Claustrofobia,i medicinali servono?
Buonasera,scrivo per avere alcune informazioni su un problema che da poco ho: sono un ragazzo di 25 anni e da circa un'anno che soffro di claustrofobia.Non è così grave,riesco a prendere ascensori,i posti chiusi non mi creano problemi.Ma l'idea di prendere l'aereo veramente mi spaventa tanto.Il problema è che devo fare un viaggio a breve e voglio evitare scenate o un mancato imbarco per questa paura.Quindi ho pensato,fino a che non avrò tempo di fare una terapia,di prendere dei medicinali occasionali per il momento.La mia doamanda è:funzionano?Riescono a sopprimere completamente la paura o la alleviano e basta?O addirittura possono non servire a niente?Ringrazio in anticipo per la pazienza
Gentile utente
Una qualsiasi terapia va consigliata da uno specialista sulla base della valutazione diretta.
Non può stabilire di assumere farmaci al momento se non vi è questa valutazione anche perchè lei, di fatto, non soffre di claustrofobia.
Una qualsiasi terapia va consigliata da uno specialista sulla base della valutazione diretta.
Non può stabilire di assumere farmaci al momento se non vi è questa valutazione anche perchè lei, di fatto, non soffre di claustrofobia.
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Utente
Gentile Dottore
La ringrazio per la tempestiva risposta.Non ho ancora deciso di assumere niente,anche perchè non ho ancora avuto modo di consultare nessuno.Volevo solamente delle delucidazioni sull'effetto reale dei farmaci contro questo disturbo.
La ringrazio per la tempestiva risposta.Non ho ancora deciso di assumere niente,anche perchè non ho ancora avuto modo di consultare nessuno.Volevo solamente delle delucidazioni sull'effetto reale dei farmaci contro questo disturbo.
gentile utente,
in primis non è possibile considerare la sua diagnosi come quella che lei ha autofatto, sia perché ritengo che non siano rispettati criteri corretti di valutazione, sia perché la diagnosi comunque andrebbe chiarita primariamente.
In ogni caso, l'efficacia farmacologica per disturbi che riguardano la sfera ansiosa è accreditata da tempo.
Il dubbio maggiore che pone la mia attenzione è che lei desideri un trattamento momentaneo senza considerare altri aspetti relativi al disturbo che, invece, uno specialista in psichiatria può valutare in corso di visita e decidere, pertanto, il trattamento più adatto alla sua situazione.
in primis non è possibile considerare la sua diagnosi come quella che lei ha autofatto, sia perché ritengo che non siano rispettati criteri corretti di valutazione, sia perché la diagnosi comunque andrebbe chiarita primariamente.
In ogni caso, l'efficacia farmacologica per disturbi che riguardano la sfera ansiosa è accreditata da tempo.
Il dubbio maggiore che pone la mia attenzione è che lei desideri un trattamento momentaneo senza considerare altri aspetti relativi al disturbo che, invece, uno specialista in psichiatria può valutare in corso di visita e decidere, pertanto, il trattamento più adatto alla sua situazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 01/10/2013.
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