Stato ansioso

Egregi Dottori, sono una ragazza di 23 anni. A fine maggio ho avuto un attacco di panico non troppo violento ma che cmq mi ha segnato da quel momento, in quanto io ansiosa già di carattere, ho iniziato ad avere ansia continua, a volte tornavano questi attacchi più forti e avevo costanti somatizzazioni, ossia vertigini lievi, a volte cefalee, colon irritabile/diarrea, necessità di urinare molto spesso se non continuamente, stanchezza eccessiva, difficoltà di concetrazione nello studio. diffcoltà a dormire. Nello stesso periodo scopro di avere tiroidite autoimmune che si manifesta con hascitossicosi, a detta degli endocrinologi i miei sintomi erano amputabili a quello, dunque inizio la cura per il disturbo tiroideo. Già a metà agosto i valori stavao rientrano, ad oggi il tsh è 3,22, dunque normale, così l'endocrinologo mi dice che la tiroide non centra più. La psichiatra mi ha detto di prendere 10 gocce di elopram e poi rifare il controllo a ottobre. Martedì 24 fanno 2 settimane dal dosaggio pieno, avverto già molti miglioramenti (es. non ho più vertigini e senso di testa vuota, sono meno stanca comincio a recuperare energie e concentrazione). A volte però mi torna l'ansia ed evito posti molto affollati, noto che quando subentra l'ansia più forte sento un senso di distacco dalla realtà che passa appena mi tranquillizzo. A livello umorale mi sento come sempre, normale, anzi fiduciosa nelle tarapie, nella vita in generale, nello studio. Ho passato gli ultimi 2 anni universitari in modo molto stressante per via della tesi e degli esami, ma il tutto è proceduto brillantemente anche se a volte mi rendevo conto di "forzare troppo sull'accelleratore", ma questo dipende dal mio carattere che vuole fare sempe tutto al meglio. Inoltre ci sono stati dei problemi a casa causa crisi e magari anche se lì per lì non mi turbavano in modo eccessivo, poi li ho accusati, anche perchè ho la tendenza a preoccuparmi se vedo i genitori o i fratelli o il ragazzo in difficoltà o con problemi. Volevo chiedervi se l'elopram è un farmaco buono e se secondo voi mi aiuterà! In realtà la mia dottoressa, di poche parole, non mi ha nemmeno detto il nome preciso della mia patologia.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

2 settimane spesso non sono sufficienti per valutare la completa efficacia della terapia, quindi potrebbero esserci ancora margini di miglioramento.

La diagnosi clinica non sempre è definibile al primo colloquio ma è comunque corrretto chiederla appena possibile,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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