Sono consapevole di avere avuto un attacco di panico

Gentili Signori,
sono una ragazza di 25 anni con una situazione famigliare alle spalle non semplice e aggravata nell'ultimo periodo dalla comparsa di un tumore ella gola di mia madre e dalla mancanza di lavoro che influisce sulle scelte giornaliere della mia vita.
La settimana scorsa(mentre attendevo che mia madre ritornasse dalla ala operatoria) ho iniziato ad avvertire un nodo in gola..come se avessi una pallina che non riuscivo a deglutire. Da lì i sintomi sono peggiorati : secchezza, difficoltà a deglutire ed avevo quasi la sensazione di "ingoiare la lingua".
Dopo circa tre giorni questi sintomi non sono scomparsi ma dopo l'ennesimo avvenimento, ho iniziato ad avvertire anche dei tremori. mi sono recata al pronto soccorso dove mi sono state somministrate 30 gocce di valium e xanax da prendere due volte al dì (pastiglie da 0,5).
Sono consapevole di avere avuto un attacco di panico..ma la mia domanda è: anche il nodo in gola e la sensazione di ingoiare la lingua sono dovute all'ansia?
Ed inoltre.. pur prendendo lo xanax ogni giorno ho sempre la sensazione di avere questo "nodo".. Cosa mi consigliate di fare?
Per concludere vi ringrazio per il servizio offerto e Vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente, la sua difficile situazione familiare ha favorito la comparsa dei disturbi ansiosi e di panico. Il "nodo alla gola", chiamato anche "bolo isterico", è il sintomo che rappresenta la sua angoscia per la malattia della mamma,localizzato non a caso proprio alla gola.
Gli ansiolitici che sta assumendo non sono una soluzione: non è consigliabile usare solo le benzodiazepine, perché in breve tempo l'organismo si adatta e per ottenere lo stesso effetto bisogna usare dosi più elevate e si rischia una dipendenza.
Le consiglierei una visita presso uno specialista psichiatra che potrà prescriverle una terapia più adeguata;in genere con gli antidepressivi SSRI si hanno buoni risultati sui sintomi.Data la situazione obiettivamente difficile sarebbe opportuno anche effettuare colloqui psicologici di sostegno.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
ascolti il corretto consiglio della Dott.ssa Scapellato.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#3]
Utente
Utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio vivamente per le celeri e complete risposte in merito.

Provvederò immediatamente a seguire i Vostri consigli.

Cordialmente
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