Effetti a lungo termine di Paroxetina
Gentili Medici, sono un ragazzo di 22 anni e vi espongo molto brevemente la mia richiesta di chiarimento.
Soffro da quando avevo 10-11 anni di problemi ossessivi (dolori, pensieri ossessivi, manie, ecc) e circa 4 anni fa ho iniziato ad assumere Paroxetina.
Da 10 mg al giorno sono passato nel giro di 1 mese a 20, poi ancora nel giro di un mese a 30 e da circa 3 anni e mezzo vado avanti con 40 mg al giorno.
Ovviamente sto facendo una terapia cognitivo-comportamentale affiancata alle visite con lo psichiatra, quindi l'idea è che una volta completato il ciclo cognitivo-comportamentale smetterò gradualmente di prendere il farmaco... tuttavia questo farmaco ha un effetto straordinariamente efficace, ciò da quando lo prendo ho risolto completamente tutto, quindi sinceramente non so se lo smetterò davvero.
La mia domanda è molto semplice: dalla letteratura e dalla vostra esperienza sapreste dirmi quali sono gli eventuali danni all'organismo causati da una assunzione prolungata di una dose così elevata di Paroxetina?
Grazie
Soffro da quando avevo 10-11 anni di problemi ossessivi (dolori, pensieri ossessivi, manie, ecc) e circa 4 anni fa ho iniziato ad assumere Paroxetina.
Da 10 mg al giorno sono passato nel giro di 1 mese a 20, poi ancora nel giro di un mese a 30 e da circa 3 anni e mezzo vado avanti con 40 mg al giorno.
Ovviamente sto facendo una terapia cognitivo-comportamentale affiancata alle visite con lo psichiatra, quindi l'idea è che una volta completato il ciclo cognitivo-comportamentale smetterò gradualmente di prendere il farmaco... tuttavia questo farmaco ha un effetto straordinariamente efficace, ciò da quando lo prendo ho risolto completamente tutto, quindi sinceramente non so se lo smetterò davvero.
La mia domanda è molto semplice: dalla letteratura e dalla vostra esperienza sapreste dirmi quali sono gli eventuali danni all'organismo causati da una assunzione prolungata di una dose così elevata di Paroxetina?
Grazie
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Gentile utente,
un trattamento terapeutico è condiviso con i propri curanti anche in presenza di dubbi rispetto allo stesso.
La dose di Paroxetina che assume non è elevata, è una dose standard per il trattamento di un disturbo ossessivo.
Lo scopo di un trattamento non deve portare a considerare che la soluzione definitiva deve per forza portare alla sospensione della terapia.
La stessa psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale deve aiutarla ad avere consapevolezza dei sintomi e considerare la sua patologia sia se vi è totale risoluzione della stessa sia se non dovesse esservi.
A mio avviso, anche la richiesta su possibili "danni" a lungo termine potrebbe rappresentare delle caratteristiche ossessive non risolte che dovrebbero essere elemento di valutazione dei suoi curanti.
un trattamento terapeutico è condiviso con i propri curanti anche in presenza di dubbi rispetto allo stesso.
La dose di Paroxetina che assume non è elevata, è una dose standard per il trattamento di un disturbo ossessivo.
Lo scopo di un trattamento non deve portare a considerare che la soluzione definitiva deve per forza portare alla sospensione della terapia.
La stessa psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale deve aiutarla ad avere consapevolezza dei sintomi e considerare la sua patologia sia se vi è totale risoluzione della stessa sia se non dovesse esservi.
A mio avviso, anche la richiesta su possibili "danni" a lungo termine potrebbe rappresentare delle caratteristiche ossessive non risolte che dovrebbero essere elemento di valutazione dei suoi curanti.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 13/09/2013.
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