Una depressione nascosta

Gentili dottori ho preso per 10 anni sereupin da 20 + 10 gocce al mattino e 10 sera di lorazepam per ansia e attacchi di panico . negli ultimi tempi non avendo più risposta per l'ansia (gli attacchi sono anni che non mi capitano) lo psichiatra mi ha prescritto cymbalta da 60 circa 2 mesi fa .
non avendo riscontrato miglioramenti lo psichiatra ha mantenuto il cymbalta ed ha aumentato le gocce a 20 il mattino 5 pomeriggio 10 la sera ormai da circa 20 gg ma niente di nuovo sempre ansiosa.
da circa 2 mesi inoltre sono comparsi fortissimi mal di testa male al collo e tensione muscolare che non passano né con antidolorifici né miorilassanti.
mi sono rivolta quindi al neurologo il quale a seguito visita, ha ritenuto che i miei mal di testa dipendono dall' ansia ed anche da una depressione nascosta.
non concorda con il principio attivo del cymbalta e mi ha prescritto quindi setralina cloridato 30 cpr riv 100 mg da prendere da subito la sera ed al posto delle gocce una pastiglia di lorazepam da 2.5 sempre la sera.
chiaramente il tutto mi ha disorientato....
posso passare da un antidepressivo all'altro cosi' ?
sospendo le gocce (di cui chiaramente ho anche una dipendenza psicologica) per prendere la pastiglia la sera?
la mia dottoressa di base fondamentalmente è d'accordo con il neurologo.
vi ringrazio anticipatamente della gentile risposta
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente, la sua domanda è:
"posso passare da un antidepressivo all'altro cosi' ?" Questo fatto ha all'origine un altro fatto: che è passata dallo psichiatra al neurologo (e da questi alla dr.ssa di base). Questo passaggio, a sua volta, ha all'origine il fatto che non stava completamente bene con la terapia dello psichiatra e cercava, comprensibilmente, il benessere.
Quindi il problema potrebbe porsi così: discutere fino in fondo con il curante le strategie terapeutiche e seguirle. Qualora non ci si senta più in accordo con la visione del primo curante parlarne cercarne un altro, chiarire la strategia terapeutica con il secondo e poi seguirla, bene e per un tempo congruo. Altrimenti il rischio è quello di cominciare a girare vari medici e sentire vari pareri e proposte terapeutiche ma non fidarsi più di nessuno.
Comprendo che quando si sta male si desidera stare bene, è così per tutti noi, ma stare bene prevede perseguire una strategia più lineare possibile per conseguire la scomparsa dei sintomi, e seguirla.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

[#2]
Utente
Utente
gentile dottore La ringrazio molto per la sollecita risposta La informo che dal neurologo mi ci ha indirizzato la mia dottoressa di base poiché ho avuto degli attacchi di mal di testa atroci per i quali nessuna medicina mi faceva effetto, anche dalla psichiatra mi ha indirizzato la dottoressa di base che a mio modesto parere tende a delegare agli specialisti del caso.
ha dunque ragione a dire che si fatica a fidarsi e no si sa che fare??
proverò come da suo suggerimento a parlare con il curante.....


distinti saluti
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