Disintossicazione psicofarmaci

Salve,
mia sorella utilizza psicofarmaci da un bel paio di anni (5 se non sbaglio).
L'anno scorso, decidemmo di diminuire gradualmente, le dosi di Risperdal, che dopo qualche settimana le causò psicosi, che è un effetto collaterale, a causa dell'astinenza del farmaco, ritornando a bombarla più di prima per "coprire" questo effetto.
Ora ha sostituito il medicinale citato con un altro, il .
Personalmente, ma non solo io, ritengo che queste medicine le stanno facendo più male che bene. Il comportamento, la voglia di fare, di vivere sono tutte diminuite, assopite, se non sparite.
Credo che si possa fare qualcosa per disintossicarla con qualcuno preparato che la possa aiutare a superare l'astinenza, perchè l'astinenza da qualsiasi cosa (fumo, droghe, tra le quali psicofarmaci) non sono facili da superare.
Vorrei sapere inoltre se esistono cliniche per poterla disintossicare.
Grazie
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
Gentile utente,

penso che ci siano diversi equivoci riguardo le cure che riceve sua sorella e i farmaci che le vengono dati per curarla.

Innanzitutto non ci si disintossica dagli psicofarmaci perché questi farmaci non intossicano.

E' possibile che diano effetti collaterali ma questi vanno messi nella bilancia dei benefici rispetto ai rischi. Cioè se sia preferibile sopportare qualche effetto collaterale per avere un effetto curativo sulla malattia.

La psicosi dopo sospensione del farmaco non è un effetto collaterale, ma la riapparizione della malattia di base che non è più controllata dal farmaco.

Piuttosto che pensare a come sospendere i farmaci, pensate a cercare di capire di cosa soffra sua sorella, come si cura la malattia che ha e cosa può fare una famiglia per aiutarla meglio senza sostituirsi ai curanti ma aiutandoli nelle cure.

Spero di essere stato utile
cordiali saluti

Massimo Lai, MD