Sospensione lexotan
Egregi dottori, mia figlia di 43 anni ai primi di luglio ha riscontrato sangue nelle feci, dimagrimento di circa 4 kg, inappetenza, tachicardia.
Il medico di famiglia le ha prescritto alcuni esami di laboratorio. L'unico esame positivo è il sangue occulto nelle feci. Il medico l' ha inviata da un chirurgo e quest’ultimo ha prescritto una colonscopia che ha rilevato una formazione polipoide con lungo peduncolo (0-Ip Parigi) e testa congesta di circa 20 cm di lunghezza che viene elettroresecata alla fine di agosto.
Il medico di famiglia ha attribuito i sintomi di tachicardia, inappetenza e dimagrimento ad un forte stato ansioso, per cui per evitare un peggioramento le ha prescritto 1,5 mg cpr di LEXOTAN da assumere al bisogno, ma poi dopo il ferragosto i problemi ansiosi sono aumentati e allora ha deciso di farle assumere 1 cpr da 1,5 mg alla mattina e una alla sera prima di coricarsi dal 23 agosto.
La situazione è migliorata parecchio, soprattutto dopo l’esame endoscopico, ha ripreso la voglia di uscire, andare in piscina, vedere amici e parenti e ora aspetta l’esito dell’esame istologico con serenità e mangia molto.
Questa mattina si è recata in ambulatorio per avere informazioni sulla sospensione delLEXOTAN, ma con sorpresa al posto del nostro medico di famiglia si è trovata la dottoressa che lo sostituisce per quasi tutto settembre.
La dottoressa le ha consigliato di sostituire le cpr con le gocce e di iniziare il giorno 4 settembre con 25 gocce la 1° settimana ripartite in due mattina e sera, per scalare a 20 la 2° 15 la 3° fino ad arrivare a 5 l’ultima settimana, che si concluderà ai primi di ottobre.
La mia domanda sarebbe questa: è meglio seguire il consiglio della dott.ssa oppure rivolgermi ad uno psichiatra che è più competente, visto che si tratta di medicinali che possono dare effetti collaterali seri e la mancanza del mio medico mi ha resa ancora più preoccupata.
Ringrazio anticipatamente per la risposta e colgo l’occasione per porVi i miei più cordiali saluti.
Il medico di famiglia le ha prescritto alcuni esami di laboratorio. L'unico esame positivo è il sangue occulto nelle feci. Il medico l' ha inviata da un chirurgo e quest’ultimo ha prescritto una colonscopia che ha rilevato una formazione polipoide con lungo peduncolo (0-Ip Parigi) e testa congesta di circa 20 cm di lunghezza che viene elettroresecata alla fine di agosto.
Il medico di famiglia ha attribuito i sintomi di tachicardia, inappetenza e dimagrimento ad un forte stato ansioso, per cui per evitare un peggioramento le ha prescritto 1,5 mg cpr di LEXOTAN da assumere al bisogno, ma poi dopo il ferragosto i problemi ansiosi sono aumentati e allora ha deciso di farle assumere 1 cpr da 1,5 mg alla mattina e una alla sera prima di coricarsi dal 23 agosto.
La situazione è migliorata parecchio, soprattutto dopo l’esame endoscopico, ha ripreso la voglia di uscire, andare in piscina, vedere amici e parenti e ora aspetta l’esito dell’esame istologico con serenità e mangia molto.
Questa mattina si è recata in ambulatorio per avere informazioni sulla sospensione delLEXOTAN, ma con sorpresa al posto del nostro medico di famiglia si è trovata la dottoressa che lo sostituisce per quasi tutto settembre.
La dottoressa le ha consigliato di sostituire le cpr con le gocce e di iniziare il giorno 4 settembre con 25 gocce la 1° settimana ripartite in due mattina e sera, per scalare a 20 la 2° 15 la 3° fino ad arrivare a 5 l’ultima settimana, che si concluderà ai primi di ottobre.
La mia domanda sarebbe questa: è meglio seguire il consiglio della dott.ssa oppure rivolgermi ad uno psichiatra che è più competente, visto che si tratta di medicinali che possono dare effetti collaterali seri e la mancanza del mio medico mi ha resa ancora più preoccupata.
Ringrazio anticipatamente per la risposta e colgo l’occasione per porVi i miei più cordiali saluti.
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Gentile utente,
Per quanto riguarda se e come sospendere il lexotan, la dottoressa mi sembra abbia consigliato correttamente una sospensione graduale delle stesse, anche perché tra un po' non avrebbe più senso prenderle. In realtà essendo passato poco (dalla seconda metà di Agosto) non si è probabilmente sviluppata assuefazione, in ogni caso è più cauta la sospensione graduale.
Per quanto concerne invece la questione se i sintomi in questione siano ancora da curare o meno, questo dipende dalla diagnosi che ne è stata fatta, nel senso che se era una reazione al malessere, o se erano legati ad uno stato anemico, ovviamente si presume che la cosa rientri con il risolversi del problema intestinale, se invece si configurava qualcosa di più specifico, come un disturbo di panico, eventualmente ci sono altre cure da utilizzare (l'ansiolitico è efficace spesso e rapidamente, ma non è utilizzabile a lungo).
Per quanto riguarda se e come sospendere il lexotan, la dottoressa mi sembra abbia consigliato correttamente una sospensione graduale delle stesse, anche perché tra un po' non avrebbe più senso prenderle. In realtà essendo passato poco (dalla seconda metà di Agosto) non si è probabilmente sviluppata assuefazione, in ogni caso è più cauta la sospensione graduale.
Per quanto concerne invece la questione se i sintomi in questione siano ancora da curare o meno, questo dipende dalla diagnosi che ne è stata fatta, nel senso che se era una reazione al malessere, o se erano legati ad uno stato anemico, ovviamente si presume che la cosa rientri con il risolversi del problema intestinale, se invece si configurava qualcosa di più specifico, come un disturbo di panico, eventualmente ci sono altre cure da utilizzare (l'ansiolitico è efficace spesso e rapidamente, ma non è utilizzabile a lungo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 17.5k visite dal 02/09/2013.
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