Testa piena di problemi e senso di oppressione

Salve,
dopo 8 anni di diagnosi e cure sbagliate
finalmente, 4 mesi fa, dopo un episodio misto
mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare di tipo 2 con manifastazioni psicotiche incongrue con l'umore
da 4 mesi prendo un antimaniacale, uno stabilizzante, due antidepressivi e un ansiolitico, in questi giorni qualcosa sta cambiando, credo in meglio, però vorrei chiedervi cos'è questo disturbo, penso in continuazione, ho la testa piena di mille problemi, soprattutto legati al disturbo bipolare, nel senso che cerco soluzioni, ma non le trovo, ho tante paure, vorrei che tutto si risolvesse prima possibile, ho la vista un pò sfuocata e difficoltà di concentrazione, spesso mi sento stressato, a volte ho momenti di angoscia con crisi di pianto.
La mia domanda è
si tratta di ansia o di depressione, o tutt'e due insieme?
la mia sensazione è che l'umore si sia stabilizzato basso e in più ho questo continuo pensare, non riesco a smettere, a portare l'attenzione fuori dalla mia testa.
grazie.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Può specificare il trattamento ed i dosaggi che assume?

https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente, effettivamente lei non riporta il tipo di terapia ed i dosaggi che assume. Nei disturbi dell'umore si parla di Stato Misto nel Disturbo Bipolare quando sono presenti sia sintomi depressivi che eccitativi senza che nessuno dei due prevalga. Sicuramente la scelta del suo curante di darle uno stabilizzante (per quanto lei non riferisca quale e a che dosaggio) è un'ottima scelta.
Cordiali saluti
Dr Roberto Di Rubbo

Dr. Roberto Di Rubbo

[#3]
Utente
Utente
Salve, prendo il
depakin chrono 500 x 3
anafranil 75 la sera
mutabon antidepressivo la sera
sycrest 10 mattina e sera
EN 1 x 3

questa terapia la prendo da 4 mesi, l'unica modifica è stata che da un mese sono passato dal mutabon forte a quello antidepressivo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

il trattamento previsto per la sua patologia attualmente risulta essere composto da due stabilizzatori del tono dell'umore e due antidepressivi.

Scarsa efficacia può avere questo trattamento sui sintomi psicotici da lei riportati.

E' probabile che attualmente la sua diagnosi possa avere aspetti di disturbo bipolare, ciò non toglie che vi è una certa tendenza alla oscillazione sintomatologica piuttosto frequente, come si evince dalla sua scheda utente.
[#5]
Utente
Utente
Capisco, quindi il non riuscire a smettere di pensare e il senso di oppressione, possono essere considerati come sintomi psicotici? se è cosi lo riferirò al mio psichiatra alla prossima visita.
Grazie
[#6]
Utente
Utente
Oggi ho litigato a morte con mia madre, per una serie di motivi la ritengo responsabile del mio disturbo, ma forse mi sbaglio, non sò nemmeno io cosa pensare, credo che dalle psicosi non si guarisca mai.
[#7]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente, posto che le manifestazioni psicotiche incongrue con l'umore hanno differenti livelli di gravità, inquadrabili solo nel corso della visita psichiatrica (quindi il suo curante ha gli elementi necessari alla valutazione), non si scoraggi, ci sono ottimi farmaci (fra cui il Sycrest, che il suo psichiatra le ha prescritto) che possono controllare tali manifestazioni.
Cordialità,
[#8]
Utente
Utente
grazie dottor Di Rubbo
effettivamente da alcuni giorni mi sento più aderente alla realtà
ma sono in uno stato di profonda depressione
volevo farle un paio di domande
il disturbo bipolare è genetico?
una volta che il paziente è stabilizzato e senza sintomi, dopo un periodo di terapia di mantenimento, può gradualmente smettere i farmaci?
[#9]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile Utente, in risposta alla prima domanda: il disturbo bipolare non è ereditario, ma dipende da fattori genetici che causano una maggiore sensibilità agli stimoli stressanti. Ad esempio in due gemelli omozigoti, che hanno quindi lo stesso corredo genetico, se uno dei due manifesta il disturbo bipolare, il fratello ha il 50% di probabilità di avere lo stesso disturbo mentre in due fratelli non gemelli omozigoti la probabilità è del 20%.
Circa la seconda domanda: la durata della terapia di mantenimento nel disturbo bipolare va stabilita paziente per paziente in base alla frequenza e alla gravità degli episodi precedenti, alla risposta parziale o completa ottenuta, al tipo e all'intensità degli effetti collaterali, alle possibili conseguenze sociali e/o lavorative di una possibile ricaduta. Come regola generale la terapia va gradualmente diminuita fino alla sospensione solo quando si è avuto un periodo di completo benessere di almeno 2 anni; secondo alcuni Autori però, la terapia di mantenimento con stabilizzanti non dovrebbe mai essere interrotta del tutto (G.B. Cassano).
Cordialità
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Utente
Utente
Grazie dottor Di Rubbio, è stato molto esaustivo
se posso, vorrei rivolgerle una ulteriore domanda
cosa ne pensa di associare una terapia psicoanalitica a quella farmacologica?
[#11]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 25
Gentile utente,
posto che esiste una differenza fra psicoanalisi e psicoterapie (di vari orientamenti) e benchè siano stati fatti tentativi, la psicoterapia non trova indicazioni negli stati misti. Nelle forme bipolari e specificamente negli stati intercritici può essere di utilità un intervento psicologico. Come dicevo la psicoanalisi è un intervento più complesso di una psicoterapia (pur essendo psicoterapia a sua volta) e non mi sembra idoneo al suo caso. Un parere ultimativo può però essere dato solo dallo psichiatra che la vede in visita.
Cordialità,
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