Riclassificazione disturbo bipolare I

Buongiorno, nel 2004 a seguito di un grave lutto familiare ho avuto una forte depressione per la quale mi sono rivolto ad uno specialista molto preparato che comunque da subito non è riuscito ad indirizzare la terapia nel senso giusto. Infatti solo nel gennaio 2009, mediante la somministrazione dello Xeristar è riuscito a tirarmi fuori dalla depressione. Tale farmaco però tra il mese di dicembre 2009 e gennaio 2010 mi ha causato un disturbo Bibolare I. Fortunatamente mia moglie si è resa conto della situazione e sempre mediante farmaci prescritti dallo stesso specialista nell'arco di 20 giorni ho riacquistato l'equlibrio. Attualmente dopo circa quattro dal problema non assuno psicofarmaci di alcun tipo. In maniera graduale e sotto controllo medico da più di un anno ho eliminato anche una compressa da mg. 2 di Rivotril, che assumevo la sera per dormire. La mia domanda è questa in considerazione che non assumo più farmaci, non ho eridarietà con patologie mentali il caso sopra citato è stato l'unico nella mia vita, può il mio psichiatra rivalutare la patologia riclassificandola con altra dicitura ? Nel senso che quando reda il certificato medico per visita patente presso la commissione medico locale o per altre finalità, in considerazione del mio stato di salute ottimanle può cambiare il nome alla patologia in senso migliorativo ? Oppure per tutta la vita deve indicare: " è affetto da disturbo bibolare I" non assume terapia. Spero di assermi esplicitato bene e vi ringrazio per la risposta. Buona Giornata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

Il certificato anamnestico per la patente deve contenere tutte le patologie attuali e pregresse.

C'è da considerare che, se effettivamente è accaduto quanto riferisce, la sua diagnosi non rientrerebbe nel disturbo bipolare in quanto lo switch maniacale sarebbe avvenuto solo per l'uso di antidepressivo e rientrato in breve tempo, pertanto sarebbe stata da rivedere all'inizio.

In ogni caso se non assume terapia da diversi tempo la malattia è da considerarsi in remissione e quindi rientrare nell'anamnesi patologica remota e non attuale.

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Utente
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Gentile Dr. Ruggiero la ringrazio della risposta.
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