Ansia e pensieri disturbanti
Buongiorno, sono in cura da uno psichiatra da alcuni anni, precedentemente ho fatto psicoterapia per circa un anno e mezzo,poi sospesa per impegni lavorativi e sicuramente anche per pigrizia.
Dopo i 20 anni ho iniziato ad avere problemi di depressione, partendo già da un carattere tendenzialmente nostalgico, se mi concedete il termine.
Dopo un intervento chirurgico per l'asportazione di calcoli biliari,a 27 anni, ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia e così ho conosciuto il mio psichiatra, il quale inizialmente mi ha prescritto una cura con zoloft, poi cambiato con efexor 75mg, che ho assunto per circa 2 anni.In questo lasso di tempo ho visto con cadenza semestrale lo psichiatra, che mi ha sempre consigliato un supporto psicoterapeutico, che io non ho intrapreso.
Sono stata comunque abbastanza bene in questo lasso di tempo, fino a quando non ho richiesto di sostituire efexor con fluoxeren, perchè avevo problemi di fame compulsiva e conseguente problema di autostima.
Nell'ottobre del 2010 ho avuto un fortissimo attacco di panico, per questo lo psichiatra ha ritenuto di dover sostituire fluoxeren con entact 20 mg. Ha continuato anche a suggerirmi la ripresa della psicoterapia, ma anche in questo caso io ho rifiutato.
Circa 2 mesi fa, del tutto arbitrariamente, ho sospeso la cura di entact (che nel frattempo era stata scalata a 10 mg die), perchè riscontravo un notevole calo della libido (sono sposata da un anno dopo 7 anni di fidanzamento), ma gli effetti non hanno tardato a presentarsi: vertigini, sudorazione eccessiva, umore in calo, crampi addominali. E ovviamente si sono ripresentati anche ansia (sfociata anche in un paio di attacchi di panico) e pensieri ossessivi e disturbanti, come la paura di poter ferire qualcuno dei miei cari, o ferire me stessa, o perdere il controllo e gettarmi dal balcone.
Ho ricontattato lo psichiatra comunicando quanto accadeva, vergognandomi molto perchè comunque questo mese eravamo d'accordo di vederci e io ho incasinato tutto!Potendoci vedere solo dopo 3 settimane dopo averlo contattato, lui mi ha intanto consigliato di riprendere entact e di aggiungervi lorazepam per controllare l'ansia.
A 2 settimane dalla ripresa di entact, sto un po' meglio, i pensieri ossessivi si sono affievoliti ma l'ansia è ancora forte se non prendo lorazepam.
So che la domanda è difficile, ma se i pensieri ossessivi e l'ansia sono peggiorati così tanto, entact sarà stato il giusto supporto?Dovrei intraprendere seriamente una psicoterapia?Ho paura di aver peggiorato ulteriormente la mia situazione psichica e ho il terrore di non trovare il modo giusto per uscirne. Quale terapia psicologica può realmente essere d'aiuto nel mio caso, una psicoterapia tradizionale, cognitivo-comportamentale, breve strategica, emdr, cosa? Sono molto spaventata. Grazie per la Vostra attenzione.
Dopo i 20 anni ho iniziato ad avere problemi di depressione, partendo già da un carattere tendenzialmente nostalgico, se mi concedete il termine.
Dopo un intervento chirurgico per l'asportazione di calcoli biliari,a 27 anni, ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia e così ho conosciuto il mio psichiatra, il quale inizialmente mi ha prescritto una cura con zoloft, poi cambiato con efexor 75mg, che ho assunto per circa 2 anni.In questo lasso di tempo ho visto con cadenza semestrale lo psichiatra, che mi ha sempre consigliato un supporto psicoterapeutico, che io non ho intrapreso.
Sono stata comunque abbastanza bene in questo lasso di tempo, fino a quando non ho richiesto di sostituire efexor con fluoxeren, perchè avevo problemi di fame compulsiva e conseguente problema di autostima.
Nell'ottobre del 2010 ho avuto un fortissimo attacco di panico, per questo lo psichiatra ha ritenuto di dover sostituire fluoxeren con entact 20 mg. Ha continuato anche a suggerirmi la ripresa della psicoterapia, ma anche in questo caso io ho rifiutato.
Circa 2 mesi fa, del tutto arbitrariamente, ho sospeso la cura di entact (che nel frattempo era stata scalata a 10 mg die), perchè riscontravo un notevole calo della libido (sono sposata da un anno dopo 7 anni di fidanzamento), ma gli effetti non hanno tardato a presentarsi: vertigini, sudorazione eccessiva, umore in calo, crampi addominali. E ovviamente si sono ripresentati anche ansia (sfociata anche in un paio di attacchi di panico) e pensieri ossessivi e disturbanti, come la paura di poter ferire qualcuno dei miei cari, o ferire me stessa, o perdere il controllo e gettarmi dal balcone.
Ho ricontattato lo psichiatra comunicando quanto accadeva, vergognandomi molto perchè comunque questo mese eravamo d'accordo di vederci e io ho incasinato tutto!Potendoci vedere solo dopo 3 settimane dopo averlo contattato, lui mi ha intanto consigliato di riprendere entact e di aggiungervi lorazepam per controllare l'ansia.
A 2 settimane dalla ripresa di entact, sto un po' meglio, i pensieri ossessivi si sono affievoliti ma l'ansia è ancora forte se non prendo lorazepam.
So che la domanda è difficile, ma se i pensieri ossessivi e l'ansia sono peggiorati così tanto, entact sarà stato il giusto supporto?Dovrei intraprendere seriamente una psicoterapia?Ho paura di aver peggiorato ulteriormente la mia situazione psichica e ho il terrore di non trovare il modo giusto per uscirne. Quale terapia psicologica può realmente essere d'aiuto nel mio caso, una psicoterapia tradizionale, cognitivo-comportamentale, breve strategica, emdr, cosa? Sono molto spaventata. Grazie per la Vostra attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
mi sembra di capire che aver ripreso entact ha già dato qualche risultato e che, inoltre, lo stesso farmaco è stato efficace in un momento precedente, pur avendo ovviamente, qualche effetto collaterale. Lei sembra molto allarmata, ma molto probabilmente il farmaco che La ha aiutata in precedenza Le sarà utile anche in questo caso. Segua, quindi, la terapia impostata dal suo psichiatra e si faccia consigliare da lui il tipo di un'eventuale psicoterapia che vorrà seguire.
Cordialità.
mi sembra di capire che aver ripreso entact ha già dato qualche risultato e che, inoltre, lo stesso farmaco è stato efficace in un momento precedente, pur avendo ovviamente, qualche effetto collaterale. Lei sembra molto allarmata, ma molto probabilmente il farmaco che La ha aiutata in precedenza Le sarà utile anche in questo caso. Segua, quindi, la terapia impostata dal suo psichiatra e si faccia consigliare da lui il tipo di un'eventuale psicoterapia che vorrà seguire.
Cordialità.
Dr. Roberto Di Rubbo
[#2]
Utente
Grazie per la Sua risposta Dottore, in me c'è una grande paura di non poter fare a meno dei farmaci, perchè in tutti questi anni le cose sembrano essere peggiorate anzichè migliorate? I pensieri ossessivi poi mi riempiono di paura e tristezza, perchè anche se sono stressata dal lavoro o posso avere i piccoli problemi quotidiani che ognuno di noi ha, sono una persona pacifica, non aggressiva e pensare di poter fare del male a qualcuno mi atterrisce!E di certo non voglio morire, anzi ho paura della morte, quindi perchè pensare di perdere il controllo e gettarmi dal balcone?
Dopo 2 anni con entact perchè mi ha distrutto così interromperlo?
Dopo 2 anni con entact perchè mi ha distrutto così interromperlo?
[#3]
Gentile Utente,
le idee fobiche hanno la caratteristica di essere intrusive e terrificanti. La sospensione del farmaco può anche non dare luogo a ricadute, ma spesso invece esse si verificano. Del resto se nel frattempo non si è acquisita una strategia più adattiva per gestire l'ansia (cosa che non è compito del farmaco), è facile che essa possa ripresentarsi.
Cordialità,
le idee fobiche hanno la caratteristica di essere intrusive e terrificanti. La sospensione del farmaco può anche non dare luogo a ricadute, ma spesso invece esse si verificano. Del resto se nel frattempo non si è acquisita una strategia più adattiva per gestire l'ansia (cosa che non è compito del farmaco), è facile che essa possa ripresentarsi.
Cordialità,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 11/10/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.