Anni

Buongiorno,sono una ragazza di 26 anni, nel gennai 2008 ho avuto una depressione maggiore con ricovero coatto per tentato suicidio, ho finito il ciclo di cura con antidepressivi e colloqui psichiatrici nel dicembre 2009.
negli anni si sono ripresentati momenti di tristezza, gestiti in alcuni casi con consulti psichiatrici,ma risolti in brevissimo, dal novembre 2010 non è stato più necessario.
nell'ultimo periodo la mia vita è cambiata drasticamente, mi sono trasferita in India per lavoro, ho chiuso una relazione di 5 anni con un ragazzo con cui avevo appena comprato una casa e fissato la data per il matrimonio. La relazione è finita a causa di un tradimento da parte mia.
Pensando di prendere in mano la mia vita ed andare avanti mi ritrovo ora dopo 5 mesi in uno stato di sconforto totale, inizialmente ho cercato di affrontarlo in tutti i modi che mi sono stati insegnati durante la terapia, ma nelle ultime settimane il senso di disagio, di vuoto e di inutilità sono aumentati esponenzialmente portandomi a pensieri inopportuni, come buttarmi dal 9° piano, e ad atti di autolesionismo.
molto sinceramente posso dirvi che la cosa che mi ha fermato dal compiere l'atto è stata la mia famiglia, il senso di colpa verso di loro, dopo averli visti soffrire nel 2008 non posso fare questo, è l'unica motivazione.
non ne ho parlato con nessuno, non riesco a parlarne.
è tornata quella sensazione di non riuscire ad alzarmi dal letto, l'unica cosa che mi fa andare avanti è bere qualcosa, arrivare ad un leggero stato di stordimento che fermi i pensieri nella mia testa.
non so neanche perchè sto scrivendo a voi ad essere sincera, non risolverà nulla comunque.
mi scuso per il disturbo.
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Dr. Piergiorgio Biondani Medico di base, Psichiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 56
Gentile utente,
il fatto che comunque lei abbia trovato,se pur a distanza,il coraggio di esternare i suoi pensieri è molto positivo.Penso quindi che un ulteriore passo avanti sarebbe quello di consultare dal vivo uno Psichiatra di sua fiducia al fine di valutare assieme la sua situazione e di assumere le eventuali terapie che il medico ritenesse necessarie.Credo che una cura adeguata possa,come in passato,portarle notevoli benefici sia per quanto riguarda l'umore,che per la sua qualità di vita in senso globale.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

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