Fitte, scosse, spilli e pizzicore diffuso in gravidanza
Buongiorno,
sono quasi al quinto mese di gravidanza e sto cercando, con impegno, di risolvere un problema che ho riscontrato anche nella gravidanza precedente e che, talvolta ma raramente, si ripresenta anche al di fuori della gravidanza.
Sono circa due settimane che provo le seguenti sensazioni: bruciore, prurito, sensazione di "spilli" improvvisi, sensazione di qualcosa che cammina sulla pelle e fitte interne alle giunture, nonché talvolta sensazione di scosse. Ho gia escluso anche attraverso esami la causa allergenica. I sintomi mi vengono ovunque (per intenderci, anche all’interno degli occhi) e vanno e vengono anche se ormai sono tre giorni che permangono. Li definirei di intensità "media" (riesco ancora ad addormentarmi ma se mi sveglio all''alba non riprendo sonno e durante il giorno non mi permettono comunque di svolgere alcune attività come leggere o lavorare con concentrazione). Ho notato che al risveglio i sintomi sono molto diminuiti, ma poi, dopo pochi minuti, ritornano per poi rimanere nell''arco della giornata. Durante la scorsa gravidanza (nella quale ho sofferto anche di colestasi gravidica) i sintomi sono rimasti anche dopo il parto e sono stata curata dopo l''allattamento con Citolopram per due mesi. Dopo la cura i sintomi sono scomparsi e si sono ripresentati solo un paio di volte in cinque anni e risolti da soli nell''arco di 5-6 giorni massimo. Sto seguendo tre strade: la possibilità che questo sintomo sia legato a fegato e colestasi (ma è improbabile perche anche nella prima gravidanza i valori del fegato erano tornati a posto), una neuropatia periferica (farò una visita da un neurologo) e il sintomo psicosomatico per cui scrivo a Lei. Le vorrei chiedere se è possibile che questi sintomi possano essere effettivamente di origine psicosomatica (vorrei una conferma anche se sono guarita apparentemente con uno psicofarmaco)e nel caso, se ha un senso che mi aumentino in tal modo durante la gravidanza. Le chiedo inoltre se ritiene sia il caso che io prenda apputnamento, stavolta da subito e una volta escluse le altre possibilità (colestasi in corso o neuropatia) da uno psichiatra. La verità è che vorrei venire a capo di questa cosa poichè non accetto di avere un problema che influisce molto sulla qualità della mia vita senza capirne le cause, e vorrei inoltre capire se potrei pensare di curarmi in anticipo, magari gia dall''allattamento. Penso di richiedere anche il sostegno di uno psicologo presso il consultorio da cui sono seguita poiché nella prima gravidanza questo sintomo mi ha dato problemi di depressione.
Ringrazio per la risposta e per il vostro fondamentale impegno che mi ha sostenuta in questi anni.
sono quasi al quinto mese di gravidanza e sto cercando, con impegno, di risolvere un problema che ho riscontrato anche nella gravidanza precedente e che, talvolta ma raramente, si ripresenta anche al di fuori della gravidanza.
Sono circa due settimane che provo le seguenti sensazioni: bruciore, prurito, sensazione di "spilli" improvvisi, sensazione di qualcosa che cammina sulla pelle e fitte interne alle giunture, nonché talvolta sensazione di scosse. Ho gia escluso anche attraverso esami la causa allergenica. I sintomi mi vengono ovunque (per intenderci, anche all’interno degli occhi) e vanno e vengono anche se ormai sono tre giorni che permangono. Li definirei di intensità "media" (riesco ancora ad addormentarmi ma se mi sveglio all''alba non riprendo sonno e durante il giorno non mi permettono comunque di svolgere alcune attività come leggere o lavorare con concentrazione). Ho notato che al risveglio i sintomi sono molto diminuiti, ma poi, dopo pochi minuti, ritornano per poi rimanere nell''arco della giornata. Durante la scorsa gravidanza (nella quale ho sofferto anche di colestasi gravidica) i sintomi sono rimasti anche dopo il parto e sono stata curata dopo l''allattamento con Citolopram per due mesi. Dopo la cura i sintomi sono scomparsi e si sono ripresentati solo un paio di volte in cinque anni e risolti da soli nell''arco di 5-6 giorni massimo. Sto seguendo tre strade: la possibilità che questo sintomo sia legato a fegato e colestasi (ma è improbabile perche anche nella prima gravidanza i valori del fegato erano tornati a posto), una neuropatia periferica (farò una visita da un neurologo) e il sintomo psicosomatico per cui scrivo a Lei. Le vorrei chiedere se è possibile che questi sintomi possano essere effettivamente di origine psicosomatica (vorrei una conferma anche se sono guarita apparentemente con uno psicofarmaco)e nel caso, se ha un senso che mi aumentino in tal modo durante la gravidanza. Le chiedo inoltre se ritiene sia il caso che io prenda apputnamento, stavolta da subito e una volta escluse le altre possibilità (colestasi in corso o neuropatia) da uno psichiatra. La verità è che vorrei venire a capo di questa cosa poichè non accetto di avere un problema che influisce molto sulla qualità della mia vita senza capirne le cause, e vorrei inoltre capire se potrei pensare di curarmi in anticipo, magari gia dall''allattamento. Penso di richiedere anche il sostegno di uno psicologo presso il consultorio da cui sono seguita poiché nella prima gravidanza questo sintomo mi ha dato problemi di depressione.
Ringrazio per la risposta e per il vostro fondamentale impegno che mi ha sostenuta in questi anni.
[#1]
Gentile utente,
La cura di citalopram per due mesi non chiarisce molto le cose, è stata breve, il tempo di iniziare a funzionare, e nel frattempo c'era stato il parto. La diagnosi all'epoca quale fu ?
Per il resto, lasci che sia il medico a guidarla tra i vari esami da fare per le varie ipotesi da lui formulate.
La cura di citalopram per due mesi non chiarisce molto le cose, è stata breve, il tempo di iniziare a funzionare, e nel frattempo c'era stato il parto. La diagnosi all'epoca quale fu ?
Per il resto, lasci che sia il medico a guidarla tra i vari esami da fare per le varie ipotesi da lui formulate.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Non ci fu nessuna diagnosi precisa e in effetti andai da uno psichiatra sotto consiglio del medico di base poiche gli esami non mettevano in luce nulla di particolare. Gli unici esami che non ho mai svolto sono quelli di tipo neurologico. Quando inizia a prendere citolopran avevo avuto la bambina da otto mesi, quindi il parto era ormai lontano, ma anche io mi sono chiesta se sia stata davvero la medicina a farmi guarire o se la cosa si sarebbe risolta comunque emettendo di allattare. Per questo motivo vorrei capire se in effetti i sintomi da me riscontrati possono avere natura psicosomatica. Per me non era assolutamente un periodo di stress ma e evidente che la gravidanza in particolare scatena questo problema. Un paio di dottori trovano strano che sintomi del genere siano legati al fegato (vado domani a fare gli esami di accertamento)
la ringrazio per la sua risposta
la ringrazio per la sua risposta
[#3]
Gentile utente,
La gravidanza può produrre varie condizioni, tra cui ad esempio la colestasi gravidica, la cosa importante è non diagnosticare lo psicosomatico "per esclusione", per diagnosticare un disturbo cerebrale, che si esprime anche con sintomi somatici, è necessario rilevare dei sintomi di natura affettiva/mentale/comportamentale, che ci sono e non sono "nascosti" nel caso.
La gravidanza può produrre varie condizioni, tra cui ad esempio la colestasi gravidica, la cosa importante è non diagnosticare lo psicosomatico "per esclusione", per diagnosticare un disturbo cerebrale, che si esprime anche con sintomi somatici, è necessario rilevare dei sintomi di natura affettiva/mentale/comportamentale, che ci sono e non sono "nascosti" nel caso.
[#4]
Utente
La ringrazio. Il fatto è che la cosa è molto complicata . Non capisco perchè un simile sintomo debba presentarsi un paio di volte nell'arco di cinque anni e tornare prepotentemente in gravidanza. La cosa brutta è proprio l'impossibilità di capire da dove derivi e perchè mi venga sempre puntualmente al quinto mese (pur essendo gli esami del fegato nella norma e i sintomi non siano quelli tipici dell'affaticamento del fegato). L'unica cosa che mi viene in mente è che la gravidanza possa provocare uno stato di affaticamento mentale-psichico su di me del quale io però non mi accorgo assolutamente (quando sto bene sono positiva ed energica). Mi sembra di capire che, escluse le altre possibilità, l'unico modo sia seguire una psicoterapia? la scorsa volta in cui presi citolopran mi seguiva una dottoressa molto brava con la quale avevo dei colloqui ogni quindici giorni ma la causa effettiva del sintomo non è venuta fuori. Ora mi sembra piu che mai difficile arrivare a capire perche io abbia questo sintomo.
[#5]
Gentile utente,
Non ci vedo niente di strano sul legame con la gravidanza, che è uno stato biologico particolare
"uno stato di affaticamento mentale-psichico su di me del quale io però non mi accorgo assolutamente"
"Mi sembra di capire che, escluse le altre possibilità, l'unico modo sia seguire una psicoterapia? "
No, quel che volevo appunto dire è che la matrice cerebrale non deve essere dedotta per esclusione e basta. E comunque perché psicoterapia ?
Forse c'è un po' di confusione concettuale: non è che le malattie psichiche dipendano da cause che devono venir fuori parlandone, o che ci sono degli stati di affaticamento ma la persona non si sente affaticata. Le malattie di tipo psichico riguardano il cervello, si esprimono con sintomi psichici e somatici e possono benissimo essere collegate alle situazioni ormonali (su tutte ad esempio la depressione post-partum)
Non ci vedo niente di strano sul legame con la gravidanza, che è uno stato biologico particolare
"uno stato di affaticamento mentale-psichico su di me del quale io però non mi accorgo assolutamente"
"Mi sembra di capire che, escluse le altre possibilità, l'unico modo sia seguire una psicoterapia? "
No, quel che volevo appunto dire è che la matrice cerebrale non deve essere dedotta per esclusione e basta. E comunque perché psicoterapia ?
Forse c'è un po' di confusione concettuale: non è che le malattie psichiche dipendano da cause che devono venir fuori parlandone, o che ci sono degli stati di affaticamento ma la persona non si sente affaticata. Le malattie di tipo psichico riguardano il cervello, si esprimono con sintomi psichici e somatici e possono benissimo essere collegate alle situazioni ormonali (su tutte ad esempio la depressione post-partum)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 46k visite dal 19/08/2013.
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