La mia paura è se un domani potrò diventare una persona che soffra di disturbi psicotici?
vi scrivo per chiedervi un parere. Sono una persona che passa molto tempo da sola senza relazioni interpersonali se non con i genitori e di rado con qualche amico "reale". Per questo motivo ho degli amici immaginari con cui molto spesso parlo tranquillamente del più e del meno, prima di iniziare le cure andavo anche a trovarli in certi luoghi in cui sapevo che erano presenti. La mia paura è se un domani potrò diventare una persona che soffra di disturbi psicotici?
[#1]
gentilissimo
il rischio di sviluppare disturbi psicotici è legato alla familiarità, allo stile di vita e altri fattori.
Occupare il tempo con attività fantastiche di vario genere non necessariamente indica una tendenza alla psicosi.
Il rendersi conto che tali figure sono frutto della nostra fantasia è comunque un aspetto rassicurante.
Sentire voci esterne, vedere persone che non sono con noi etc sono fattori che lo specialista potrà poi valutare, unitamente ad un giudizio sul "contatto", sulla modalità con cui lei si rapporta al prossimo ed all'interlocutore specializzato.
il rischio di sviluppare disturbi psicotici è legato alla familiarità, allo stile di vita e altri fattori.
Occupare il tempo con attività fantastiche di vario genere non necessariamente indica una tendenza alla psicosi.
Il rendersi conto che tali figure sono frutto della nostra fantasia è comunque un aspetto rassicurante.
Sentire voci esterne, vedere persone che non sono con noi etc sono fattori che lo specialista potrà poi valutare, unitamente ad un giudizio sul "contatto", sulla modalità con cui lei si rapporta al prossimo ed all'interlocutore specializzato.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 23/11/2013.
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