Efexor 37,5 effetti collaterali
salve,dopo una visita neurologica mi è stato prescritto per la mia sindrome ansioso-depressiva ,Efexor da 37,5 per dieci giorni e quello da 75 per i successivi 3 mesi.L ho assunto (lo ammetto con molta paura) la sera alle 21 e finchè sono andata a letto tutto bene apparte una lieve tachicardia.Poche ore dopo precisamente alle 3 ,mi sono svegliata in preda ad un malessere profondo,senso di gelo interno sudori freddi battiti a 130 vista appannata e ovvia sensazione di morte e conseguente corsa al pronto soccorso dove l ECG non ha riscontrato nulla di anomalo.Cosa può essermi successo?intolleranza al farmaco?effetti collaterali previsti?se si è trattato di un attacco di panico possibile così violento con la dose minima??non mi era mai successo in modo cosi devastante!Ho deciso di non assumerlo più e ho aumentato la dose di gocce alprazolam per aumentata ansia .Notte scorsa nonostante una camomilla e 5 gocce non ho chiuso occhio possibile sia stato ancora l effetto dell'efexor ?Non so cosa pensare aiutatemi.
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Gentile utente,
in un consulto a distanza,senza una visita dal vivo,è difficile formulare una ipotesi diagnostica che possa spiegare con ragionevole sicurezza l'episodio occorsole.Non è quindi possibile attribuirlo al farmaco o ad un attacco di panico.Tenga comunque conto che le benzodiazepine come l'alprazolam non hanno nel medio termine un effetto curativo sull'ansia.La consiglierei pertanto di mettersi in contatto con il medico prescrittore al fine di valutare assieme la situazione ed eventualmente rivedere,se lo riterrà necessario,la terapia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
in un consulto a distanza,senza una visita dal vivo,è difficile formulare una ipotesi diagnostica che possa spiegare con ragionevole sicurezza l'episodio occorsole.Non è quindi possibile attribuirlo al farmaco o ad un attacco di panico.Tenga comunque conto che le benzodiazepine come l'alprazolam non hanno nel medio termine un effetto curativo sull'ansia.La consiglierei pertanto di mettersi in contatto con il medico prescrittore al fine di valutare assieme la situazione ed eventualmente rivedere,se lo riterrà necessario,la terapia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 09/10/2013.
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