Sospetto sindromi autistiche

alla gentile attenzione del dr. Gianmaria Benedetti:
salve, sono la mamma di un bimbo che a settembre ha compiuto 2 anni. E' un bimbo sorridente e anche intelligente. All'età di 1 anno l'ho lasciato x andare al lavoro, e lui essendo molto attaccato a me, era nervoso alla sera, e non si è attaccato alla sua cuginetta che lo curava. Quest'estate i primi dubbi: continuava a saltellare e a battere le manine davanti alle onde del mare e difronte a tutte le cose che gli piacevano in qualche modo.Giocava in particolar modo da solo con la sabbia, ma in contesti più dinamici come correre o fare cucù era abbastanza di compagnia. Non si girava quando lo chiamavo, sembrava fosse sordo, ma non lo era affatto perchè bastava un rumore o un suono per attirare la sua attenzione.Non parlava e non parla ancora, ma si fa capire bene con i gesti e capisce bene. Al rientro dalle ferie, l'ho portato da un pediatra psicoterapeuta molto noto della zona il quale mi ha intanto fatto notare che il bimbo era molto più attento agli oggetti che alle persone, difatti da lì mi sono accorta che non guardava negli occhi persone e cercava sempre di schivarli. Mi ha parlato di disturbi comportamentali riferibili al quadro dell'autismo ma per non creare allarmismi inutili mi ha chiesto di inserirlo al nido per poterne poi notare eventuali evoluzioni. Ha fatto l'esame audiometrico ed è tutto in regola, e nel frattempo gli ho prenotato una visita neuropsichiatrica che si terrà a dicembre. L'inserimento al nido è stato molto lento, piange ancora quando lo lascio, ma le educatrici conoscono il problema quindi mi fanno notare qualsiasi dettaglio. Mi dicono che va bene, che ha dei tempi di attenzione molto brevi, che si fa capire, che a volte mette le mani sulle orecchie, o gira. Cose che in realtà io già sò, infatti adesso fa sempre meno spesso il saltellare, ma sempre più spesso il correre guardando con gli occhi le linee. Però qualcosa è davvero cambiata: ad es. la ragazza che lo cura al pomeriggio e verso la quale lui non ha mai avuto attenzione, adesso è diventata importantissima per lui, l'abbraccia, vuole dormire con lei ecc...e anche lo sguardo confronto a prima ogni tanto lo incrocia anche con la gente che lo saluta, alla quale sorride. Non direi proprio che sia un bimbo chiuso nel suo mondo e non si fissa mai su di un gioco solo anzi. Quando uscivamo correva sempre ed adesso da un po di giorni, passeggia tranquillo tenendoci la mano. Quando arriva gente a casa adesso va ad accoglierla e la fa accomodare in ordine di importanza( infatti usa il divano grande per le persone che ama di più). Invece nelle aree- gioco rimane un pò destabilizzato, non vuole saltare sul tappeto(seppur sul letto di casa passa le ore), ha quasi paura di affrontare questi tipi di gioco, dove ci sono tanti bambini. Mi aiuti a capire perfavore..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Mi par di capire che di tutto al momento sia presente un evitamento o disagio in situazioni affollate da persone, specie coetanei, e alcune "fissazioni" di cui non si capisce esattamente l'elemento importante (come quella del tappeto).

Più che ad un problema che influisce sulla comunicazione interpersonale verrebbe a pensare ad un problema relativo all'ansia da esposizione agli altri e da possibili rigidità nel rapporto con alcuni stimoli esterni o ambienti.


"Mi ha parlato di disturbi comportamentali riferibili al quadro dell'autismo": il quadro dell'autismo, prendendo singolarmente i sintomi, ha pochi sintomi specifici (che compaiono "solo" nell'autismo). Alla luce di questa evoluzione la psichiatra ha rivalutato questa ipotesi diagnostica ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per l'interessamento. Mio figlio è davvero cambiato, certo i suoi tempi di attenzione nelle attività al nido rimangono brevi, ma per il resto i miglioramenti si vedono giorno per giorno. Davanti ad un libro immagine , mi indica elementi semplici come può essere la stella, la luna e si gira verso di me aspettando che sia io a pronunciarne i nomi, seguendo il mio movimento delle labbra e della lingua ed a volte imitandone la mimica senza però emettere suono. Fa giochi di imitazione, e col didò l'altro giorno è rimasto mezz'ora a lavorare, seppur all'inizio facesse quasi fatica a tenerlo in mano. L'altro giorno ha inventato lui stesso un gioco coi birilli, utilizzandoli come una specie di ostacoli. Martedì il pediatra di cui ho parlato sopra andrà al nido ad effettuare una supervisione nei suoi confronti. Invece la visita neuropsichiatrica ce l'abbiamo al 10 dicembre. Spero davvero di essere in buone mani e di ricevere belle notizie. Comunque nella precedente mi riferivo al tappeto elastico. Grazie e mi dica la sua impressione, mi farebbe davvero piacere, sentire più pareri.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

dai comportamenti non si ricavano chiari segni di problemi grossolani nell'interazione (cerca di imitare, cerca il contatto, interagisce) né di attenzione (si concentra su alcuni giochi).

Non avevo capito che si trattava di un tappeto elastico. Può darsi che ne abbia paura, che si senta sbilanciato ?

PS_ Se vuole una risposta dal Dr. Benedetti è opportuno che lo contatti in privato agli indirizzi che eventualmente sono sulla sua scheda per questo scopo, poiché indirizzandogliela così non gli arriva, arriva in generale a chiunque apra il consulto.