Integratori gaba

Gentili dottori,
qualche mese fa ho acquistato dall'estero un integratore di GABA, per cercare di arginare il disturbi ansiosi di cui soffro...e magari anche per aiutarmi a eliminare i farmaci tranquillanti. Devo dire che, nonostante nell'integratore che avevo acquistato il quantitativo di GABA non era molto alto, cioè 500mg, mentre solitamente ho visto che i dosaggi vanno da un minimo di 500 mg a un massimo di 1500 mg, e che si dice che non attraversi la barriera emato-encefalica, ho riscontrato un effettivo, seppur lieve, giovamento sull'ansia, come se mi facesse respirare il cervello... anzi posso dire che mi ha fatto più o meno lo stesso effetto di farmaci tipo Gabapentin e Lyrica ( assunti in passato) e delle benzodiazepine (che potenziano l'attività di questo neurotrasmettitore), ma senza il problema dell'assuefazione di queste ultime e senza effetti collaterali degni di nota. Volevo chiedervi un approfondimento su questi tipi di integratori e come mai in Italia non è commercializzato, mentre in alcuni paesi europei e in america vengono usati largamente per i problemi d'ansia. In attesa di una riposta, vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

Gli integratori non vengono utilizzati in modo continuativo in medicina in quanto non sussistono prove che il loro utilizzo sia pari a quello di prodotti che abbiano superato le fasi di commercializzazione (5 fasi, tra cui una prova in doppio cieco con pazienti volontari).

Inoltre, spesso sono costituiti da precursori di amminoacidi o neurotrasmettitori e possono portare ad eccessivo sovraccarico epatico nel lungo termine.

Ritengo che quanto riferisce possa essere frutto di suggestione oppure la composizione del prodotto non è esclusivamente composto dal solo Gaba.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"qualche mese fa ho acquistato dall'estero un integratore di GABA, per cercare di arginare il disturbi ansiosi di cui soffro...e magari anche per aiutarmi a eliminare i farmaci tranquillanti. "

Quali farmaci tranquillanti assume ? Chi la consiglia nel trattamento del suo problema ? E quale diagnosi ha ricevuto (disturbi d'ansia è vago) ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le vostre risposte, ma ci deve essere stato un errore. La domanda di consulto l'avevo rivolta all'area "medicina non convenzionale"...non so come sia finita in psichiatria. La rimanderò.
Comunque per rispondere al Dr. Ruggero, il composto effettivamente non conteneva solo Gaba, ma anche un po' di Inositolo e Niacina. Invece per rispondere al Dr. Pacini, la diagnosi è di neurosi fobico ossessiva e assumo Lamictal Rivotril e Mirtazapina. L'aggiunta di un integratore l'avevo fatta autonomamente.
Vi ringrazio comunque per il vostro parere e attenzione.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
intervengo perché desidero spiegarle che la sua domanda - inizialmente inviata nella sezione di medicine non convenzionali - è stata ritenuta più pertinente in ambito di psichiatria ed è quindi stata spostata. Pertanto la invito a non inviare lo stesso quesito nuovamente.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Ho capito, vi ringrazio comunque per i vostri interventi che comunque ho apprezzato.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"la diagnosi è di neurosi fobico ossessiva e assumo Lamictal Rivotril e Mirtazapina"

Non torna. Questa è una terapia per disturbi bipolare, non c'è una terapia antiossessiva. C'è già un farmaco gaba-attivo, quindi la manipolazione del gaba può essere inefficace. Comunque al di là di questo è inutile che selezioni da solo i meccanismi d'azione delle medicine, rischia di fare confusione. Chiarisca invece con il medico il perché della terapia, può darsi che vi siate intesi male sulla diagnosi.
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dr Pacini,
ha completamente ragione. Sì effetivamente sono arenato in una terapia non adeguata. E infatti non vanno al meglio le cose. Prima prendevo anche la Venlafaxina, la terapia era Lyrica Venlafaxina Rivotril e Mirtazapina...e il Lamictal ha solo tentato di rimpiazzare il Lyrica, che mi dava molto giovamento per sospendere il Rivotril e anche per tutto il resto, comprese le fobie e fissazioni, ma non è mutuabile purtroppo per l'ansia generalizzata e costa veramente troppo....anche la Mirtazapina mi era stata messa allo scopo di lasciare le benzodiazepine.. e all'epoca anche per curare un po' i problemi del sonno. Poi la Venlafaxina, poco efficace per me, dopo 6 mesi, per indicazione dello specialista dovevo provare a sospenderla, ma la sospensione mi ha dato problemi, allora s'è provato con tanti altri serotoninergici, e anche con Anafranil, ma sempre purtroppo con troppi effetti collaterali...i migliori con cui mi ero trovato sono stati il Daparox e l'Entact, ma il primo mi procurava troppa sonnolenza, e il secondo mi metteva troppa ansia già a poche gocce...problemi che non passavano nel tempo.
Ora sono "arenato", uso questo termine, perchè non posso più permettermi lo specialista a pagamento e, come già ho spiegato qui per altre questioni, non c'è la possibilità per un problema di "numero" diciamo e di carenza del personale ( ma su questo non è il luogo di addentrarsi oltre) di essere seguiti dal medico dell'usl. Quindi attualmente ho solo il medico di base come punto di riferimento, ma con lui ovviamente non posso fare granchè. Per cui sono fermo a una terpaia precendentemente impostata, ma incompleta, non riaggiustata e non specifica, ma...è questa la situazione...e il pensiero su qualche rimedio leggero natuarle da affiancare come supplemento, ora, non mi sembrava un'ipotesi pericolosa. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La cura andrebbe quantomeno reimpostata, non è stata gestita nel suo complesso ma per pezzi, quindi alla fine si ritrova una composizione che non sembra corrispondere alla diagnosi di fondo.

Presso i centri pubblici dovrebbe trovare assistenza con un costo da ticket. In alternativa può trascorrere qualche giorno di degenza in una struttura convenzionata dove le reimpostano la cura, anche qui ci sono soluzioni a costo zero.
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Esattamente come dice lei. Adesso mi rivolgerò in qualche modo a qualcuno. Infatti mi trovo a portare avanti una cura da solo, cosa assolutame controproduttiva e pericolosa, che non mi dà fastidio, e un po' di ansia la controlla, soprattutto quella generalizzata, e anche un po' per il tono dell'umore, ma non va nello specifico del problema...quindi ha poco senso prendere medicine così. Il problema comunque principale è l'ansia sociale, più che il doc...tant'è che occasionalmente, ma molto molto di rado, qualche volta nell'arco di un anno, prendo 20mg di inderal ( prescritto dal medico)...ma solo all'estremo... perchè sì agisce bene sull'aspetto somatico (e andrebbe benissimo avere sempre così controllato l'aspetto somatico... perchè è l'unico aspetto che mi affligge di questo disturbo...tremori palpitazioni eccetera) e di conseguenza anche su quello psicologico, ma porta molta stanchezza e bassa pressione e non va bene...ma in generale per la fobia sociale da evitamento di certe situazioni mi sono trovato bene solo col daparox entact e lyrica, ma purtroppo per i suddetti motivi non possso assumerli. Mi sono del tutto scoraggiato, farmacologicamente parlando, perchè i serotoninergici, quelli che mi danno risultati non riesco a tollerali nemmeno a dosaggi minimi, quelli che tollero non mi danno risultati:-) e tra i più recenti, la venlafaxina, mi ha aiutato solo sull'umore e l'ansia generalizzata, ma non sull'ansia sociale. Tant'è che ormai sto pensando di conviverci e basta con questo problema e affrontarlo senza più alcun farmaco, anche perchè ormai tra quelli indicati li ho provati tutti:-)...Però vorrei smettere le benzodiazepine, perchè non sono terapeutiche nel lungo e danno dipendenza. Tuttavia una cosa che ho notato del Rivotril, rispetto chessò agli altri tranquillanti che ho preso tipo En, Prazene Xanax Tranquirit....è che il Rivotril dà un effetto più stabile e duraturo e bastano anche meno gocce e non mi dà intontimento alcuno...mentre con gli altri dopo di un po' dovevo aumentare molto le dosi e mi davano torpore e astinenza durante la stessa gironata...col Rivotril dopo diversi anni più o meno sono sempre stato negli stessi dosaggi e poca astinenza durante la giornata. Mi vien da sperare che forse dia meno problemi di assuefazione nel tempo...
La ringrazio per la disponibilità e i consigli.
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Le uniche benzodiazepine che conservano un effetto terapeutico, e che hanno anche altre proprietà oltre a quelle immediate, sono quelle lente a lunga durata, quindi clonazepam/rivotril o delorazepam/en, recentemente anche alprazolam nella forma a rilascio protratto. Queste hanno un potenziale impiego, soprattutto il rivotril, in alcune terapie a lungo termine.
[#11]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dr Pacini,
la ringrazio di tutto, per le sue utili informazioni e consigli e per la disponibilità.
[#12]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Pacini ( e chiunque voglia rispondere),
vorrei fare un'altra domanda, diversa, diciamo "storica".
Siccome un po' di tempo fa un amico ( non un medico), tra le tante persone a priori contrarie all'uso di psicofarmaci, a parte per casi psicotici, per farmi capire che dovrei fare senza l'uso di farmaci, mi disse di riflettere che in passato le persone non li assumevano eppure ce la facevano lo stesso. ..allora vi domando: ma in effeti in passato, quando non esistevano gli psicofarmaci, come facevano ad affrontare i disturbi ansiosi, fobici, gli attacchi di panico o i problemi depressivi? (per parlare di disturbi in modo generico) Oppure... in passato non c'erano proprio questi tipi di disturbi, ma sono venuti fuori nell'epoca moderna?
Comunque, per quanto mi riguarda, come penso chiunque, non godo affatto dell'assunzione di farmaci, ho iniziato perchè mi erano venuti fuori disturbi invalidanti, e sarei più contento io di farne a meno di chi mi sprona a toglierli, visto che magari chi parla da fuori no sa di cosa parla, nè del disturbo che porta a prenderli nè della "pena" (seppur più lieve rispetto ad altri tipi di cure) di assumere psicofarmaci.
Intanto ringrazio anticipatamente
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"mi disse di riflettere che in passato le persone non li assumevano eppure ce la facevano lo stesso. .."

Il che mi sembra semplicemente non vero. Anche i lebbrosi ce la facevano lo stesso, i cardiopatici, gli artritici e così via. Ce la facevano lo stesso a star male. Non stiamo mica parlando di una bomba che esplode, le malattie anche se non ammazzano possono creare dei limiti. Altrimenti per lo stesso ragionamento chi zoppica può continuare a vivere zoppicando senza far ricorso ai farmaci.

Non capisco esattamente poi che merito le persone vedano nel non far ricorso alle cure quando si sta male, come se fosse una dimostrazione da dare agli altri.

Una cosa è certa. I "contrari agli psicofarmaci" quando ne hanno bisogno li prendono, e neanche aspettano così tanto come pretenderebbero di far aspettare gli altri.

Facile essere contrari alle cure con il cervello degli altri.
[#14]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
"facile essere contrari alle cure con il cervello degli altri"
Grande! :-)
Gentile Dr. Pacini,
questa è proprio una grande risposta...non si poteva dirlo meglio.
Grazie.
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