Da paroxetina a bupropione
Gentilissimi Dottori,
sono qui a chiedervi un parere sulla mia situazione, visto che al momento non mi è possibile, per varie motivazioni... andare dal mio psichiatra.
Sono un ragazzo di 21 anni e da circa sei mesi sono in cura con Paroxetina (Daparox Compresse da 20 mg), la diagnosi è disturbo da ansia generalizzata con note depressive aggravata da alcuni traumi ed eventi molto stressanti che ho avuto in passato, più precisamente l'anno scorso. Preciso anche che sono sempre stato un soggetto ansioso e iperattivo. Attualmente sto assumendo 20mg/die di paroxetina (fino a qualche giorno fa ne prendevo 30mg ma ho deciso di iniziare a dismetterla per motivi che elencherò di seguito).
Subito dopo l'inizio della cura ho avvertito diversi effetti collaterali del farmaco, disturbi che non avevo mai avuto prima nonstante i miei problemi, in particolare, sebbene l'effetto benefico sull'umore si faccia sentire, accuso una forte riduzione della sfera emozionale, sono diventato apatico e ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa (anche se svolgo comunque tutte le mie attività quotidiane), ho molta difficoltà a concentrarmi, e, nonostante mi senta abbastanza tranquillo, ho dei tremori e problemi a star fermo, infatti ho sempre bisogno di muovermi e ho molta difficoltà a prendere sonno. Inoltre il sintomo che non riesco proprio a tollerare è l'effetto che il farmaco ha sulla sfera sessuale, in quanto la libido è totalmente assente e non ho più sensibilità nelle zone intime, con la conseguente difficoltà di mantenere l'erezione e nel raggiungere l'orgasmo (tutti problemi che non avevo mai accusato, nemmeno nel periodo in cui stavo davvero male). Per tutte i motivi sopraindicati ho deciso di iniziare a dismettere (molto lentamente) il farmaco, perchè ritengo che i suoi effetti collaterali su di me siano di gran lunga maggiori rispetto agli effetti benefici. Effetti collaterali che ho tollerato fino ad ora in quanto so che questo tipo di farmaci da degli effetti che tendono a regredire con il tempo, cosa che a me non è successa in quanto gli effetti continuano a peggiorare.
Sperando di essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione del problema, vorrei chiedere se è possibile iniziare gradualmente a sostituire il daparox con il bupropione (in quanto mi è parso di capire che abbia minori effetti collaterali rispetto alla paroxetina, ma comunque non mi permetto di effettuare scelte autonome e per questo motivo sono qui a chiedere un parere nell'attesa di un consulto con il mio psichiatra). In base alla mia sintomatologia, il bupropione sarebbe efficace per il mio problema? Soprattutto mi basta limitare gli effetti sessuali dei farmaci e se questo non fosse possibile sono abbastanza motivato a smettere qualunque terapia farmacologica. Se il farmaco fosse adatto potrei inziare a prenderlo in basse dosi per un passaggio graduale dalla paroxetina? Vi ringrazio in anticipo per l'ottimo servizio che fornite. Cordiali saluti.
sono qui a chiedervi un parere sulla mia situazione, visto che al momento non mi è possibile, per varie motivazioni... andare dal mio psichiatra.
Sono un ragazzo di 21 anni e da circa sei mesi sono in cura con Paroxetina (Daparox Compresse da 20 mg), la diagnosi è disturbo da ansia generalizzata con note depressive aggravata da alcuni traumi ed eventi molto stressanti che ho avuto in passato, più precisamente l'anno scorso. Preciso anche che sono sempre stato un soggetto ansioso e iperattivo. Attualmente sto assumendo 20mg/die di paroxetina (fino a qualche giorno fa ne prendevo 30mg ma ho deciso di iniziare a dismetterla per motivi che elencherò di seguito).
Subito dopo l'inizio della cura ho avvertito diversi effetti collaterali del farmaco, disturbi che non avevo mai avuto prima nonstante i miei problemi, in particolare, sebbene l'effetto benefico sull'umore si faccia sentire, accuso una forte riduzione della sfera emozionale, sono diventato apatico e ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa (anche se svolgo comunque tutte le mie attività quotidiane), ho molta difficoltà a concentrarmi, e, nonostante mi senta abbastanza tranquillo, ho dei tremori e problemi a star fermo, infatti ho sempre bisogno di muovermi e ho molta difficoltà a prendere sonno. Inoltre il sintomo che non riesco proprio a tollerare è l'effetto che il farmaco ha sulla sfera sessuale, in quanto la libido è totalmente assente e non ho più sensibilità nelle zone intime, con la conseguente difficoltà di mantenere l'erezione e nel raggiungere l'orgasmo (tutti problemi che non avevo mai accusato, nemmeno nel periodo in cui stavo davvero male). Per tutte i motivi sopraindicati ho deciso di iniziare a dismettere (molto lentamente) il farmaco, perchè ritengo che i suoi effetti collaterali su di me siano di gran lunga maggiori rispetto agli effetti benefici. Effetti collaterali che ho tollerato fino ad ora in quanto so che questo tipo di farmaci da degli effetti che tendono a regredire con il tempo, cosa che a me non è successa in quanto gli effetti continuano a peggiorare.
Sperando di essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione del problema, vorrei chiedere se è possibile iniziare gradualmente a sostituire il daparox con il bupropione (in quanto mi è parso di capire che abbia minori effetti collaterali rispetto alla paroxetina, ma comunque non mi permetto di effettuare scelte autonome e per questo motivo sono qui a chiedere un parere nell'attesa di un consulto con il mio psichiatra). In base alla mia sintomatologia, il bupropione sarebbe efficace per il mio problema? Soprattutto mi basta limitare gli effetti sessuali dei farmaci e se questo non fosse possibile sono abbastanza motivato a smettere qualunque terapia farmacologica. Se il farmaco fosse adatto potrei inziare a prenderlo in basse dosi per un passaggio graduale dalla paroxetina? Vi ringrazio in anticipo per l'ottimo servizio che fornite. Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
purtroppo a distanza ,e quindi senza una visita dal vivo,è impossibile fornire indicazioni terapeutiche specifiche.La consiglierei quindi di non intrapprendere variazioni terapeutiche,o assumere nuovi farmaci senza aver prima consultato il suo Psichiatra curante.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
purtroppo a distanza ,e quindi senza una visita dal vivo,è impossibile fornire indicazioni terapeutiche specifiche.La consiglierei quindi di non intrapprendere variazioni terapeutiche,o assumere nuovi farmaci senza aver prima consultato il suo Psichiatra curante.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
intanto la ringrazio per la sua pronta risposta.
Tengo a precisare che non ho nessuna intenzione di fare scelte autonome sulla mia terapia farmacologica in quanto so bene di non averne la competenza.
Volevo solo sapere se, per la diagnosi e la sintomatologia che ho riportato sopra, il bupropione potrebbe essere un'alternativa alla terapia attuale.
Ovviamente parlerò di questo con il mio psichiatra, che attualmente non posso interpellare perchè sono fuori città. Volevo solo sapere se il tipo di disturbo che ho descritto possa essere trattatto con farmaci diversi dagli ssri. Preciso anche che non ho ne DAP ne agorafobia.
Saluti
intanto la ringrazio per la sua pronta risposta.
Tengo a precisare che non ho nessuna intenzione di fare scelte autonome sulla mia terapia farmacologica in quanto so bene di non averne la competenza.
Volevo solo sapere se, per la diagnosi e la sintomatologia che ho riportato sopra, il bupropione potrebbe essere un'alternativa alla terapia attuale.
Ovviamente parlerò di questo con il mio psichiatra, che attualmente non posso interpellare perchè sono fuori città. Volevo solo sapere se il tipo di disturbo che ho descritto possa essere trattatto con farmaci diversi dagli ssri. Preciso anche che non ho ne DAP ne agorafobia.
Saluti
[#3]
Ex utente
Gentili dottori, approfitto di questo post già aperto per aggiornarvi sulla mia situazione attuale e per chiedere un chiarimento. Subito dopo la richiesta di consulto, sono riuscito ad avere un colloquio con il mio psichiatra e, dopo avergli esposto i problemi riscontrati con il farmaco, abbiamo deciso di sospenderlo. Adesso non assumo più nessun farmaco da circa una settimana e, oltre a giramenti di testa, nausea e sintomi vari (che mi è parso di capire sia abbastanza comuni con la dismissione del farmaco e che non mi preoccupano in modo particolare) ho riscontrato, subito dopo la sospensione, uno stato di eccitazione persistente, soprattutto di natura sessuale con la libido che è arrivata alla stelle nel giro di due giorni ed un impulso sessuale che persiste anche dopo l'orgasmo. Adesso vi chiedo, anche questo è un effetto dovuto alla sospensione della paroxetina? è possibile avere un cambiamento così radicale nel giro di pochi giorni?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e porgo cordiali saluti.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.3k visite dal 21/10/2013.
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