Cipralex:effetti a lungo termine
Buongiorno, ho 45 anni e assumo Cipralex da due anni e mezzo per depressione con ansia alla dose di 15 gocce al giorno.
Da allora la mia vita è decisamente migliorata e anche mi conosce non ha potuto fare a meno di constatare come io sia tornato "quello di una volta"!
Sei mesi fa con lo psichiatra abbiamo provato a diminuire le gocce, portandole a 10 mg/die, ma dopo qualche settimana ho ricominciato ad incupirmi e ad essere nuovamente piuttosto ansioso. Siamo tornati a 15 mg pian piano e tutto è migliorato.
Il mio medico dice che dovrò verosimilmente assumere il Cipralex a vita.
La cosa di per sè a fronte degli evidenti effetti positivi non mi ha tutto subito creato particolari problemi. E lo psichiatra mi ha rassicurato al riguardo.
Solo che....solo che mi pare, a volte, di faticare a trovare la parola adatta o un suo sinonimo in una frase e anche la libido mi pare affievolita.
Ma non riesco sinceramente a capire se sono io che collego queste difficoltà al momento piuttosto stressante (lavorativamente parlando) e, pensandoci su e leggendo su Internet al riguardo, alla paura di chissà quali effetti possa avere il farmaco nel tempo... .
Quello che vorrei capire è cosa succede se si assume il Cipralex per anni. se ci sono studi al riguardo.
Ringrazio davvero anticipatamente e resto in attesa d'una Vostra risposta al mio quesito.
Distinti saluti.
Da allora la mia vita è decisamente migliorata e anche mi conosce non ha potuto fare a meno di constatare come io sia tornato "quello di una volta"!
Sei mesi fa con lo psichiatra abbiamo provato a diminuire le gocce, portandole a 10 mg/die, ma dopo qualche settimana ho ricominciato ad incupirmi e ad essere nuovamente piuttosto ansioso. Siamo tornati a 15 mg pian piano e tutto è migliorato.
Il mio medico dice che dovrò verosimilmente assumere il Cipralex a vita.
La cosa di per sè a fronte degli evidenti effetti positivi non mi ha tutto subito creato particolari problemi. E lo psichiatra mi ha rassicurato al riguardo.
Solo che....solo che mi pare, a volte, di faticare a trovare la parola adatta o un suo sinonimo in una frase e anche la libido mi pare affievolita.
Ma non riesco sinceramente a capire se sono io che collego queste difficoltà al momento piuttosto stressante (lavorativamente parlando) e, pensandoci su e leggendo su Internet al riguardo, alla paura di chissà quali effetti possa avere il farmaco nel tempo... .
Quello che vorrei capire è cosa succede se si assume il Cipralex per anni. se ci sono studi al riguardo.
Ringrazio davvero anticipatamente e resto in attesa d'una Vostra risposta al mio quesito.
Distinti saluti.
[#1]
Molti farmaci vanno assunti a vita, se escludiamo disturbi chirurgici ed infettivi spesso il decorso delle nostre malattie è cronico o ricorrente. Non so se nel suo caso dovrà assumere sempre il cipralex, a volte il disturbo va in remissione, oppure nel tempo lo sostituirà con farmaci ancor meglio tollerati (che non diano quella riduzione della libido che ha notato, per esempio).
Gli effetti degli antidepressivi a lungo termine finora non appaiono importanti e spesso, anzi, si assiste ad un incremento neuronale.
Personalmente ritengo che gli SSRI (come il Cipralex) essendo ampiamente prescritti (non solo dagli psichiatri) e consumati ed avendo - quasi tutti - già molti anni di vita, rappresentino una classe di farmaci ragionevolmente sicura
Gli effetti degli antidepressivi a lungo termine finora non appaiono importanti e spesso, anzi, si assiste ad un incremento neuronale.
Personalmente ritengo che gli SSRI (come il Cipralex) essendo ampiamente prescritti (non solo dagli psichiatri) e consumati ed avendo - quasi tutti - già molti anni di vita, rappresentino una classe di farmaci ragionevolmente sicura
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Utente
Chiarissimo Dott. Savino,
la ringrazio molto per la chiarezza della sua risposta, oltreché per la celerità.
In effetti ci sono accadimenti della vita, i cosiddetti "life events", che lasciano strascichi importanti, che non sempre si riesce a superare ma coi quali bisogna col tempo imparare a convivere.
Ritengo che il Cipralex mi abbia dato una mano -notevole - in questo senso, permettendomi di tornare ad una vita "normale", nell'accezione comune del termine e, anzi, di far fronte e reagire in maniera più adeguata e lucida alle "dis-avventure" che a volte ci riserva l'esistenza.
Nel salutarla, mi permetto di chiederle ancora un paio di precisazioni..
Ovvero se può specificare meglio a quale categoria appartengono i farmaci cui si riferiva, che dovrebbero essere meglio tollerati per quanto riguarda il problema della riduzione della libido e se, in letteratura e nella sua esperienza professionale ha osservato se tale problema sia destinato a peggiorare ulteriormente con l'uso protratto nel tempo del Cipralex o a rimanere di fatto "costante" (con la speranza che possa sempre migliorare!).
Ancora una volta i miei più distinti saluti.
la ringrazio molto per la chiarezza della sua risposta, oltreché per la celerità.
In effetti ci sono accadimenti della vita, i cosiddetti "life events", che lasciano strascichi importanti, che non sempre si riesce a superare ma coi quali bisogna col tempo imparare a convivere.
Ritengo che il Cipralex mi abbia dato una mano -notevole - in questo senso, permettendomi di tornare ad una vita "normale", nell'accezione comune del termine e, anzi, di far fronte e reagire in maniera più adeguata e lucida alle "dis-avventure" che a volte ci riserva l'esistenza.
Nel salutarla, mi permetto di chiederle ancora un paio di precisazioni..
Ovvero se può specificare meglio a quale categoria appartengono i farmaci cui si riferiva, che dovrebbero essere meglio tollerati per quanto riguarda il problema della riduzione della libido e se, in letteratura e nella sua esperienza professionale ha osservato se tale problema sia destinato a peggiorare ulteriormente con l'uso protratto nel tempo del Cipralex o a rimanere di fatto "costante" (con la speranza che possa sempre migliorare!).
Ancora una volta i miei più distinti saluti.
[#3]
Il disturbo sessuale solitamente non peggiora, anzi esiste un certo grado di adattamento a patto che non subentri dell'ansia "da prestazione".
I farmaci a venire sono una reale possibilità, praticamente una certezza, ma al momento virtualmente non esistono e solo la futura ricerca e sperimentazione potrà darci delle risposte
un caro saluto
I farmaci a venire sono una reale possibilità, praticamente una certezza, ma al momento virtualmente non esistono e solo la futura ricerca e sperimentazione potrà darci delle risposte
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 57.2k visite dal 23/11/2013.
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