Attacchi di panico ed aorafobia

Gentilissimi Dottori,
vorrei ricevere un vostro consiglio ed aiuto. Scusate se scrivo ma sono davvero disperata e soprattutto sono arrivata al limite.Sono una donna di 43 ani e sofffro di attacchi di panico ed una fortissima agorafobia dal lontano 1989. Assumo con regolarità ansiolitici (nello specifico EN) 3 mg al giorno. e serotoninergici, ad oggi Entact 13 gocce + Efexor cpr a rp 37,5 1 cpr la mattina, da ben 23 anni!!! è dal 90 che le en le assumo tutti i giorni (non ne ho saltato uno) e gli antidepressivi prima fino al 98 triciclici e poi di continuo i più svariati serotoninergici. Da settembre u.s. sono molto peggiorata, premesso che il mio problema principe si scatena negli spazi aperti, tanto che non riesco ad uscire di casa se non accompagnata perchè altrimenti devo chiedere aiuto per i giramenti di testa e l'instabilità fisica che sento, e nonostante l'accompagnatore, ho una così forte paura che sono tutta rigida, da settembre non riesco a far...e un passo da sola, non riesco neppure ad andare dalla macchina al cancello del mio ufficio che si trova di fronte allo sportello perchè ci inizio a pensare prima ed ogni mattina per fare il brevissimo tratto di cortile interno, dal cancello alla porta del mio ufficio mi paralizzo, devo chiedere aiuto, ansimo, mi manca il fiato, ho circa 150 battiti, ed alla fine in un modo o nell'altro, spesso ad occhi chiusi e rasentando il muro, arrivo alla porta dell'ufficio e dunque in un luogo chiuso e mi rassereno diciamo, anche se alcune mattine come questa ci ripenso e continuo a piangere per la disperazione. da circa un mese non tollero più questo stato di cose, appena posso dormo, e se non dormo sono in ansia e piango piango sembra che il mio serbatoio lacrimale si sia rotto di improvviso, Io non ce la faccio più, il mio psichiatra mi ha aumentato la cura dicendo di aumentare EN a 4 mg ed aggiungendo il Lamictal un antiepilettico il cui foglietto illustrativo formato A3 mi ha davvero messo paura......sono confusa io non l'ho iniziato a prendere e non voglio prenderlo anche perchè in passato ho preso un simile del lamictal, il depakin, che non mi ha fatto nulla se non regalarmi 10 kili in più, le medicine hanno dato un piccolo aiuto all'inizio, ma poi non mi fanno più niente ed hanno solo cronicizzato il mio stato. Io sento che il solo modo per uscirne è fermarmi, prendere almeno sei mesi di tragua dal lavoro dove ogni giorno resto chiusa per ben 10 ore senza mai uscire, e dove peraltro sono oggetto di demansionamento e mobbing... Mi sento anche molto confusa mantalmente e sto prendendo in considerazione l'ipotesi di ricoverarmi in una clinica detox, ma qua in Italia non ce ne sono..sono annientata dalla paura e dal pianto non trattengo le lacrime, sono convinta di essere intossicata dai farmaci...voi conoscete qualche buona struttura in cui ti aiutano a togliere le benzodiazepine? Ho tantissima paura, così non ce la faccio più...
Vi ringrazio fin da ora se mi risponderete.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

il dosaggio delle benzodiazepine che assume non è rilevante al punto da dover richiedere un ricovero.

E' facilmente gestibile con un programma di riduzione, lo stesso, comunque, va valutato con opportunità dal suo psichiatra in quanto non è detto che possa essere applicabile nel suo caso e potrebbe necessitare di determinati trattamenti secondo la sintomatologia che presenta da svariato tempo.

Inoltre, cortesemente può specificare da quanto tempo sta assumendo l'ultimo trattamento farmacologico indicato?

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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile utente,
visti i lunghi anni di cura ed il perdurare dei sintomi il suo scoraggiamento è comprensibile, sembra che oltre la problematica ansiosa di lunga data presenti anche una sintomatologia depressiva. Il dosaggio dei farmaci che sta assumendo è piuttosto basso. Il fatto che il Depakin abbia fatto salire il suo peso non vuol dire che tutti gli stabilizzanti lo facciano, alcuni addirittura sembrano togliere appetito. La sua idea di prendere una tregua dal lavoro sembra buona. Circa un ricovero (per disintossicarsi da cosa?) è il suo curante che saprà valutare i pro ed i contro. Mi sembra che non accenni ad una psicoterapia, ne ha mai fatte?
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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Utente
Utente
Gentilissimi Dottori, Vi ringrazio per la sollecita risposta. Per Quanto concerne la prima domanda, ovvero quella del Dottor Ruggiero, sto seguendo quest'ultima terapia farmacologica da marzo 2013, prima per 4 anni ho preso elopram gocce e mi sono trovata meglio!! e per quanto riguarda la domanda de Dottor Di Rubbo, la risposta è che ho seguito a fasi alterne diverse psicoterapie, ed ultimamente sono in cura da una psicoterapeuta cognitivo comportamentale da1 anno e due mesi. Purtroppo i miei timori circa la dipendenza dalle benzodiazepine e nella fattispecie dalla EN, tre anni fa abbiamo provato a passare al tavor e sono stata male, deriva non dalla dose, ma dalla quantità di anni da cui le assumo , cioè da 23 anni, non c'è un giorno degli ultimi 23 anni della mia vita in cui io non abbia assunto almeno 2 mg di EN + un serie varia di antidepressivi dal mutabon mite all'anafranil, al tofranil che in dosi massicce (300 mg) e abbinato al sereupin mi ha procurato nel 1996 una terribile crisi epilettica o sincope con conseguente alterazione iatrogena dell' EEG , al maveral, sereupin, zoloft, elopram, prozac.. il depakin crhono in particolare preso a dose di 900 mg pro/die non mi ha fatto un grandissimo effetto e l'agorafobia era ugualmente presente.. Io credo che mi rivolgerò alla asl, perchè sento di essere arrivata al limite e di avere BISOGNO di un periodo di riabilitazione, non faccio un passo e sono sempre stanca di almeno tre 4 o 6 mesi. La mia qualità di vita è pessima, mi alzo la mattina già con l'ansia del lavoro e dell'uscita, vado al lavoro resto li 10 ore torno a casa (sempre accompagnata e sempre in macchina) con fatica cucino, riordino un po' la cucina e vado al letto. Credo dovrò cambiare specialista, soprattutto perchè l'ultimo che mi ha in cura, quando mi vede mi tiene 10 minuti appena, ha sempre fretta e spesso noto che non mi sta neppure ad ascoltare..Voi su Roma conoscete qualcuno? Grazie ancora
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente,
esiste la possibilità di scalare le benzodiazepine affiancando lo scalaggio con altre categorie di farmaci. Purtroppo non rientra nelle nostre prerogative consigliare farmaci o, tantomeno, specialisti.
Cordialità,
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente

Di fatto il suo trattamento farmacologico attuale risulta al di sotto dei dosaggi terapeutici massimi e l'uso contemporaneo di due antidepressivi non risulta essere pratica corretta.
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Utente
Utente
Anche il mio medico di base la pensa alla stessa maniera per quanto riguarda l'uso concomitante di entact ed efexor, Pensa che questi due antidepressivi insieme possano essere pericolosi?? io stio talmente male che sono arrivata alla conclusione di fare una tac o una risonanza magnetica per vedere che non ci sia un tumore al cervello..
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente,
l'uso di due antidepressivi diversi a basso dosaggio con alte dosi medio alte di benzodiazepine non sembra essere una cura idonea alla sintomatologia da lei descritta. Non c'e' nessuna pericolosità per quanto riguarda gli antidepressivi, considerate oltretutto le dosi basse.
Cordialità,
[#8]
Utente
Utente
Perdonate ancora un'ultima domanda, la dose massima di entact è di 20 gocce o 40? Perchè a parere del mio psichiatra è 40, ma io da quanto evinto dal "bugiardino" ho capito che la dose massima è 20 gocce..
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Utente
Utente
e soprattutto a parer vostro due compresse di lamictal da 25 (come inizio) potrebbero davvero migliorare il mio quadro clinico in cui l'elemento preponderante è uno stato di angoscia e panico continui per la perdurante agorafobia parossistica?
Grazie
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile utente,
generalmente non si superano con Entact 20 gtt (20 mg/die), ma alcuni psichiatri lo usano a dosaggi superiori, e la risposta può aversi fino a tre mesi dopo l'inizio del trattamento. Il Lamictal è un ottimo stabilizzante dell'umore (categoria Antiepilettici), che va titolato lentamente (in genere si sale di 25 mg ogni 14 gg), fino a un massimo di 200 mg/die come mantenimento. anche per questo il curante valuterà il dosaggio a cui risulterà utile al suo caso.
Cordialità,
[#11]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

il dosaggio di 40mg non è più consentito dopo le segnalazioni ricevute dal Ministero della Salute a seguito di alcune problematiche insorte in alcuni pazienti che utilizzavano tale dose.

Pertanto, la dose massima considerabile deve essere quella di 20mg.

Il Lamictal attualmente è ad un basso dosaggio e potrà essere aumentato secondo le indicazioni del suo curante, tale farmaco agisce come stabilizzatore del tono dell'umore, agisce parzialmente sullo stato ansioso e meno sugli attacchi di panico.
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Utente
Utente
Grazie ancora.
Corsiali Saluti
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