Stanchezza e pensieri negativi
Ho sofferto di attacchi di panico e ansia. Dalla primavera dopo cura con xanax stavo bene. Con settembre ho iniziato a sentirmi sempre stanca e di conseguenza a rimandare le attività più faticose o superflue. Riesco a dormire ma non recupero la stanchezza. Cosa strana, sembro stare meglio alla sera.
Sono in cura prolungata con lansoprazolo e motilex per extrasistole riconducibili a ernia iatale, ma mi hanno assicurato che i farmaci non hanno effetto sull'umore.
Anche se io a questo punto mi chiedo se continuare la cura, visto che forse anche queste dipendono dalla sindrome ansiosa.
I sintomi principali sono la stanchezza, l'impressione di avere la testa vuota, e pensieri negativi. Ho paura di impazzire, ho due figli piccoli e sono single, senza aiuti, quindi l'essere in crisi temo che mi possa portare a non accudirli bene.
In più ho costanti pensieri negativi sul futuro (penso a quando i bimbi finiranno il tempo pieno e non avrò nessuno che possa prenderli a scuola, oppure penso che l'unica soluzione, e cioè tornare ad abitare con mio padre, è impossibile perché non saprei gestire un trasloco; e a volte mi sorprendo a immaginare il mio trasloco e ne ho paura; a volte addirittura mi sento nervosa per un'eventuale mia morte e il fatto che il mio ex e i miei figli dovranno vuotare la casa prima di venderla). Insomma, ansie illogiche o anche reali, come nel caso della fine del tempo pieno; ma non immediate.
Temo di essere in pieno esaurimento nervoso.
Ho l'appuntamento dallo psichiatra giovedì e domani vado a fare le analisi.
Nel frattempo chiedo: che mi sta succedendo? Non mi pare di avere compulsioni ma solo queste specie di pensieri ricorrenti.
Mi sforzo di pensare positivo, ma ho paura. E sto cominciando a temere di intraprendere qualsiasi azione; e cerco compagnia perché mi pare di star meglio se parlo e non penso. Solo che sono sola e non sempre posso avere qualcuno con me. Quando ci sono i bimbi mi sforzo di essere allegra e devo dire che mi aiutano a distrarmi.
Cerco di andare al lavoro per distrarmi (sono operatrice call center) ma devo fare un grosso sforzo ogni mattina, mi è diventato odioso. Eppure sono una delle più brave e apprezzate, dalla ditta e dalle colleghe.
Ce la farò a venirne fuori?
Che tipo di problema è il mio e si può guarire?
Grazie.
Sono in cura prolungata con lansoprazolo e motilex per extrasistole riconducibili a ernia iatale, ma mi hanno assicurato che i farmaci non hanno effetto sull'umore.
Anche se io a questo punto mi chiedo se continuare la cura, visto che forse anche queste dipendono dalla sindrome ansiosa.
I sintomi principali sono la stanchezza, l'impressione di avere la testa vuota, e pensieri negativi. Ho paura di impazzire, ho due figli piccoli e sono single, senza aiuti, quindi l'essere in crisi temo che mi possa portare a non accudirli bene.
In più ho costanti pensieri negativi sul futuro (penso a quando i bimbi finiranno il tempo pieno e non avrò nessuno che possa prenderli a scuola, oppure penso che l'unica soluzione, e cioè tornare ad abitare con mio padre, è impossibile perché non saprei gestire un trasloco; e a volte mi sorprendo a immaginare il mio trasloco e ne ho paura; a volte addirittura mi sento nervosa per un'eventuale mia morte e il fatto che il mio ex e i miei figli dovranno vuotare la casa prima di venderla). Insomma, ansie illogiche o anche reali, come nel caso della fine del tempo pieno; ma non immediate.
Temo di essere in pieno esaurimento nervoso.
Ho l'appuntamento dallo psichiatra giovedì e domani vado a fare le analisi.
Nel frattempo chiedo: che mi sta succedendo? Non mi pare di avere compulsioni ma solo queste specie di pensieri ricorrenti.
Mi sforzo di pensare positivo, ma ho paura. E sto cominciando a temere di intraprendere qualsiasi azione; e cerco compagnia perché mi pare di star meglio se parlo e non penso. Solo che sono sola e non sempre posso avere qualcuno con me. Quando ci sono i bimbi mi sforzo di essere allegra e devo dire che mi aiutano a distrarmi.
Cerco di andare al lavoro per distrarmi (sono operatrice call center) ma devo fare un grosso sforzo ogni mattina, mi è diventato odioso. Eppure sono una delle più brave e apprezzate, dalla ditta e dalle colleghe.
Ce la farò a venirne fuori?
Che tipo di problema è il mio e si può guarire?
Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
nella sintomatologia che racconta di se' sembrano presenti elementi della serie ansiosa e della serie depressiva. Il fatto che stia meglio alla sera non è strano, dal momento che negli stati depressivi c'è generalmente un peggioramento al mattino. Credo che una benzodiazepina (Xanax) da sola non possa controllare i suoi sintomi. Il suo psichiatra, alla visita ormai prossima, le darà le cure opportune. Credo che nel giro di qualche settimana starà meglio e potrà riprendere a vivere molto più serena.
Cordialità,
nella sintomatologia che racconta di se' sembrano presenti elementi della serie ansiosa e della serie depressiva. Il fatto che stia meglio alla sera non è strano, dal momento che negli stati depressivi c'è generalmente un peggioramento al mattino. Credo che una benzodiazepina (Xanax) da sola non possa controllare i suoi sintomi. Il suo psichiatra, alla visita ormai prossima, le darà le cure opportune. Credo che nel giro di qualche settimana starà meglio e potrà riprendere a vivere molto più serena.
Cordialità,
Dr. Roberto Di Rubbo
[#5]
Utente
Buon pomeriggio,
lo psichiatra mi ha prescritto Citalopram (parto da 3 gocce alla sera per arrivare nel giro di una ventina di giorni a 10 gocce) e mezza compressa di xanax da 0.25 dopo pranzo.
Mi ha detto che può dare nausea all'inizio ma non ha altri effetti collaterali.
So che è una domanda scema, ma ho letto che può dare problemi cardiaci nel foglietto, in persone malate oppure in caso di carenza di potassio o magnesio.
Siccome soffro di extrasistole, che a quanto pare sono benigne (ho fatto due holter e vari ECG), temo che il medicinale possa darmi effetti sgraditi dal punto di vista cardiaco.
Posso assumerlo senza paura di essere in squilibrio salino oppure è bene fare degli esami prima? Carenze in precedenza non ne ho mai avute però i sintomi che sento possono essere sovrapponibili alla carenza di magnesio, e tra l'altro prendo anche il lansoprazolo, che sempre nel foglietto dice che una cura prolungata può creare appunto squilibri di magnesio.
lo psichiatra mi ha prescritto Citalopram (parto da 3 gocce alla sera per arrivare nel giro di una ventina di giorni a 10 gocce) e mezza compressa di xanax da 0.25 dopo pranzo.
Mi ha detto che può dare nausea all'inizio ma non ha altri effetti collaterali.
So che è una domanda scema, ma ho letto che può dare problemi cardiaci nel foglietto, in persone malate oppure in caso di carenza di potassio o magnesio.
Siccome soffro di extrasistole, che a quanto pare sono benigne (ho fatto due holter e vari ECG), temo che il medicinale possa darmi effetti sgraditi dal punto di vista cardiaco.
Posso assumerlo senza paura di essere in squilibrio salino oppure è bene fare degli esami prima? Carenze in precedenza non ne ho mai avute però i sintomi che sento possono essere sovrapponibili alla carenza di magnesio, e tra l'altro prendo anche il lansoprazolo, che sempre nel foglietto dice che una cura prolungata può creare appunto squilibri di magnesio.
[#6]
Gentile Utente, puressendoci l'indicazione precauzionale di fare un ECG con calcolo dell'intervallo QTc quando si usano antidepressivi, non ho mai riscontrato, ne' sentito da colleghi, alcun problema cardiaco con l'uso di citalopram a dosaggi terapeutici.
Cordialita'
Cordialita'
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.8k visite dal 23/09/2013.
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