Disturbi vari e insonnia

Gentilissimi Dottori
Vorrei sottoporre il mio caso per avere un Vs. parere.
Ho 52 anni e in pratica un anno e mezzo fa mentre ero in condizioni ottimali e facevo anche attività fisica incomincio ad accusare accellerazioni del battito cardiaco seguiti da insonnia. Gli accertamenti diagnostici su cuore e esami sangue e tiroide non mostrano nulla di significativo, per cui sul consiglio del medico curante mi rivolgo a uno psichiatra che mi fa la diagnosi di attacchi di panico e ansia. Mi prescrive sereupin 20 mg e xanax. Non ottenendo risultati ma anzi ottenendo un'aggravamento dell'insonnia mi rivolgo ad altro specialista che mi cambia l'antidepressivo con cipralex 10mg e tavor 1mg per l'insonnia.
Dopo circa un mese i disturbi regrediscono, quindi dismetto il tavor e continuo con cipralex per ulteriori 6 mesi. C'è da dire che durante tale periodo se pur sia passata l'insonnia e i battiti accellerati mi sono rimaste palpitazioni sopratutto all'atto di coricarsi e inoltre ho notato un'aumento della pressione arteriosa e una frequenza dell'andare a urinare.
Per tali ragioni dopo i 6 mesi di cura, d'accordo con lo specialista ho sopeso il cipralex (per 15 giorni 1/2 compressa e scalando poi con le gocce gli altri 5mg nell'arco di 3 settimane).
I sintomi di sospensione sono stati particolarmente pesanti con giramenti di testa, sensazioni di scariche elettriche nel cervello e poi ritorno dei sintomi precedenti che andavano e venivano. Finiti i giramenti di testa dopo circa un mese non sono stato mai completamente bene perchè vari sintomi si alternavano, tra cui:
dispepsia, tachicardia dopo pranzo, urina continua di notte, debolezza sensazioni di freddo e infine di nuovo insonnia continua da circa un mese. Ora io non so se la diagnosi che mi hanno fatto è esatta o se devo fare ritorno agli antidepressivi, con la consapevolezza che non mi hanno poi risolto tutti i problemi. Quale è la vostra opinione? Certo così non posso andare più avanti.
Grazie
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Gentile utente,
indubbiamente la sintomatologia attuale parrebbe richiedere un intervento terapeutico al fine di ottenere un certo sollievo.
Purtroppo per evidenti ragioni non è possibile formulare una diagnosi a distanza,ma tenga conto che esistono numerosi farmaci antidepressivi e ansiolitici con differenti modalità d'azione e differenti,eventuali,effetti collaterali.Pertanto la inviterei a non perdersi d'animo e a consultare con fiducia uno specialista Psichiatra della sua zona.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori
Torno qui a riscrivere per aggiornare lo stato del mio caso.
Mi recai da una psichiatra che mi prescrisse zoloft 50mg e confermò tavor 1mg la sera per dormire, ma dopo circa 15gg si è sostituito lo zoloft con cipralex 10mg nuovamente perchè lo stesso zoloft mi dava problemi. Allo stato attuale però non ho notato nessun miglioramento sul sonno tale da poter togliere il tavor come feci la volta scorsa. Infatti anche se dormo la notte il sonno non è completo nel senso che molte notti non mi addormento subito anzi devo rialzarmi e ritentare e poi mi addormento, ma molte volte durante la notte ci sono risvegli.
Questa comunque non è la norma perchè alcune notti dormo bene, mentre questa notte è andata decisamente male nel senso che non riuscivo a prendere sonno ma non perchè non ci fosse il sonno, ma perchè mentre cercavo di prendere sonno venivo svegliato continuamente da scatti muscolari a gambe e braccia, una cosa mai successa prima!
Ora mi chiedo dato che sono passate ormai 5 settimane di assunzione di cipralex, perchè questo non ha più l'effetto avuto in passato e poi il tavor, che ormai prendo da 3 mesi, può avermi prodotto assuefazione o adirittura effettinegativi come questa notte?
In ogni caso dato che non posso prendere il tavor a vita, lo scopo dell'antidepressivo dovrebbe essere quello di sostituire la benzodiazepina, ma il cipralex non porta l'effetto desiderato, come posso comportarmi?
La psichiatra vorrebbe mettermi prima di dormire remeron per dismettere tavor e lasciare cipralex, ma è corretto prendere due antidepressivi visto che il mio problema è solo il sonno?
Vi prego fornitemi una risposta!

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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
come già detto in precedenza non è possibile effettuare diagnosi a distanza.
La sua situazione però meriterebbe alcune considerazioni, perché a mio parere abbastanza frequente.
Consideri quindi ciò che scrivo come indicazioni generali che potrebbero adattarsi anche alla sua situazione specifica.
L'insonnia può essere un disturbo isolato oppure correlato ad altre patologie psichiatriche (ansia, depressione...) o organiche (dispnea notturna...).
Ovviamente il trattamento differisce in base all'origine del disturbo.
Nel caso di insonnia isolata (in realtà abbastanza rara) la strategia migliore prevede una corretta gestione del ritmo sonno-veglia (eventuali riposi diurni, ora di risveglio e di addormentamento) affiancata se occorre da una terapia farmacologica adeguata (ne esiste di vario tipo oltre a quelle che ha già provato).
Se invece, come succede più frequentemente, l'insonnia dovesse essere un sintomo di qualche malattia, la strategia migliore è quella di risolvere la patologia di base, affiancando eventualmente una cura specifica per l'insonnia nelle fasi iniziali.
Da quanto riferisce, a lei è già stata formulata diagnosi di disturbo ansioso e più di uno specialista le ha prescritto una terapia ansiolitica (sereupin, cipralex, zoloft), condividendo evidentemente la prima diagnosi.
La risposta a queste terapie, tutte equivalenti sul piano dell'efficacia clinica, dipende molto dalla risposta individuale: è possibile cioè che lo stesso farmaco funzioni meglio in un individuo rispetto ad un altro.
Sulla base della risposta individuale è possibile poi stabilire il dosaggio più appropriato (a quanto riferisce lei ha sempre assunto il dosaggio minimo, e questo potrebbe spiegare il perché non ha ottenuto una remissione completa dei sintomi). Bisogna infine considerare che i tempi di azione possono essere piuttosto lunghi (fino a 6 settimane dal raggiungimento della dose ottimale).
Le benzodiazepine invece (nel suo caso xanax e tavor) placano provvisoriamente l'ansia, senza però effetti curativi. Possono inoltre indurre assuefazione e dipendenza (3 mesi però non sono sufficienti di solito).
Remeron infine è un antidepressivo, che però solitamente offre buoni risultati proprio nella regolazione del sonno, senza tra l'altro i rischi connessi all'uso di benzodiazepine.
A mio parere dovrebbe quindi scegliere uno specialista al quale affidarsi e con il quale discutere di questi timori, seguendo le indicazioni terapeutiche che le fornirà.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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Utente
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Gentile Dottore
La ringrazio per la risposta.
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