Disturbo alimentare
Buonasera. Scrivo perchè da qualche giorno mi sono accorta che una persona di famiglia soffre di problemi alimentari/psichiatrici. Premetto che ha 50 anni,e di corporatura robusta e parlandone con altre persone a me care soffre di questo disturbo da 30 anni (da quando fece una dieta strettissima che le portò dei problemi).Durante i pasti mangia il 5% di quello che ha nel piatto e il restante ( facendo finta di mangiarlo) lo nasconde in un tovagliolo che tiene sempre in mano per poi alzarsi, buttarlo, prendere un altro tovagliolo, e ricominciare. Quando è fuori casa fa la stessa cosa solo che invece di alzarsi nasconde i tovaglioli pieni di cibo in borsa. Sono molto spaventata per la sua psiche, e soprattutto non so come comportarmi. Mi sento frustata, impaurita e non riesco più a mangiare a tavola se c'è lei, provo una forte sensazione di disagio perchè aimè nella mia famiglia si parla poco e niente. Mi chiedo, come si può aiutare una persona che ha questo comportamento da 30 anni? So già che non accetterebbe mai il fatto di avere un problema e soprattutto ho paura di una sua reazione negativa. Grazie per aver letto il mio messaggio, buon lavoro.
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Gentile Utente,
è un po' strano che un comportamento di quel tipo vada avanti per 30 anni senza che nessuno si accorga/dica niente. Certamente sembrerebbe un comportamento che manifesta un disturbo di una certa gravità, che meriterebbe di essere portato all'attenzione di uno psichiatra. Mi rendo conto che se la comunicazione nel contesto che descrive è quella non è facile fare qualcosa. Forse qualcuno (lei, ad es) potrebbe cercare un aiuto nel medico di famiglia, che potrebbe risultare molto utile.
Cordialità,
è un po' strano che un comportamento di quel tipo vada avanti per 30 anni senza che nessuno si accorga/dica niente. Certamente sembrerebbe un comportamento che manifesta un disturbo di una certa gravità, che meriterebbe di essere portato all'attenzione di uno psichiatra. Mi rendo conto che se la comunicazione nel contesto che descrive è quella non è facile fare qualcosa. Forse qualcuno (lei, ad es) potrebbe cercare un aiuto nel medico di famiglia, che potrebbe risultare molto utile.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 24/10/2013.
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