Il medico che l'ha seguita nell'ultimo anno

A mia figlia, di 18 anni, è stato riscontrato uno stato depressivo che è culminato con un ricovero al pronto soccorso dovuto a uno stato di totale apatia e rifiuto a svolgere qualsiasi tipo di attività, seguito da visita specialistica e prescrizione per successiva visita presso il più vicino centro di salute mentale.
Premetto che il medico che l'ha seguita nell'ultimo anno per altre problematiche di tipo gastroenterologico e internistico, visto lo stato ansioso e gli sbalzi di umore che si erano evidenziati negli ultimi tempi, le aveva prescritto, da circa una settimana e prima che la situazione precipitasse: xanax 1/2 compressa mattino e sera e zoloft 0,25 al mattino.
Lo psichiatra che l'ha visitata presso il P.S. le ha prescritto Cipralex in gocce a crescere di 2 al giorno per arrivare fino a 15, prendendo lo Zoloft per ancora 3 giorni e scalando lo Xanax.
Il collega che l'ha visitata il giorno dopo ha consigliato invece di continuare cn lo Zoloft in associazione al Cipralex e di eliminare lo Xanax.
Avendo notato che in alcuni consulti precedenti molti di voi sono stati piuttosto critici rispetto all'utilizzo congiunto dei due antidepressivi sul lungo periodo, vi chiedo quale opzione sia la più corretta, visto che provengono entrambe da due specialsti che hanno visto la ragazza praticamente in uno stato simile.
Vi ringrazio per l'attenzione
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente,
dal momento che lo zoloft è assunto da sua figlia in una dose bassa non è un problema fondamentale assumerlo o meno. Probabilmente il secondo collega preferisce aspettare un po' prima di eliminarlo.
Anche lo xanax era assunto in dose molto bassa e si può pertanto sospendere senza rischi.
Consiglierei piuttosto, se la ragazza è d'accordo e appena sarà più tranquilla, un supporto psicoterapeutico per riflettere su quanto le è successo e sta succedendo.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottoressa, La ringrazio per la risposta velocissima ed esauriente. In effetti a mia figlia è stato consigliato il supporto psicoterapeutico ma, al momento, non è affatto propensa a seguirlo e quindi accolgo il Suo consiglio riproponendole la cosa quando si sarà un pò stabilizzata a livello di umore.
Approfitto della Sua gentilezza chiedendoLe ancora una delucidazione: giunti alla quantità di 15 gocce giornaliere (oggi siamo a 5, quindi tra 5 giorni) ha comunque un senso continuare con lo Zoloft, sia pure in dose ridotta come quella attuale, oppure è meglio sospenderlo ?

Cordiali saluti
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
L'antidepressivo inizia a fare effetto dopo circa 3 settimane a dosaggio pieno, perché deve legarsi ai recettori ed è un processo che richiede tempo. Si cominciano a contare le 3 settimane (ribadisco: più o meno) da quando si è raggiunta la dose terapeutica, quindi c'è ancora tempo per pensarci, e sicuramente lo psichiatra ha previsto visite di controllo.
Caso mai se avete dubbi contattatelo, per essere più tranquilli, perché è lo specialista ad essere responsabile della cura, ma deve avere anche tutte le informazioni necessarie, ad es su effetti collaterali (che speriamo non ci siano) o appunto su dubbi di voi genitori o della ragazza.

Cordiali saluti